Montevecchia: andato a ruba il 1° "giornalino" dei ragazzi
Piccoli reporter crescono. All’oratorio feriale di Montevecchia, muniti di tesserino identificativo, per cinque settimane bambini e ragazzi si sono aggirati negli spazi oratoriani alla ricerca di notizie sul Grest. All’interno del gruppo redazionale si sono organizzati i servizi che hanno preso la forma di un giornale cartaceo.
L’esperienza è rientrata in un laboratorio apposito, che si è svolto due volte alla settimana, di lunedì e di mercoledì, con una quindicina di partecipanti alla volta, dalla quarta elementare alla terza media. La prima lezione e mezza è stata di carattere introduttivo. Una riflessione sul discrimine tra informazioni e notizie e sul ruolo del giornalismo. Poi si è ragionato sugli argomenti da trattare e quindi si è passati alla parte pratica.
Sono state raccontate le giornate tipo e le gite. Ma il giornalino ha riservato delle sorprese, come la lunga intervista di tre pagine concessa dal parroco don Fabio Biancaniello che ha risposto a tutte le domande dei ragazzi, ripercorrendo la sua vita dall’infanzia, al seminario e fino al suo impegno a Montevecchia – un luogo che ha apprezzato fin dal suo arrivo, nonostante sia coinciso con il lockdown – e nel decanato.
E poi c’è la pagina economica dove si osserva come l’inflazione abbia raggiunto anche il bancone del bar dell’oratorio montevecchino, con un confronto mirato tra il prima e l’adesso per svariati generi di caramelle, gomme da masticare e gelati. L’indagine si è spostata anche sul campo statistico, individuando i giochi più apprezzati dai bambini. Hanno solleticato un particolare coinvolgimento gli approfondimenti sui “misteri” della parrocchia: un possibile passaggio segreto tra le mura dell’oratorio e l’enigma sul numero di gradini della scalinata che porta al santuario della Beata Vergine del Carmelo.
Il giornalino è nato in via sperimentale l’anno scorso su ideazione del prof. Gianpiero Soglio, ex docente in pensione della scuola media “G. Verga” di Cernusco Lombardone, che quest’anno non ha potuto occuparsene di nuovo. È stata mantenuta la denominazione: il Savio, in onore all’allievo di san Giovanni Bosco a cui è dedicato l’oratorio di Montevecchia. La novità più vistosa è data dal formato. Non più in A3, come i giornali di una volta, ma in A4, più simile al layout del tabloid.
A coordinare l’attività del corso è stato il collega Lorenzo Adorni e la catechista Laura Pedrone, che per 20 anni è stata maestra alle elementari di Osnago, con il supporto di Ruggero Manganini. Il lavoro finale è valso 24 pagine ricche di contenuti e già nuove idee per la prossima edizione dell’estate 2024.
Il primo numero è andato a ruba. Esaurite le 200 copie stampate e diffuse dal giorno della festa conclusiva dell’oratorio feriale e poi a disposizione dei parrocchiani in chiesa. Dopo poche messe le ultime rimanenze sono state svuotate. In tutto sono stati raccolti sui 400 euro di offerte in cambio del giornalino.
L’esperienza è rientrata in un laboratorio apposito, che si è svolto due volte alla settimana, di lunedì e di mercoledì, con una quindicina di partecipanti alla volta, dalla quarta elementare alla terza media. La prima lezione e mezza è stata di carattere introduttivo. Una riflessione sul discrimine tra informazioni e notizie e sul ruolo del giornalismo. Poi si è ragionato sugli argomenti da trattare e quindi si è passati alla parte pratica.
Sono state raccontate le giornate tipo e le gite. Ma il giornalino ha riservato delle sorprese, come la lunga intervista di tre pagine concessa dal parroco don Fabio Biancaniello che ha risposto a tutte le domande dei ragazzi, ripercorrendo la sua vita dall’infanzia, al seminario e fino al suo impegno a Montevecchia – un luogo che ha apprezzato fin dal suo arrivo, nonostante sia coinciso con il lockdown – e nel decanato.
E poi c’è la pagina economica dove si osserva come l’inflazione abbia raggiunto anche il bancone del bar dell’oratorio montevecchino, con un confronto mirato tra il prima e l’adesso per svariati generi di caramelle, gomme da masticare e gelati. L’indagine si è spostata anche sul campo statistico, individuando i giochi più apprezzati dai bambini. Hanno solleticato un particolare coinvolgimento gli approfondimenti sui “misteri” della parrocchia: un possibile passaggio segreto tra le mura dell’oratorio e l’enigma sul numero di gradini della scalinata che porta al santuario della Beata Vergine del Carmelo.
Il giornalino è nato in via sperimentale l’anno scorso su ideazione del prof. Gianpiero Soglio, ex docente in pensione della scuola media “G. Verga” di Cernusco Lombardone, che quest’anno non ha potuto occuparsene di nuovo. È stata mantenuta la denominazione: il Savio, in onore all’allievo di san Giovanni Bosco a cui è dedicato l’oratorio di Montevecchia. La novità più vistosa è data dal formato. Non più in A3, come i giornali di una volta, ma in A4, più simile al layout del tabloid.
A coordinare l’attività del corso è stato il collega Lorenzo Adorni e la catechista Laura Pedrone, che per 20 anni è stata maestra alle elementari di Osnago, con il supporto di Ruggero Manganini. Il lavoro finale è valso 24 pagine ricche di contenuti e già nuove idee per la prossima edizione dell’estate 2024.
Il primo numero è andato a ruba. Esaurite le 200 copie stampate e diffuse dal giorno della festa conclusiva dell’oratorio feriale e poi a disposizione dei parrocchiani in chiesa. Dopo poche messe le ultime rimanenze sono state svuotate. In tutto sono stati raccolti sui 400 euro di offerte in cambio del giornalino.
M.P.