Lecco/PD: manovra che grava su famiglie, lavoratori, giovani
On. Lucia Codurelli, Deputata PD - Ercole Redaelli, Segretario Provinciale PD Lecco - Sen. Antonio Rusconi
"Con questa manovra il debito pubblico non diminuirà, pagheranno le famiglie, i lavoratori e i giovani". È questo il grido d'allarme lanciato dagli esponenti locali del Pd, guidati dall'Onorevole Lucia Codurelli e dal Senatore Antonio Rusconi, che insieme al sindaco di Lecco, Virginio Brivio, hanno provato questa mattina a tracciare il quadro delle drammatiche ripercussioni che saranno causate dalla manovra finanziaria anche sul nostro territorio. All'indomani dell'incontro tra il Prefetto Marco Valentini e il gruppo di sindaci del lecchese, i riflettori rimangono ancora una volta puntati sulla difficile situazione che gli enti pubblici, a partire proprio dai comuni, dovranno cercare di affrontare nei prossimi mesi. Infatti, il clima d'incertezza che in queste settimane ha destabilizzato i mercati finanziari, ha denunciato il primo cittadino di Lecco, si sta riflettendo anche sulle amministrazioni locali che si ritrovano impossibilitate a fare qualunque tipo di programmazione a medio e lungo termine.
Virginio Brivio, Sindaco di Lecco – Stefano Angelibusi, consigliere comunale
Per fare un esempio concreto che riguarda la città di Lecco, ha spiegato Brivio, avremmo i soldi per sistemare sia il centro sportivo del Bione sia Villa Manzoni ma, a causa dei vincoli imposti dal governo che congelano le risorse a disposizione dei comuni, ci vedremo costretti nell'immediato futuro a dover scegliere su quale di queste due opere investire. Ancora una volta, quindi, si torna a parlare del patto di stabilità che la manovra finanziaria vorrebbe estendere alle società partecipate e ai comuni con più di tre mila abitanti (attualmente il limite è di cinque mila), con conseguente congelamento di ulteriori risorse che, anziché svolgere l'auspicato compito di volano dell'economia, costituiscono, secondo i dati forniti dall'Anci, buona parte del paracadute dello Stato nei confronti della Banca Europea.
Il clima che si respira è di grande preoccupazione, ha commentato infine il Senatore Rusconi, una preoccupazione che nasce dalla consapevolezze che far pagare questa manovra ai comuni è come far pagare due volte i cittadini.