Calco, via Nazionale, lettera aperta al Sindaco: per fermare la catena di incidenti, qualche ipotesi di efficace intervento
Egregio sig. Sindaco,
mi rivolgo a lei con la certezza di trovare la giusta attenzione per la soluzione di questo annoso problema.
Le scrivo non solo a nome personale ma sollecitato anche da altri abitanti di via Nazionale e da calchesi non residenti nella zona, sempre più preoccupati e arrabbiati per la successione infinita di incidenti nell'ormai tristemente famoso tratto di strada che va dal "curvone" a largo Pomeo.
Non pensa che sia necessario attivare uno studio per riorganizzare la viabilità in questo tratto ?
L'Amministrazione da lei guidata già pochi anni fa aveva convocato i cittadini per una discussione del problema. Ricordo ancora il lavoro certosino di un cittadino che aveva elencato il numero impressionante degli incidenti occorsi negli ultimi anni, numero che da allora è cresciuto ancora più velocemente e che porta a includere questo tratto fra i più pericolosi in Italia.
Erano state presentate diverse proposte da parte dei presenti. Purtroppo nulla è stato fatto, anche perché ci fu detto che il Comune non è responsabile della gestione della strada statale.
Giusto ma...
Non trova che un forte richiamo da parte del Sindaco all'ANAS sia fondamentale per attuare le modifiche che permettano di percorrere questa strada in sicurezza?
La nostra speranza è che questa volta l’amministrazione non lasci cadere la cosa ma coinvolga ANAS per raggiungere l’obbiettivo.
Come è noto il problema fondamentale è dato dalla velocità con cui auto e moto transitano, soprattutto sulla corsia di sorpasso, perfino quando la corsia di destra è occupata da mezzi in colonna.
Prima di passare al ripasso delle proposte già presentate, chiedo anche:
E' possibile aggiornare i cittadini sull'avanzamento del progetto della rotonda all'incrocio con la strada per Arlate? Già questo darebbe una mano a migliorare il transito.
Veniamo alle proposte facili :
A1. In attesa della soluzione definitiva, apporre sulle corsie la scritta "Disporsi su due file" come si trova in parecchie situazioni in Italia, non su un altro pianeta. Eviterebbe almeno il sorpasso della coda, pericoloso oltre che sbeffeggiante nei confronti degli autisti più “onesti”.
A2. Installazione di display lampeggianti con l'indicazione della velocità di chi arriva, come esiste a Vaccarezza. Anche quella è una strada NON comunale; perchè lì si è potuto fare ? Anche un cartello luminoso indicante la curva pericolosa in discesa non sarebbe male. Magari anche chi non conosce la zona rallenterebbe.
Proposte più lungimiranti e definitive, che comportano l'eliminazione della doppia corsia.
ATTENZIONE : che non si dica che non si può eliminare la doppia corsia perchè questo è l'unico tratto fra Lecco e Usmate dove è possibile sorpassare i camion lenti. FALSO ! Non esistono più camion che transitano a velocità inferiore a 50 km/h. Con questa obiezione si esortano pertanto gli autisti a sorpassare a velocità in contrasto con il limite vigente sulla strada. Basta osservare il transito in una giornata qualunque per rendersi conto della situazione. E comunque se in 30 km di strada, tutti con il limite di 50 km/h, se ne stanno tutti buoni in fila, perché mai devono potersi scatenare proprio a Calco ?
B1. Istituzione di una sola corsia in salita e recupero dello spazio della corsia eliminata per tracciare due piste ciclabili ai lati. Alla facile obiezione "A cosa servono le piste solo per un km quando poi non si può proseguire?" si risponde con "Giusto ma almeno in questo pericoloso tratto i ciclisti, soprattutto in discesa, non rischiano la vita (come capitato recentemente)
B2. Istituzione di una sola corsia in salita e recupero della corsia centrale per creare corsie di fuga per girare a sinistra dove necessario. Si veda come esempio quanto realizzato a Lipomo (v. figura).
Naturalmente le indicazioni presentate non vogliono essere esaustive; saremmo molto felici di sentire proposte e soprattutto impegno da parte dell’amministrazione comunale o dell’ANAS per sistemare il problema definitivamente.
Restiamo in attesa e porgiamo cordiali saluti
mi rivolgo a lei con la certezza di trovare la giusta attenzione per la soluzione di questo annoso problema.
Le scrivo non solo a nome personale ma sollecitato anche da altri abitanti di via Nazionale e da calchesi non residenti nella zona, sempre più preoccupati e arrabbiati per la successione infinita di incidenti nell'ormai tristemente famoso tratto di strada che va dal "curvone" a largo Pomeo.
Non pensa che sia necessario attivare uno studio per riorganizzare la viabilità in questo tratto ?
L'Amministrazione da lei guidata già pochi anni fa aveva convocato i cittadini per una discussione del problema. Ricordo ancora il lavoro certosino di un cittadino che aveva elencato il numero impressionante degli incidenti occorsi negli ultimi anni, numero che da allora è cresciuto ancora più velocemente e che porta a includere questo tratto fra i più pericolosi in Italia.
Erano state presentate diverse proposte da parte dei presenti. Purtroppo nulla è stato fatto, anche perché ci fu detto che il Comune non è responsabile della gestione della strada statale.
Giusto ma...
Non trova che un forte richiamo da parte del Sindaco all'ANAS sia fondamentale per attuare le modifiche che permettano di percorrere questa strada in sicurezza?
La nostra speranza è che questa volta l’amministrazione non lasci cadere la cosa ma coinvolga ANAS per raggiungere l’obbiettivo.
Come è noto il problema fondamentale è dato dalla velocità con cui auto e moto transitano, soprattutto sulla corsia di sorpasso, perfino quando la corsia di destra è occupata da mezzi in colonna.
Prima di passare al ripasso delle proposte già presentate, chiedo anche:
E' possibile aggiornare i cittadini sull'avanzamento del progetto della rotonda all'incrocio con la strada per Arlate? Già questo darebbe una mano a migliorare il transito.
Veniamo alle proposte facili :
A1. In attesa della soluzione definitiva, apporre sulle corsie la scritta "Disporsi su due file" come si trova in parecchie situazioni in Italia, non su un altro pianeta. Eviterebbe almeno il sorpasso della coda, pericoloso oltre che sbeffeggiante nei confronti degli autisti più “onesti”.
A2. Installazione di display lampeggianti con l'indicazione della velocità di chi arriva, come esiste a Vaccarezza. Anche quella è una strada NON comunale; perchè lì si è potuto fare ? Anche un cartello luminoso indicante la curva pericolosa in discesa non sarebbe male. Magari anche chi non conosce la zona rallenterebbe.
Proposte più lungimiranti e definitive, che comportano l'eliminazione della doppia corsia.
ATTENZIONE : che non si dica che non si può eliminare la doppia corsia perchè questo è l'unico tratto fra Lecco e Usmate dove è possibile sorpassare i camion lenti. FALSO ! Non esistono più camion che transitano a velocità inferiore a 50 km/h. Con questa obiezione si esortano pertanto gli autisti a sorpassare a velocità in contrasto con il limite vigente sulla strada. Basta osservare il transito in una giornata qualunque per rendersi conto della situazione. E comunque se in 30 km di strada, tutti con il limite di 50 km/h, se ne stanno tutti buoni in fila, perché mai devono potersi scatenare proprio a Calco ?
B1. Istituzione di una sola corsia in salita e recupero dello spazio della corsia eliminata per tracciare due piste ciclabili ai lati. Alla facile obiezione "A cosa servono le piste solo per un km quando poi non si può proseguire?" si risponde con "Giusto ma almeno in questo pericoloso tratto i ciclisti, soprattutto in discesa, non rischiano la vita (come capitato recentemente)
B2. Istituzione di una sola corsia in salita e recupero della corsia centrale per creare corsie di fuga per girare a sinistra dove necessario. Si veda come esempio quanto realizzato a Lipomo (v. figura).
Naturalmente le indicazioni presentate non vogliono essere esaustive; saremmo molto felici di sentire proposte e soprattutto impegno da parte dell’amministrazione comunale o dell’ANAS per sistemare il problema definitivamente.
Restiamo in attesa e porgiamo cordiali saluti
Michele Di Bitonto