A Bagaggera il funerale di Giulia Pozzebon, mamma di 35 anni morta in montagna
Si svolgeranno martedì alle ore 16, nel parco del Curone per la precisione in località Bagaggera le esequie di Giulia Pozzebon, la mamma 35enne vittima di un incidente in montagna nella giornata di venerdì.
In una cornice insolita le sarà tributato l'ultimo saluto da parte del marito, dei due figli nonchè di tutti i famigliari e dei tanti amici che l'amavano e ne ricordano ora la sua solarità e allegria.
Nativa di Merate dove era cresciuta e aveva frequentato il gruppo scout e dove vivono mamma e papà, negli anni degli studi universitari aveva risieduto a Milano città dove aveva trovato impiego nel campo dei servizi educativi per poi trasferirsi in provincia di Savona con marito e figli.
Da sempre appassionata di montagna (il papà è il gestore del rifugio Bertacchi), si trovava in vacanza quando è successa la disgrazia. Con una amica aveva intrapreso una escursione nella giornata di venerdì raggiungendo la cresta del monte Limidaro, al confine tra Piemonte e Canton Ticino sulle Alpi Lepontine. Nella fase di rientro, nel pomeriggio, le due donne erano state investite da un'ondata di maltempo improvvisa. Proprio il sentiero reso sdrucciolevole e scivoloso è stato fatale. La meratese ha messo un piede in fallo, con un volo di 150 metri che non le ha lasciato scampo. Nonostante l'allerta immediato lanciato ai soccorsi per la 35enne non c'è stato nulla da fare. Gli uomini del soccorso non hanno potuto fare nulla se non recuperare il cadavere.
Dolore e sgomento per la notizia che presto ha fatto il giro della sua città natale e si è diffusa tra amici e parenti, increduli per una disgrazia di tale portata.
In una cornice insolita le sarà tributato l'ultimo saluto da parte del marito, dei due figli nonchè di tutti i famigliari e dei tanti amici che l'amavano e ne ricordano ora la sua solarità e allegria.
Nativa di Merate dove era cresciuta e aveva frequentato il gruppo scout e dove vivono mamma e papà, negli anni degli studi universitari aveva risieduto a Milano città dove aveva trovato impiego nel campo dei servizi educativi per poi trasferirsi in provincia di Savona con marito e figli.
Da sempre appassionata di montagna (il papà è il gestore del rifugio Bertacchi), si trovava in vacanza quando è successa la disgrazia. Con una amica aveva intrapreso una escursione nella giornata di venerdì raggiungendo la cresta del monte Limidaro, al confine tra Piemonte e Canton Ticino sulle Alpi Lepontine. Nella fase di rientro, nel pomeriggio, le due donne erano state investite da un'ondata di maltempo improvvisa. Proprio il sentiero reso sdrucciolevole e scivoloso è stato fatale. La meratese ha messo un piede in fallo, con un volo di 150 metri che non le ha lasciato scampo. Nonostante l'allerta immediato lanciato ai soccorsi per la 35enne non c'è stato nulla da fare. Gli uomini del soccorso non hanno potuto fare nulla se non recuperare il cadavere.
Dolore e sgomento per la notizia che presto ha fatto il giro della sua città natale e si è diffusa tra amici e parenti, increduli per una disgrazia di tale portata.