Merate: al signor Luca di Verderio
Il signor Luca di Verderio rimprovera noi Meratesi di essere troppo severi nel giudicare il nostro sindaco. Probabilmente ha ragione, abbiamo un ottimo sindaco, bravo nell’arte di vendersi bene, capace di trasformare un lavoro inutile come quello di piazza degli Eroi in un prezioso biglietto da visita. Infatti ha fatto proprio centro nell’immaginazione del signor Luca, e probabilmente di quella di molti altri. Cosa posso dire al signor Luca, se non di consolarsi. Anche Merate, nonostante governata da un supersindaco, ha i sui punti dolenti. Butterò lì solo un paio di esempi, perché la lista sarebbe lunghissima. ln viale Verdi, una delle arterie principali della città, il cantiere è stato aperto nel giugno 2022, tempo di lavoro previsto 10 mesi, quindi consegna 19 marzo 2023, a oggi quattro mesi di ritardo, forse quelli utilizzati per finire la piazza a tempi di record. A oggi la luce in fondo al tunnel non si vede ancora e la fine dei lavori è ancora un miraggio. Chieda agli abitanti di Viale Verdi quanti disagi hanno dovuto e dovranno ancora subire. La palestra della scuola Media Alessandro Manzoni di Merate, chiusa nel maggio 2019, per essere ricostruita, lavori sempre proceduti lentamente e rimandati, non ancora riaperta. All’inizio dell’anno scolastico il sindaco ordina la pavimentazione con porfido del cortile dalla stessa scuola, probabilmente pavimentare con porfido è il lavoro che gli vien meglio. Riesce a consegnare l’opera con un mese e mezzo di ritardo, provocando disagi per l’apertura dell’anno scolastico. Nella cerimonia di inaugurazione, ottobre 2022, il buon sindaco si lascia scappare una promessa: “prima di Natale la palestra sarà aperta”. Qualche mese dopo, “consegna prevista per Pasqua”. A oggi la palestra è pronta, ma per ignoti motivi tecnici non sappiamo se con l’inizio del prossimo anno scolastico potrà essere agibile. Incredibile pensare che negli ultimi due anni scolatici gli alunni hanno concluso la loro carriera al Manzoni superando l’esame di terza media, frequentando tre anni scolastici senza mai aver avuto il piacere di poter fare una lezione di educazione fisica come si deve. Per fortuna al Manzoni resiste ancora una piccola vecchia palestra anni ’60, insufficiente per rispondere al fabbisogno. E per ovviare vi sono ampi corridoi e a poche centinaia di metri di distanza il parco della villa Confalonieri per i giorni di sole. E per quanto riguarda il parco giochi del Parco Piramidi, mi creda, anche per questa opera è stato accumulato il suo buon periodo di ritardo. Mi devo fermare qui, perché Merate ha sei frazioni, e se cominciamo un giro di ricognizione non finirei più di scrivere. Morale della favola, non sempre l’erba del vicino è la più verde, specialmente se ben lastricata di porfido per fare bella figura.
Lanfranco Consonni