Rapina sul treno, Zamperini: serve il pugno di ferro
Scene terrificanti si verificano ancora troppo spesso nei pressi della stazione di Lecco e sul treno nella tratta Milano-Lecco. L'ultimo episodio del 6 luglio scorso è cominciato con una zuffa tra un gruppo di giovani di origine straniera e si è concluso con un minorenne che è stato aggredito e rapinato dagli stessi centroafricani armati di machete, poi individuati ed arrestati.
Oggi è stata divulgata dalla Polizia di Stato la registrazione delle videocamere di sorveglianza a bordo del treno.
A riguardo si è espresso il Consigliere Regionale lecchese di Fratelli D’Italia Giacomo Zamperini.
«Serve il pugno di ferro di fronte a questi episodi di violenza che sono gravissimi ed inaccettabili e spesso vedono coinvolti gruppi di giovani criminali. Riguardano le aree limitrofe alla Stazione di Lecco che vengono occupate dai baby-criminali, i quali poi salgono sui treni minacciando la sicurezza di passeggeri e del personale viaggiante. Attualmente, la tratta Milano-Lecco è una delle più pericolose in tutta la regione.
Si tratta di una situazione emergenziale ed il rischio è che, se non si interviene immediatamente, ci possa essere un’escalation di violenza da parte di questi gruppi per contendersi il controllo del territorio.
Per quanto ancora dovremo assistere ad episodi di degrado, violenza, criminalità e aggressioni perpetrati da questi gruppi di giovani e giovanissimi prevalentemente di origine straniera? Regione Lombardia sta già facendo molto, ma servono degli ulteriori interventi e più risorse per garantire la sicurezza non solo all’interno delle stazioni ma anche a bordo dei treni, attraverso l’aumento dei presidi e dei controlli, valutando anche di utilizzare personale specializzato, affinché i passeggeri e il personale viaggiante siano protetti e si sentano al sicuro.
Prevenzione, repressione e certezza della pena, sono le strade da perseguire.» Conclude Zamperini. «Esprimo massima solidarietà al ragazzo rapinato ed alla sua famiglia. Un ringraziamento di cuore va alle Forze dell’Ordine per questo pronto intervento e perché quotidianamente lavorano con professionalità per garantire la nostra sicurezza, ma il loro sforzo non può e non deve essere vanificato: i responsabili devono essere puniti duramente affinché episodi del genere non si verifichino più.»
Oggi è stata divulgata dalla Polizia di Stato la registrazione delle videocamere di sorveglianza a bordo del treno.
A riguardo si è espresso il Consigliere Regionale lecchese di Fratelli D’Italia Giacomo Zamperini.
«Serve il pugno di ferro di fronte a questi episodi di violenza che sono gravissimi ed inaccettabili e spesso vedono coinvolti gruppi di giovani criminali. Riguardano le aree limitrofe alla Stazione di Lecco che vengono occupate dai baby-criminali, i quali poi salgono sui treni minacciando la sicurezza di passeggeri e del personale viaggiante. Attualmente, la tratta Milano-Lecco è una delle più pericolose in tutta la regione.
Si tratta di una situazione emergenziale ed il rischio è che, se non si interviene immediatamente, ci possa essere un’escalation di violenza da parte di questi gruppi per contendersi il controllo del territorio.
Per quanto ancora dovremo assistere ad episodi di degrado, violenza, criminalità e aggressioni perpetrati da questi gruppi di giovani e giovanissimi prevalentemente di origine straniera? Regione Lombardia sta già facendo molto, ma servono degli ulteriori interventi e più risorse per garantire la sicurezza non solo all’interno delle stazioni ma anche a bordo dei treni, attraverso l’aumento dei presidi e dei controlli, valutando anche di utilizzare personale specializzato, affinché i passeggeri e il personale viaggiante siano protetti e si sentano al sicuro.
Prevenzione, repressione e certezza della pena, sono le strade da perseguire.» Conclude Zamperini. «Esprimo massima solidarietà al ragazzo rapinato ed alla sua famiglia. Un ringraziamento di cuore va alle Forze dell’Ordine per questo pronto intervento e perché quotidianamente lavorano con professionalità per garantire la nostra sicurezza, ma il loro sforzo non può e non deve essere vanificato: i responsabili devono essere puniti duramente affinché episodi del genere non si verifichino più.»