L'arcivescovo Delpini in visita pastorale in Turchia
Da sabato 12 a mercoledì 16 agosto l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, si recherà in Turchia per una visita pastorale.
Dopo il viaggio a Cuba in luglio e conclusa l’esperienza in Portogallo alla guida dei quasi seimila giovani ambrosiani per la Giornata mondiale della gioventù, l’Arcivescovo, accompagnato da don Maurizio Zago, responsabile dell’ufficio per la pastorale missionaria della Diocesi, sarà quindi in Turchia, dove a Konya è presente l’unica fidei donumambrosiana.
Dopo l’arrivo a Konya – sull’altopiano centrale dell’Anatolia –, mons. Delpini parteciperà alla preghiera dei dervisci, una confraternita di musulmani vocati alla povertà, nel mausoleo dedicato a Mevlana, teologo sunnita e poeta persiano del XIII secolo. Il giorno seguente l’incontro con Mariagrazia Zambon, fidei donum impegnata in Turchia da oltre vent’anni, e la Messa, presieduta da mons. Delpini, alla presenza dell’Arcivescovo di Smirne e presidente della Conferenza episcopale turca, mons. Martin Kmetec, e dell’Arcivescovo iracheno della Chiesa cattolica caldea, mons. Ramzi Garmou. Nel pomeriggio visita ad alcuni membri della comunità cristiana di Konya. Il mattino successivo l’Arcivescovo sarà in viaggio verso Smirne, la città turca che si affaccia sul Mar Egeo, facendo nel tragitto una tappa a Afyon, dove mons. Ramzi Garmou presiederà una Messa nel locale campo profughi.
Martedì 15 agosto, solennità dell’Assunta, spostamento ad Efeso: dopo un momento di raccoglimento nella casa dove, secondo la tradizione, la madre di Gesù trascorse gli ultimi anni della sua vita, mons. Delpini presiederà la celebrazione eucaristica. Di sera il ritorno verso Smirne. Il giorno della partenza, il 16 agosto, l’incontro con la Caritas diocesana e la visita alla parrocchia di Santa Elena dove, dal 2008 al 2014, è stato parroco don Giuliano Lonati deceduto sei anni fa dopo una vita al servizio della Chiesa di Milano, con esperienze come fidei donum anche in Eritrea e Perù.
«Il significato di questo nuovo viaggio dell’Arcivescovo – spiega don Maurizio Zago - non si discosta dagli altri: rientra in quella attenzione che la Diocesi ha nei confronti di quanti, inviati anche a suo nome, collaborano con altre Chiese. La visita in Turchia si riveste inoltre di un significato particolare proprio per il contesto in cui le comunità cristiane operano: un contesto a grande maggioranza islamica. È quindi una occasione per approfondire la relazione interreligiosa e trovare vie di accoglienza, condivisione e cooperazione che possano dare origine a processi di pace».
Cotinua don Maurizio:«Proprio la Santa Messa cha sarà celebrata presso la “Casa di Maria” – “Meryem Ana” il giorno dell’Assunzione della Vergine, a Efeso, sarà occasione per rivolgere a lei, Regina della Pace, una richiesta di intercessione al Figlio Gesù, il Re della Pace, che ha tolto di mezzo il muro di separazione tra popoli e persone».
I fidei donum sono sacerdoti e laici/laiche inviati all’estero come missionari dalle proprie diocesi. Per quanto riguarda la Chiesa di Milano si contano attualmente 38 missionari - 33 sacerdoti, una laica consacrata e due famiglie con figli - distribuiti tra Albania, Argentina, Brasile, Camerun, Colombia, Cuba, Haiti, Israele, Messico, Niger, Perù, Repubblica democratica del Congo, Turchia e Zambia.
A novembre arriverà in Turchia don Attilio Cantoni, un altro sacerdote fidei donum diocesano che a Iskenderun collaborerà con il Vicario apostolico per l’Anatolia, mons. Paolo Bizzeti.
Dopo il viaggio a Cuba in luglio e conclusa l’esperienza in Portogallo alla guida dei quasi seimila giovani ambrosiani per la Giornata mondiale della gioventù, l’Arcivescovo, accompagnato da don Maurizio Zago, responsabile dell’ufficio per la pastorale missionaria della Diocesi, sarà quindi in Turchia, dove a Konya è presente l’unica fidei donumambrosiana.
Dopo l’arrivo a Konya – sull’altopiano centrale dell’Anatolia –, mons. Delpini parteciperà alla preghiera dei dervisci, una confraternita di musulmani vocati alla povertà, nel mausoleo dedicato a Mevlana, teologo sunnita e poeta persiano del XIII secolo. Il giorno seguente l’incontro con Mariagrazia Zambon, fidei donum impegnata in Turchia da oltre vent’anni, e la Messa, presieduta da mons. Delpini, alla presenza dell’Arcivescovo di Smirne e presidente della Conferenza episcopale turca, mons. Martin Kmetec, e dell’Arcivescovo iracheno della Chiesa cattolica caldea, mons. Ramzi Garmou. Nel pomeriggio visita ad alcuni membri della comunità cristiana di Konya. Il mattino successivo l’Arcivescovo sarà in viaggio verso Smirne, la città turca che si affaccia sul Mar Egeo, facendo nel tragitto una tappa a Afyon, dove mons. Ramzi Garmou presiederà una Messa nel locale campo profughi.
Martedì 15 agosto, solennità dell’Assunta, spostamento ad Efeso: dopo un momento di raccoglimento nella casa dove, secondo la tradizione, la madre di Gesù trascorse gli ultimi anni della sua vita, mons. Delpini presiederà la celebrazione eucaristica. Di sera il ritorno verso Smirne. Il giorno della partenza, il 16 agosto, l’incontro con la Caritas diocesana e la visita alla parrocchia di Santa Elena dove, dal 2008 al 2014, è stato parroco don Giuliano Lonati deceduto sei anni fa dopo una vita al servizio della Chiesa di Milano, con esperienze come fidei donum anche in Eritrea e Perù.
«Il significato di questo nuovo viaggio dell’Arcivescovo – spiega don Maurizio Zago - non si discosta dagli altri: rientra in quella attenzione che la Diocesi ha nei confronti di quanti, inviati anche a suo nome, collaborano con altre Chiese. La visita in Turchia si riveste inoltre di un significato particolare proprio per il contesto in cui le comunità cristiane operano: un contesto a grande maggioranza islamica. È quindi una occasione per approfondire la relazione interreligiosa e trovare vie di accoglienza, condivisione e cooperazione che possano dare origine a processi di pace».
Cotinua don Maurizio:«Proprio la Santa Messa cha sarà celebrata presso la “Casa di Maria” – “Meryem Ana” il giorno dell’Assunzione della Vergine, a Efeso, sarà occasione per rivolgere a lei, Regina della Pace, una richiesta di intercessione al Figlio Gesù, il Re della Pace, che ha tolto di mezzo il muro di separazione tra popoli e persone».
I fidei donum sono sacerdoti e laici/laiche inviati all’estero come missionari dalle proprie diocesi. Per quanto riguarda la Chiesa di Milano si contano attualmente 38 missionari - 33 sacerdoti, una laica consacrata e due famiglie con figli - distribuiti tra Albania, Argentina, Brasile, Camerun, Colombia, Cuba, Haiti, Israele, Messico, Niger, Perù, Repubblica democratica del Congo, Turchia e Zambia.
A novembre arriverà in Turchia don Attilio Cantoni, un altro sacerdote fidei donum diocesano che a Iskenderun collaborerà con il Vicario apostolico per l’Anatolia, mons. Paolo Bizzeti.