Italcementi: il consiglio provinciale compatto vota la mozione per avere tutele, trasparenza e rassicurazioni sulle richieste avanzate
“La salute dei nostri cittadini è fondamentale e quella di stasera è una bella pagina per la provincia perchè dimostra l'unione del territorio a difesa della sua popolazione. Voteremo convintamente questa mozione”.
È stato il consigliere Stefano Simonetti a riassumere la volontà ferma e risoluta dell'ente politico di villa Locatelli ad avere chiarimenti e rassicurazioni sull'azione di Italcementi finalizzata a portare avanti le richieste, che hanno già ricevuto in alcune sedi il nulla osta, per l'aumento massiccio dell'utilizzo di combustibili alternativi a quelli di origine fossile.
Il cementificio di Calusco d'Adda rappresenta da anni una fonte di preoccupazione per le municipalità locali e per la cittadinanza che, dalla sua realizzazione, in più occasioni si sono ritrovate a parlare della sua operatività sul territorio e dei potenziali rischi connessi con la salute delle popolazioni che vi gravitano intorno. Ora la richiesta di questo aumento importante di combustione di un certo di tipo di materiali è al centro, da diversi anni, di un confronto tra azienda, enti, comitati e la “corsa” che l'iter ha preso nell'ultimo periodo non ha fatto altro che aumentare un certo senso di ansia.
Per avere il maggior livello di garanzie, basandosi su dati certi e scientifici, i comuni specialmente quelli dell'area meratese si sono mossi con incontri, richieste formali di partecipazione alle conferenze di servizi non solo in qualità di meri uditori, hanno commissionato uno studio a uno dei massimi esperti epidemiologici. (E in alcuni casi si sono trovati delle porte sbattute in faccia).
Ora a muoversi compatto, dando mandato al presidente Alessandra Hofmann di agire nelle opportune sedi, è stato il consiglio provinciale con i tre gruppi che hanno sostenuto la mozione presentata dal consigliere Giovanni Ghislandi, già sindaco di Imbersago e amministratore in carica del piccolo comune fluviale, che bene conosce la vicenda.
Ghislandi nell'articolata mozione ha ripercorso le tappe e ha bene articolato i “compiti” affidati alla presidente dall'intera assise affinchè il territorio sia tutelato, coinvolto e rassicurato.
“Noi operiamo affinché siano messe in campo ulteriori verifiche e garanzie proprio sul versante della tutela della salute”ha detto Ghislandi, capogruppo di “Civici per la Provincia”, al termine dell'esposizione del documento “in un quadro di chiarezza che aiuterà a rassicurare ulteriormente i cittadini delle aree interessate - in primis il meratese e l’area dell’Isola Bergamasca -, contribuendo ad avvicinare i cittadini alle istituzioni tutte che sono coinvolte in questa procedura autorizzativa, anzitutto su un piano che risulta di fondamentale importanza quale la credibilità”.
A prendere la parola è stato il capogruppo Paolo Lanfranchi, di "La provincia territorio comune" che così ha sintentizzato. "I continueti della mozione sono decisamente parlanti. La finalità di tale atto va al di sopra di ogni interesse di altro tipo, che è la tutela dei cittadini che noi come amministratori dobbiamo preservare".
La chiusura è stata del consigliere Stefano Simonetti, incaricato dalla presidente e dal capogruppo di "Casa dei comuni" Fabio Pio Mastroberardino, di occuparsi personalmente di tutta la vicenda. "Ringrazio i sindaci che definisco guerriri del nostro ambiente. Oggi siamo schierati in prima fila tutti assieme: priovincia, cittadini, comitati. Quello che chiediamo, e che abbiamo nuovamente sollecitato alla provincia di Bergamo, è una fotografia sullo stato dell'arte, una verifica ante-operam per avere dati concreti su cui fare le riflessioni del caso quando il progetto sarà attivato". Citando poi i casi di incremento della mortalità per tumori, mesoteliomi, malattie cardiovascolari riscontrati a seguito di un report dell'allora ASL di Bergamo del 2012, Simonetti ha sottolineato come la situazione non sia certamente migliorata e avere uno studio aggiornato sia di fondamentale importanza. "Prendere atto che i comuni hanno chiesto un incontro e non hanno ricevuto risposta è molto grave. Presto scriveremo nuovamente alla provincia di Bergamo perchè la nostra priorità è la salute dei cittadini".
Mani alzate di tutta l'aula per il voto “convintamente” unanime.
CLICCA QUI per il testo della mozione
CLCICA QUI per l'intervento integrale del consigliere Ghislandi
È stato il consigliere Stefano Simonetti a riassumere la volontà ferma e risoluta dell'ente politico di villa Locatelli ad avere chiarimenti e rassicurazioni sull'azione di Italcementi finalizzata a portare avanti le richieste, che hanno già ricevuto in alcune sedi il nulla osta, per l'aumento massiccio dell'utilizzo di combustibili alternativi a quelli di origine fossile.
Il cementificio di Calusco d'Adda rappresenta da anni una fonte di preoccupazione per le municipalità locali e per la cittadinanza che, dalla sua realizzazione, in più occasioni si sono ritrovate a parlare della sua operatività sul territorio e dei potenziali rischi connessi con la salute delle popolazioni che vi gravitano intorno. Ora la richiesta di questo aumento importante di combustione di un certo di tipo di materiali è al centro, da diversi anni, di un confronto tra azienda, enti, comitati e la “corsa” che l'iter ha preso nell'ultimo periodo non ha fatto altro che aumentare un certo senso di ansia.
Per avere il maggior livello di garanzie, basandosi su dati certi e scientifici, i comuni specialmente quelli dell'area meratese si sono mossi con incontri, richieste formali di partecipazione alle conferenze di servizi non solo in qualità di meri uditori, hanno commissionato uno studio a uno dei massimi esperti epidemiologici. (E in alcuni casi si sono trovati delle porte sbattute in faccia).
Ora a muoversi compatto, dando mandato al presidente Alessandra Hofmann di agire nelle opportune sedi, è stato il consiglio provinciale con i tre gruppi che hanno sostenuto la mozione presentata dal consigliere Giovanni Ghislandi, già sindaco di Imbersago e amministratore in carica del piccolo comune fluviale, che bene conosce la vicenda.
Ghislandi nell'articolata mozione ha ripercorso le tappe e ha bene articolato i “compiti” affidati alla presidente dall'intera assise affinchè il territorio sia tutelato, coinvolto e rassicurato.
“Noi operiamo affinché siano messe in campo ulteriori verifiche e garanzie proprio sul versante della tutela della salute”ha detto Ghislandi, capogruppo di “Civici per la Provincia”, al termine dell'esposizione del documento “in un quadro di chiarezza che aiuterà a rassicurare ulteriormente i cittadini delle aree interessate - in primis il meratese e l’area dell’Isola Bergamasca -, contribuendo ad avvicinare i cittadini alle istituzioni tutte che sono coinvolte in questa procedura autorizzativa, anzitutto su un piano che risulta di fondamentale importanza quale la credibilità”.
A prendere la parola è stato il capogruppo Paolo Lanfranchi, di "La provincia territorio comune" che così ha sintentizzato. "I continueti della mozione sono decisamente parlanti. La finalità di tale atto va al di sopra di ogni interesse di altro tipo, che è la tutela dei cittadini che noi come amministratori dobbiamo preservare".
La chiusura è stata del consigliere Stefano Simonetti, incaricato dalla presidente e dal capogruppo di "Casa dei comuni" Fabio Pio Mastroberardino, di occuparsi personalmente di tutta la vicenda. "Ringrazio i sindaci che definisco guerriri del nostro ambiente. Oggi siamo schierati in prima fila tutti assieme: priovincia, cittadini, comitati. Quello che chiediamo, e che abbiamo nuovamente sollecitato alla provincia di Bergamo, è una fotografia sullo stato dell'arte, una verifica ante-operam per avere dati concreti su cui fare le riflessioni del caso quando il progetto sarà attivato". Citando poi i casi di incremento della mortalità per tumori, mesoteliomi, malattie cardiovascolari riscontrati a seguito di un report dell'allora ASL di Bergamo del 2012, Simonetti ha sottolineato come la situazione non sia certamente migliorata e avere uno studio aggiornato sia di fondamentale importanza. "Prendere atto che i comuni hanno chiesto un incontro e non hanno ricevuto risposta è molto grave. Presto scriveremo nuovamente alla provincia di Bergamo perchè la nostra priorità è la salute dei cittadini".
Mani alzate di tutta l'aula per il voto “convintamente” unanime.
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S.V.