Lomagna: dalla Brianza alle Maldive per gestire una guest house all’insegna della semplicità. La storia di Paola, 51 anni

Paola Pesce ha 51 anni, è nata a Vimercate ed è cresciuta a Lomagna ma maldiviana nello spirito. Da 15 anni vive infatti alle Maldive, da 12 precisamente a Vashafaru, un’isoletta a forma di sorriso dell’atollo di Haa Alif nel nord dell’arcipelago.
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Qui gestisce una Guest House all’insegna della semplicità, offrendo ai pochi turisti la possibilità di scoprire la vera anima di questo paese che non è solamente acqua cristallina e resort di lusso, ma soprattutto natura incontaminata, cultura e tradizioni.
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“Quando sono arrivata qui per la prima volta in un atollo a sud di Malè, la capitale, ho trascorso i primi 3 anni girando per l’arcipelago alla ricerca della mia pace. Da subito mi sono sentita soffocare dai turisti e il lusso finché per caso sono arrivata a Vashafaru e me ne sono innamorata”.
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Questo atollo incontaminato le ha permesso di entrare in contatto con una realtà lontana da quella stampata nell’immaginario collettivo e di scoprire il calore e le usanze della popolazione locale “da subito sono stata accolta a braccia aperte nonostante le barriere linguistiche e religiose: la comunità è musulmana ma non me lo hanno mai fatto pesare. In seguito ho deciso io di imparare la lingua e convertirmi anche se già ero considerata una di loro” ha raccontato.
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Grazie al loro esempio, la donna ha lasciato i confort a cui era abituata per adottare uno stile di vita rustico, a contatto con la natura, che viene trasmesso perfettamente dalla struttura in cui lavora insieme al neo marito Athi, al cuoco bangladese Ibrahim, alla donna delle pulizie soprannominata affettuosamente “La Mery”, la cameriera Nizama e a Sahira, che con scope di palma pulisce dalla sabbia che si accumula durante la notte. L’attività opera in sincronia agli abitanti che le ruotano intorno, che mettono a disposizione le loro imbarcazioni per le escursioni e per esperienze di pesca e che aprono le porte agli ospiti della Guest House in un continuo rapporto di dare e ricevere.
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Sono cambiate tante cose da quando Paola per la prima volta ha messo piede in questo paradiso “ora per rimanere qui serve un visto lavorativo da rinnovare annualmente o occorre sposarsi con nativo per avere un visto di 5 anni. Inoltre negli ultimi tempi si sono modernizzati tanto, all’inizio potevo collegarmi ad internet solo con una chiavetta, l’idea di una videochiamata era impensabile”.
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Ciò che è rimasta immutata però è l’accoglienza e i sorrisi dei maldiviani che, grazie anche a Paola, ogni anno riescono a mostrare ai turisti che per qualche settimana approdano sulla loro terra. “Ci sono due tipi di ospiti: uno che ha già cercato tutto in anticipo ed è preparatissimo per questa esperienza, l’altro che invece rimane spiazzato ritrovandosi come catapultato indietro nel tempo. Quello che li accomuna è che alla fine non vogliono più andarsene, anche i più titubanti scoprono un mondo diverso, facendo nuove amicizie e provando sulla propria pelle una routine completamente diversa a quella a cui sono abituati”.
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Oggi la competizione è tanta, le Guest House sono circa 900 in tutto l’arcipelago, 6 invece le strutture a Vashafaru, che rimane dunque ancora una zona lontana dal turismo di massa e dal caos che esso comporta. La meratese e i suoi colleghi intendono mantenere questa linea, continuando ad offrire un ambiente famigliare all’insegna del relax e immerso nella cultura locale. “All’inizio il percorso è stato in salita perché nessuno conosceva questa zona, ora grazie al passaparola e le recensioni positive tutto è più semplice. Il mio obiettivo è proseguire in questa direzione per far innamorare altre persone, come è successo a me, di questa realtà” ha concluso, invitando a raggiungerla nella sua casa, le vere Maldive.

E’ possibile trovare Paola sulla pagina Instagram PaolaMaldives o sul sito PaolaMaldives.com.
I.Bi.
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