Come onorare realmente la memoria di Borsellino

31 anni fa venivano uccisi Paolo Borsellino e la sua scorta, dopo soli 2 mesi dalla strage di Capaci!

E' il momento delle commemorazioni … ma quale Stato li potrà realmente onorare?

Solo dimostrando nei fatti (e non nelle quantomeno retoriche se non ipocrite parole) l'impegno reale, in primis di questo Stato nelle sue varie articolazioni istituzionali, nello scoperchiare le connivenze e le complicità storiche ( i mandanti cosiddetti occulti) si potrà  dire di aver onorato il sacrificio di coloro che hanno dato la vita per una convivenza civile degna di tal nome.

C'è comunque un modo tangibile, tra i tanti, per dimostrare che lo Stato protegge, e non “osteggia”i suoi  figli migliori, come nei fatti  realmente successo a volte in passato per alcune sue importanti componenti istituzionali: non lasciare soli coloro che con coraggio e competenza stanno ricercando la verità sui terribili fatti successi ed in primis le stragi del 92 e del 93.

A partire dai magistrati di Firenze che stanno indagando da tempo su Dell'Utri e Berlusconi per i fatti del 93. 

Non è infatti un caso che si sta scatenando contro di loro una raffica di critiche delegittimanti, come peraltro sistematicamente è successo a tutti coloro che, mossi dal semplice quanto basilare dettato costituzionale del tutti sono uguali davanti alla legge, sono stati oggetto del rovesciamento delle parti. Specie attraverso una lenta ma continua e strumentale erosione mediatica della loro credibilità, come peraltro le sorti di Falcone e Borsellino dimostrano.

E, come più volte sostenuto da Nino di Matteo, altro magistrato egualmente esposto da anni, non è in corso una “guerra” tra Politica e Magistratura, come artatamente si vorrebbe far credere, ma semmai tra alcuni magistrati scomodi, perché semplicemente cercano di fare il loro dovere,  e coloro che vorrebbero godere dell'impunità.

Ad ogni cittadino consapevole non lasciarli soli visto che rischiano a volte la loro vita anche a nome nostro.  

Germano Bosisio
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