Sabbioncello: l'invito a essere ricchi di perdono, ricordando il poverello di Assisi

Dopo 807 anni l'indulgenza plenaria attraverso la venerazione del poverello di Assisi si è rinnovata e a officiare il rito solenne nella chiesa di santa Maria Nascente di Sabbioncello è stato un benedettino, padre Giordano Rota, abate di Pontida, la cui “confraternita” era alla guida della Porziuncola dove nel 1216 Francesco ebbe la visione.
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Padre Giordano Rota

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Padre Massimo Tedoldi, il guardiano del convento

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Tanti sono stati i fedeli che in queste due giornate si sono recati presso il convento dei frati per pregare e prendere parte ai riti che sono stati celebrati nella suggestiva chiesa affrescata dove le Messe si sono alternate ai canti comunitari, alla preghiera personale e alla recita del Rosario.

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La funzione solenne di mercoledì pomeriggio ha visto la presenza della corale polifonica che ha reso ancora più intensa la celebrazione, cui hanno preso parte tante persone.

Nel corso della sua omelia il sacerdote ha ripercorso la storia di questa solennità francescana e si è soffermato poi sulla figura di Maria. Ritornando al senso di questi giorni, ha invitato i fedeli a “essere ricchi e generosi nel perdonare perchè solo così saremo imitatori del Padre”.
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Al termine della funzione è stato possibile anche recarsi nel salone accanto al chiostro per la pesca di beneficenza dove sono stati allestiti dagli infaticabili volontari anche alcuni banchetti di vendita con calendari, libri, vari oggetti religiosi.

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S.V.
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