Perquisizione del 1° Agosto 2002

Buongiorno.
Ho letto con interesse l' articolo "Viaggio a ritroso nel tempo" e mi ha colpito molto la parte dedicata al fatto che avete subito in tale data. Volendo approfondire, ho cercato sul web degli articoli in merito almeno per capire il contesto e alle conseguenze ma non ho trovato nulla.
Daniele, fedele lettore del MoL

Al link sotto trova l'intera vicenda raccontata dall'allora presidente dell'Ordine dei giornalisti lombardi Franco Abruzzo. In breve: con il pretesto di sequestrare radio riceventi (non trasmittenti) in libera vendita e non manipolate (come ha confermato il perito del tribunale) in uso in tutte le redazioni d'Italia dagli anni sessanta (e in particolare, con strumentazione assai più potente, anche di un'altra testata locale sita a una decina di metri dalla nostra redazione) l'allora comandante della compagnia carabinieri di Merate ottenne un mandato di perquisizione da un PM di Lecco. Prima lanciarono un segnale convenuto attraverso la radio per poter arrestare due colleghi in zona discarica (dissero che c'era una cassa d'armi, ma aggiunsero di tenere lontani i curiosi, forse una frase in codice per evitare che altri in ascolto finissero nella stessa trappola) poi otto militari perquisirono la nostra redazione, le abitazioni del direttore e di un collega e l'auto del direttore nonostante la presenza a bordo di due bambini. Il perchè di tutto ciò era già chiaro allora e lo divenne ancor di più negli anni a venire, anche se quasi tutti i personaggi di questo teatro, dai carabinieri ai PM uno dopo l'altro se ne andarono o furono trasferiti. Certo è rimasta una ferita profonda inferta alla libertà di stampa. Che tuttavia non ci ha impedito di proseguire e anzi di crescere continuamente.
grazie.

C.B.

https://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=2128
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