Il mastrogiardiniere/54: argidi delle rose e ficus in sofferenza. Risposte ai lettori
Buongiorno a tutti!
Oggi rispondiamo a Francesco e informiamo i lettori che tra le malattie delle rose esistono degli insetti chiamati gli ARGIDI delle rose.
Gli adulti, che assomigliano a delle mosche di colore giallo, prima di depositare le uova attaccano i germogli giovani provocando delle tipiche
ferite che fanno riconoscere il momento della ovideposizione, ma sono soprattutto le larve molto voraci che si nutrono delle foglie più giovani,
lasciando della foglia soltanto le nervature.
Vivono in gruppi più o meno numerosi, cibandosi delle foglie lasciando la pianta di rose non completamente rosicchiata, ma lasciando stranamente
delle parti di rose intatte.
BIOLOGIA DELL’INSETTO
L’adulto riesce a svernare durante l’inverno nascosto sottoterra o mischiato tra le numerose foglie secche delle rose.
Esce per riprodursi e depositare le uova dalla tarda primavera all’inizio dell’estate, periodo, così lungo perché coperto da due specie di insetti
simili tra loro ma con periodi di riproduzione differenziata nel tempo.
Le larve dopo un brevissimo periodo passato a nutrirsi di foglie si portano sul terreno interrandosi nei primi strati, impupandosi per formare la
prossima generazione che sfarfallando avrà modo di accoppiarsi e deporre le uova e i bruchi voraci.
DIFESA
Non è difficile eliminare questi insetti, i comuni insetticidi anche biologici sono sufficientemente efficaci se utilizzati nel modo corretto dopo aver
letto attentamente le istruzioni.
La difficoltà sta nel tener controllato assiduamente, quasi tutti i giorni, per vedere il momento della schiusa delle uova e quindi eliminare i piccoli
insetti prima che distruggano le foglie delle rose.
Si possono eliminare appena si vedono anche fisicamente o schiacciandoli o asportandoli ancora piccoli quando sono presenti sulle prime e poche foglie attaccate. Quando le rose sono numerose, consiglio di usare fitofarmaci più efficaci, solo quando si nota la presenza delle Larve sulle rose, interrompendo così
il ciclo biologico evitando che possano impuparsi nel terreno.
Evito sempre di dare informazioni specifiche sui prodotti da utilizzare soprattutto quando sono fitofarmaci, perché pericolosi per la salute, se volete una consulenza personalizzata scrivete a Merate online che vi darà un mio contatto.
RISPONDIAMO AL LETTORE che ha problemi con il ficus.
Caro lettore,
la pianta che vedo nella foto si chiama FICUS BENJAMIN, è una pianta originaria dei paesi tropicali e quindi teme il freddo, in natura può raggiungere anche i 30 metri e più di altezza, non sopportando il freddo viene utilizzata come pianta ornamentale per allietare i locali e gli uffici dove normalmente, vivendoci l’uomo, vengono riscaldati evitandogli la morte.
Il Ficus Benjamin è molto esigente di luce, luminosità e predilige gli ambienti dove c’è molta presenza di finestre, aperture che permettono alla luce di entrare e ingaggiare le foglie della pianta, e quindi con la luce esercitare la fotosintesi clorofilliana, un aspetto fisiologico estremamente necessario per continuare a vivere. Dovrebbe essere esposta sempre e il più possibile vicino alle fonti di luce come le finestre.
Fatte queste premesse le ipotesi potrebbero essere diverse. Bisognerebbe conoscere bene la sua storia durante l’ultimo mese di vita perché si potrebbe capire a quali difficolta è andata incontro.
Faccio delle ipotesi, in primis se la pianta perde le foglie verdi ha subito uno stress, anche breve, di mancanza di luce, perdere le foglie verdi più
vecchie e più interne della pianta normalmente è sintomo di insufficienza luminosa, di fatto la pianta non potendo esercitare la fotosintesi clorofilliana elimina le foglie meno esposte alla luce quindi quelle più interne. Stimolando la crescita delle punte ad allungarsi per cercare la fonte di luce più vicina.
La seconda ipotesi potrebbe essere stress idrico, il contenitore che c’è sotto il vaso spero sia solo utilizzato per evitare di non bagnare il pavimento dall’acqua e quindi spero non sia sempre pieno di acqua con le radici a bagno maria.
Ti consiglio di bagnare solo quando la terra è asciutta e non lasciare il sottovaso pieno di acqua per evitare che le radici, come posso dire anneghino.
Ma non è che siete andati in ferie e avete chiuso le persiane o tapparelle e quindi la pianta è restata senza luce per più giorni? Bastano tre giorni al buio per stimolare la perdita delle foglie.
Spero di averti dato dei suggerimenti utili per risolvere il problema del FICUS. Fammi sapere come è andata se puoi.
All’articolo 43 troverai spiegazioni più dettagliate che ti spiegano quanto e come bagnare, vai a curiosare.
Se avete altre domande, non esitate a scrivermi!
Buon lavoro e alla prossima!
Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 340.957.40.11 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie.
Il mastrogiardiniere
Oggi rispondiamo a Francesco e informiamo i lettori che tra le malattie delle rose esistono degli insetti chiamati gli ARGIDI delle rose.
Buongiorno
sig Antonio, sono Francesco, volevo informazioni su questo (imenottero ?),che mangia le foglie delle rose,allego foto,come contenerlo,ho circa 80 piante di rose, grazie
Gli adulti, che assomigliano a delle mosche di colore giallo, prima di depositare le uova attaccano i germogli giovani provocando delle tipiche
ferite che fanno riconoscere il momento della ovideposizione, ma sono soprattutto le larve molto voraci che si nutrono delle foglie più giovani,
lasciando della foglia soltanto le nervature.
Vivono in gruppi più o meno numerosi, cibandosi delle foglie lasciando la pianta di rose non completamente rosicchiata, ma lasciando stranamente
delle parti di rose intatte.
BIOLOGIA DELL’INSETTO
L’adulto riesce a svernare durante l’inverno nascosto sottoterra o mischiato tra le numerose foglie secche delle rose.
ADULTO DI ARGIDE
Esce per riprodursi e depositare le uova dalla tarda primavera all’inizio dell’estate, periodo, così lungo perché coperto da due specie di insetti
simili tra loro ma con periodi di riproduzione differenziata nel tempo.
LESIONI SU GIOVANI RAMI TIPICHE DOPO LA DEPOSIZIONE DELLE UOVA
LARVE MENTRE DIVORANO LE FOGLIE
Le larve dopo un brevissimo periodo passato a nutrirsi di foglie si portano sul terreno interrandosi nei primi strati, impupandosi per formare la
prossima generazione che sfarfallando avrà modo di accoppiarsi e deporre le uova e i bruchi voraci.
DIFESA
Non è difficile eliminare questi insetti, i comuni insetticidi anche biologici sono sufficientemente efficaci se utilizzati nel modo corretto dopo aver
letto attentamente le istruzioni.
La difficoltà sta nel tener controllato assiduamente, quasi tutti i giorni, per vedere il momento della schiusa delle uova e quindi eliminare i piccoli
insetti prima che distruggano le foglie delle rose.
Si possono eliminare appena si vedono anche fisicamente o schiacciandoli o asportandoli ancora piccoli quando sono presenti sulle prime e poche foglie attaccate. Quando le rose sono numerose, consiglio di usare fitofarmaci più efficaci, solo quando si nota la presenza delle Larve sulle rose, interrompendo così
il ciclo biologico evitando che possano impuparsi nel terreno.
Evito sempre di dare informazioni specifiche sui prodotti da utilizzare soprattutto quando sono fitofarmaci, perché pericolosi per la salute, se volete una consulenza personalizzata scrivete a Merate online che vi darà un mio contatto.
RISPONDIAMO AL LETTORE che ha problemi con il ficus.
Buongiorno...
La mia pianta ogni giorno perde una decina di foglie... Come devo fare???... Grazie
Caro lettore,
la pianta che vedo nella foto si chiama FICUS BENJAMIN, è una pianta originaria dei paesi tropicali e quindi teme il freddo, in natura può raggiungere anche i 30 metri e più di altezza, non sopportando il freddo viene utilizzata come pianta ornamentale per allietare i locali e gli uffici dove normalmente, vivendoci l’uomo, vengono riscaldati evitandogli la morte.
Il Ficus Benjamin è molto esigente di luce, luminosità e predilige gli ambienti dove c’è molta presenza di finestre, aperture che permettono alla luce di entrare e ingaggiare le foglie della pianta, e quindi con la luce esercitare la fotosintesi clorofilliana, un aspetto fisiologico estremamente necessario per continuare a vivere. Dovrebbe essere esposta sempre e il più possibile vicino alle fonti di luce come le finestre.
Fatte queste premesse le ipotesi potrebbero essere diverse. Bisognerebbe conoscere bene la sua storia durante l’ultimo mese di vita perché si potrebbe capire a quali difficolta è andata incontro.
Faccio delle ipotesi, in primis se la pianta perde le foglie verdi ha subito uno stress, anche breve, di mancanza di luce, perdere le foglie verdi più
vecchie e più interne della pianta normalmente è sintomo di insufficienza luminosa, di fatto la pianta non potendo esercitare la fotosintesi clorofilliana elimina le foglie meno esposte alla luce quindi quelle più interne. Stimolando la crescita delle punte ad allungarsi per cercare la fonte di luce più vicina.
Ti consiglio di bagnare solo quando la terra è asciutta e non lasciare il sottovaso pieno di acqua per evitare che le radici, come posso dire anneghino.
Ma non è che siete andati in ferie e avete chiuso le persiane o tapparelle e quindi la pianta è restata senza luce per più giorni? Bastano tre giorni al buio per stimolare la perdita delle foglie.
Spero di averti dato dei suggerimenti utili per risolvere il problema del FICUS. Fammi sapere come è andata se puoi.
All’articolo 43 troverai spiegazioni più dettagliate che ti spiegano quanto e come bagnare, vai a curiosare.
Se avete altre domande, non esitate a scrivermi!
Buon lavoro e alla prossima!
Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 340.957.40.11 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie.
Il mastrogiardiniere
Il mastrogiardiniere