Bergamo: sulla multa alla Prof. Comune muto e sordo, altro che capitale della Cultura

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Chi ha dato la notizia dell’archiviazione della multa comminata dai vigili di Bergamo alla prof.ssa Corbetta con l’accusa di esercizio abusivo della professione di guida turistica ha scritto in punta di penna, dicendo che la notizia era “auspicata”.

Ed è vero: nessuno che fosse dotato di senso civico avrebbe potuto desiderare il contrario.Mi permetto di dire, senza nulla togliere al prezioso contributo del legale che ha condotto il ricorso, che la notizia era scontata. La procedura messa in atto dal Comune di Bergamo è stata talmente assurda, ingiustificabile e faziosa che non si contano i nomi degli editorialisti anche più importanti di me che sulle colonne della stampa di mezza Italia e dalle scrivanie dei TG hanno tuonato con sdegno contro questo comportamento.

L’abbiamo scritto anche noi al sindaco Gori dalle pagine del nostro giornale, suggerendogli una assunzione di responsabilità e un gesto chiaro, di buon senso. L’archiviazione va esattamente nel senso che suggerivamo, ma è dovuta venire dalla Provincia.

Il Comune di Bergamo sembra rimasto fermo a quanto scrivevo allora: sordo e muto. Più finto tonto che capitale della cultura. Che soddisfazione per Rosita, per l’UTE e per noi (non è la prima e non sarà l’ultima questione sulla quale le firme di Merateonline, Casateonline e Leccoonline si espongono e hanno ragione). Che delusione da Bergamo e dal suo sindaco. 
Stefano Motta
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