Abbiamo denunciato un atteggiamento "molesto"
Egregio direttore,
scrivo queste due righe a titolo personale.
Tutto quello che lei dice sull’ospedale di Merate è drammaticamente vero, io stessa sono reduce da 50 giorni di degenza e potrei scrivere un libro tragicomico - più tragico che comico - sul funzionamento del sistema ospedaliero cittadino.
A parte la gentilezza e la disponibilità della maggior parte del personale sanitario, per il resto l’ospedale è sostanzialmente in dismissione, un guscio vuoto che sarebbe potuto essere un gioiello e che invece è stato ridotto a una cattedrale nel deserto.
Tuttavia, poco o niente questa situazione ha a che fare con quanto denunciato sia dalla stampa locale che dalle “associazioni femminili”, come vengono impropriamente definite le associazioni che hanno sottoscritto la lettera di denuncia inviata al Dr Favini. L’episodio che si è verificato al pronto soccorso è grave in quanto tale, aldilà della condizione in cui versa il nosocomio.
Quanto è successo è figlio di una mentalità dura a morire che genera negli uomini la convinzione di poter esprimere pareri non richiesti convinti di fare cosa gradita alle donne.
Un atteggiamento che oggi, per fortuna, si configura come molestia, perché tale è, nonostante la perplessità di molti/e. In conclusione, sono del parere che una cosa non escluda l’altra, cioè che il problema dell’ospedale sia gravissimo, ma che le molestie che avvengono al suo interno lo siano altrettanto. Con i più cordiali saluti.
scrivo queste due righe a titolo personale.
Tutto quello che lei dice sull’ospedale di Merate è drammaticamente vero, io stessa sono reduce da 50 giorni di degenza e potrei scrivere un libro tragicomico - più tragico che comico - sul funzionamento del sistema ospedaliero cittadino.
A parte la gentilezza e la disponibilità della maggior parte del personale sanitario, per il resto l’ospedale è sostanzialmente in dismissione, un guscio vuoto che sarebbe potuto essere un gioiello e che invece è stato ridotto a una cattedrale nel deserto.
Tuttavia, poco o niente questa situazione ha a che fare con quanto denunciato sia dalla stampa locale che dalle “associazioni femminili”, come vengono impropriamente definite le associazioni che hanno sottoscritto la lettera di denuncia inviata al Dr Favini. L’episodio che si è verificato al pronto soccorso è grave in quanto tale, aldilà della condizione in cui versa il nosocomio.
Quanto è successo è figlio di una mentalità dura a morire che genera negli uomini la convinzione di poter esprimere pareri non richiesti convinti di fare cosa gradita alle donne.
Un atteggiamento che oggi, per fortuna, si configura come molestia, perché tale è, nonostante la perplessità di molti/e. In conclusione, sono del parere che una cosa non escluda l’altra, cioè che il problema dell’ospedale sia gravissimo, ma che le molestie che avvengono al suo interno lo siano altrettanto. Con i più cordiali saluti.
Franca Rosa