Merate: il Comune non interviene su via Prinetti Castelletti. I residenti, paghiamo noi 25mila euro per asfaltare la strada
E’ difficile persino per un cronista di lunghissimo corso, estremamente critico verso l’Amministrazione comunale in carica, trovare parole per commentare la deliberazione della Giunta Municipale, numero 94 del 18 luglio scorso.
I lettori ricorderanno i servizi che abbiamo dedicato al degrado assoluto di via Gino Prinetti Castelletti, capitano, eroe decorato con medaglia d’oro alla memoria al valore militare, morto in battaglia per consentire ai suoi compagni della resistenza di sfuggire a un agguato nazifascista.
Una strada di poche decine di metri che da via Bianchi sale fino al cancello secondario di villa Subaglio. Da tempo abbiamo sottoposto al Comune la necessità di intervenire. D’accordo non si tratta di via Verdi, non ci sono centinaia di voti da intercettare ma la buona amministrazione impone che l’impegno pubblico ci sia ovunque si rende necessario.
Ma caduti nel vuoto i richiami ecco il colpo di scena: l’amministratore del nuovo condominio, Simone Ventura, ha scritto al Comune presentando una proposta di mecenatismo. Tradotto: ripariamo noi residenti la strada, con messa a dimora di masselli autobloccanti di tipo drenante per una superficie di circa 390 metri quadrati. E ci facciamo carico noi del costo, stimato in 25mila euro.
Il Comune ha accettato con la delibera di cui sopra di fatto siglando un fallimento clamoroso. Possiamo finanziare le feste in piazza per qualche decina di migliaia di euro, spendere un milione per rifare la piazza ma i soldi per una strada comunale, attenzione “comunale”, non ci sono.
Una delibera di cui Massimo Augusto Panzeri, Giuseppe Procopio, Alfredo Casaletto, Fiorenza Albani, Franca Maggioni, Fabio Tamandi, si dovrebbero vergognare. Ricordiamo questi nomi la primavera prossima.