Merate: accordo con Ambito e Retesalute. I 2 appartamenti di Novate in uso gratuito per un progetto di 'housing sociale'

Sarà di venti anni, invece che di dieci, la durata del comodato d'uso gratuito che il comune di Merate ha concesso all'azienda Retesalute per i due appartamenti siti a Novate in via per Robbiate 8 e che sono stati individuare per avviare un progetto finalizzato a dare autonomia alle persone con disabilità.
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Con deliberà di giunta n. 104 dell'1 agosto, infatti, sono stati definiti i termini dell'atto di indirizzo che erano già stati in parte tratteggiati ma che ora hanno preso corpo con maggiore dettaglio.

Oltre alla durata ventennale l'accordo prevede che a farsi carico, per compito dell'Ambito, delle spese condominiali ordinarie sarà Retesalute così come della pulizia ordinaria e straordinari nonchè della custodia delle due unità abitative, dell'imbiancatura dei locali, della fornitura degli arredi, del cablaggio della rete, della manutenzione del verde proprio, della voltura e attivazione delle utenze.

Per questo progetto era stata presentata domanda di finanziamento sulla linea 1.2 della missione 5 componente 2 del PNNR relativa alla promozione “dell’autonomia delle persone con disabilità che vivono sole o inserite in nuclei familiari attivando percorsi abilitanti all’interno dei propri contesti di vita e la promozione di una piena integrazione ed inclusione nella società̀ delle persone con disabilità dal punto di vista abitativo e lavorativo”.

Il progetto presentato era stato ritenuto valido e finanziato complessivamente con 715mila euro, pari al massimo ottenibile, con risorse da utilizzare sia per la riqualificazione degli appartamenti che per la gestione dei servizi da attivare nell'arco temporale di un triennio.

“L’investimento” si legge nel documento all'albo “fornirà alle persone disabili e vulnerabili oltre all’alloggio dispositivi ICT e supporto per sviluppare competenze digitali, al fine di garantire loro l'indipendenza economica e la riduzione delle barriere di accesso al mercato del lavoro attraverso soluzioni di smart working”.

La volontà è proprio quella di aumentare i servizi di assistenza domiciliare e dare supporto alle persone con disabilità per “consentire loro di raggiungere una maggiore qualità della vita rinnovando gli spazi domestici in base alle loro esigenze specifiche”.

Erano anni che il comune, proprietario dal 2000 di questi immobili, non li utilizzava. Per un breve periodo erano stati sede degli uffici di Retesalute, poi spostati nella ex scuola elementare di piazza Vittorio Veneto. Dopo essere stati messi all'asta con i due posti auto, erano sempre rimasti vuoti e nelle disponibilità dell'ente, in particolare come beni suscettibili di alienazione o valorizzazione.

Valorizzazione che ora avverrà con l'attivazione di questo progetto a favore del territorio.
S.V.
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