Meratese: 3mila cittadini senza il medico di base, affidati all'ambulatorio temporaneo

Buonasera
In merito Vi invito a visionare il lungo elenco dei medici dimissionari per cui non è previsto sostituto e i cui pazienti sono affidati “sine die” al cosiddetto Ambulatorio Medico Temporaneo ovvero letteralmente alla Guardia Medica, alla pagina istituzionale https://www.ats-brianza.it/it/148-master-category/servizi-ai-cittadini/2976-ambulatori-medici-temporanei-amt.html
Al cosiddetto Ambulatorio Medico Temporaneo, dove ho ottenuto un appuntando, ho personalmente trovato un gentile anziano medico straniero “ supplente dei supplenti” con il pc fuori uso, che ha dovuto compilare tutte le ricette dei pazienti a mano. La mia è stata successivamente rigettata alla prenotazione perché “priva del quesito diagnostico” I medici dimissionari senza sostituto sono nella sola Merate ben 5. Potenzialmente 7500 assistiti di fatto non assistiti. Ho fatto domanda allo sportello on line, per la quale mi è stato chiesto di indicare 3 nominativi di Medici di Medicina Generale La mia domanda è stata rigettata in men che non si dica Mi hanno risposto che se chiedo di accedere ad un medico in un paese limitrofo, come ho fatto dato che a Merate nessuno ha capienza, devo avere il suo assenso scritto e lui deve avere capienza. Tuttavia non esiste un elenco di medici che non hanno raggiunto il tetto, cui poter attingere Mi è stato indicato un medico a Verderio precisando che il suo incarico tuttavia è provvisorio. Sono sorpresa anch’io del fatto che man mano veniamo lentamente espulsi da un servizio fondamentale come questo, nell’indifferenza dell’informazione locale e nazionale

                                                                                                                                                                                                                                                                      Teresa
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Sono 2912 i cittadini in carico all'AMT (ambulatorio medici temporanei) che rispondono a cinque medici (Roberto Mantica, Pietro Colombo, Martina Redaelli, Eloulimy Aiman Hamed Abdou, Emanuela Mozzanica) che hanno lasciato per pensionamento o trasferimento o cessazione.

Si tratta di utenti che non avendo più un riferimento fisso, sia in forma stabile che temporanea, devono rivolgersi al medico di turno, con tutte le difficoltà del caso a partire da quella di trovare una persona diversa ogni volta e di dover ricominciare il racconto della propria situazione clinica dall'inizio.

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Un numero che varia praticamente ogni settimana, in base ad eventuali assegnazioni, ma che dà l'idea della gravità del problema e della sua difficile soluzione, ben lontana dall'arrivare in tempi rapidi. Un medico incaricato (sostituto) può restare tale per anni ma può cambiare da un momento con l'altro. Il dramma è che al momento ci sono 3mila cittadini che non hanno nemmeno quello.

Se un cittadino poi vuole cercare un medico in altro ambito deve contattare la “scelta e revoca” dell'Asst di Lecco che fornirà le disponibilità. Poi, come sperimentato dalla lettrice, il medico dovrà dare il consenso. Lo sportello “scelta e revoca”, infine, darà l'assenso finale.
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Si tratta, dunque, del classico “nodo” arrivato al pettine. La situazione, sotto gli occhi di tutti, è esplosa ora in tutta la sua gravità e i medici di famiglia storici dei vari paesi, andati in pensione, non hanno trovato alcuno pronto a sostituirli, lasciando così i propri pazienti nelle mani, pur assolutamente professionali, del collega...di turno. Il sistema garantisce la continuità assistenziale ma chiaramente le condizioni sono ben diverse rispetto a quelle cui siamo stati da sempre abituati.
S.V.
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