Cernusco: Casa albergo nella palazzina di p.za Vittoria 21. Ma ci sono inquilini

Era nelle linee programmatiche di mandato e ora si stanno aprendo delle possibilità per concretizzare l’indirizzo. A Cernusco Lombardone potrebbe essere realizzata una struttura come “casa albergo” con mini alloggi per anziani e disabili. Il programma di Identità e Futuro Nostro Cernusco non indicava dove collocare il servizio abitativo per le persone più fragili. Ora però i confini sembrano delineati. Si tratta della palazzina esistente al civico 21 di piazza della Vittoria che attualmente conta di nove appartamenti, di cui solo quattro sono abitati.
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L’accelerata a quello che era stato definito un “sogno nel cassetto” è data dai fondi del PNRR già assegnati all’Ambito Distrettuale di Merate. Le scadenze dettata dall’Europa impongono di correre perché i lavori non possono prolungarsi oltre il primo semestre del 2026. L’Ambito ha domandato ai Comuni del Distretto se avessero degli spazi convertibili per l’ospitalità dei disabili e Cernusco ha segnalato l’immobile di piazza della Vittoria. Da parte sua pare che l'Ambito abbia già manifestato un pieno interesse per l’edificio, i cui alloggi attualmente sono sostanzialmente gestiti dall’ALER.

L’immobile risale al secondo dopoguerra. Un alloggio è abitato dal 1954 da una signora che era andata a viverci da novella sposa assieme al marito che aveva preso parte alla lotta partigiana. La legislazione dell’epoca riconosceva delle agevolazioni nell’assegnazione di case come riconoscimento per aver contribuito alla Resistenza. Le condizioni degli appartamenti abitati sono in buono stato per via dei lavori di cui si sono fatti carico personalmente gli inquilini, in assenza di riqualificazioni da parte dell’ALER. Gli alloggi vuoti sono tali da diversi anni, alcuni anche da oltre dieci anni. Magari hanno ricevuto delle sistemazioni dai vecchi abitanti, ma il tempo non può aver migliorato la loro condizione. Al primo piano si notano ancora i danni mai riparati di un’effrazione.
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Il progetto dell’Ambito è ambizioso. L’edificio riceverebbe una ristrutturazione completa con una riorganizzazione totale degli spazi interni. Al piano più basso verrebbero creati quattro alloggi per i disabili, oltre ad un’altra sistemazione per un “custode sociale” pronto a prendersi cura degli assistiti. Nei due piani superiori verrebbero strutturati dei mini-appartamenti sul modello del co-housing per anziani. Ogni piano da circa 290 mq potrebbe arrivare ad ospitare sette persone. Le 14 stanze potranno essere singole o doppie, potendo contare su spazi in comune, come la cucina, tra i vari alloggi. L’ascensore sarebbe realizzato all’esterno. Il PNRR promuove l’efficientamento energetico degli edifici, per cui il tetto potrebbe essere coperto da pannelli fotovoltaici.

Il progetto è ancora di massima, in assenza delle informazioni tecniche sull’edificio che il Comune non avrebbe ancora consegnato, in attesa di fornire una conferma alla progettualità. L’amministrazione comunale starebbe riflettendo se intraprendere questo percorso. Ci sarebbero altre due ipotesi. Una sarebbe l’alienazione di tutti gli appartamenti, una soluzione assai remota. L’altra sarebbe la creazione di mini-alloggi per anziani con una gestione però comunale. Non si intravedono tuttavia le risorse per questa alternativa e la decisione sull’Ambito dovrebbe essere presa entro settembre.

Se la scelta resta in bilico rispetto alle decisioni già assunte nei Comuni di Lomagna e Merate è probabilmente perché non tutti gli appartamenti sono sfitti. Non è ancora chiaro come trattare le quattro persone che vivono al civico 21 di piazza della Vittoria. Uno potrebbe essere trasferito al primo piano del Villino Luigi, sopra il centro anziani, dove un nucleo famigliare che aveva destato alcune lamentele e preoccupazioni dovrebbe essere collocato a breve altrove, probabilmente in una delle case popolari di via Vitale Sala. Resterebbero quindi altre tre persone da sistemare tra cui una signora ultranovantenne. Nella palazzina di fronte, al civico 20, ci sono tre appartamenti ancora di proprietà del Comune. Ma uno è già abitato e gli altri due richiederebbero degli investimenti manutentivi, così come le case sfitte di via Vitale Sala.
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Lì, in via Sala il complesso conta 12 alloggi, di cui tre sono stati ristrutturati nell’ultimo biennio. L’edificio ha ricevuto recentemente dei lavori non ritardabili ad esempio con la risistemazione delle canne fumarie. Sono previsti altri investimenti sulla struttura per 75 mila euro, ma non è chiaro se serviranno per rendere agibili gli alloggi vuoti.

Più passa il tempo e più cresce la preoccupazione per gli abitanti del civico 21, che casualmente hanno saputo da alcuni esponenti dell’amministrazione comunale che potrebbero essere costretti a traslocare. Persone che lì hanno messo famiglia. Una signora ci vive da una trentina di anni. Un’altra ci era entrata ancora minorenne e ci vive da una dozzina di anni. E poi appunto la signora che ci vive praticamente da quando è stato costruito l’immobile.

Non è solo una questione affettiva. C’è chi in questi anni ha sostenuto diverse spese per rendere dignitoso l’appartamento, data la mancanza di interventi da parte dell’Aler. Una signora per i lavori sta pagando da tre anni un mutuo ad un canone mensile di 350 euro. Un impegno economico che ha da onorare per altri due anni. “Siamo qui ad aspettare senza aver ricevuto informazioni chiare. Quel poco che sappiamo ci è stato comunicato in modo informale, quasi casualmente, durante un sopralluogo che hanno fatto qui qualche settimana fa alcuni amministratori del Comune” commenta una residente del civico 21 di piazza della Vittoria.
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La signora fa fatica a contenere le emozioni: “Ho speso un sacco di soldi per questa casa. Il tecnico del Comune mi aveva assicurato che potevo fare gli interventi che volevo se fossero stati a carico mio. E così ho fatto e sto ancora pagando un mutuo. Ma adesso mi vorrebbero cacciare. Non sono egoista, capisco l’intenzione di creare una nuova struttura per anziani. Ma io dove vado a stare? Mi dovrebbero offrire una soluzione migliore rispetto a quella attuale, ma dove?”.
M.P.
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