Ribattino per Il prof. Motta e gli interrogativi sulla scuola

Buon giorno Prof. Motta Ho letto le sue considerazioni alle mie perplessità, che lei chiama provocazioni e interrogativi, e ho cercato di masticarle a lungo ma Le confesso che , in un primo momento mi hanno lasciato perplesso e non ci ho capito quasi nulla perché non sono proprio delle risposte alle mie domande; se permette cerco di spiegarmi per cosa e perché non ho capito nulla. L'ho coinvolta nelle mie perplessità come persona di cultura e attiva nel mondo della scuola. 1 Non era necessaria una auto incensazione evidenziando le sue peculiarità come scrittore, come preparatore di futuri docenti, le mie domande erano indirizzate oltre che in generale a tutti ma in particolar a Lei proprio per l’apprezzamento verso i suoi scritti, la sua culture e quindi la sua persona. 2 Con gli screenshot allegati ho anticipato che grosse carenze ci sono anche e in primis nel mondo fuori dalla scuola, le sue considerazioni, che non ho capito mi lasciano perplesso. Le mancanze delle famiglie sono evidenti dai primi screenshot. Che non ci siano più gli oratori e le associazioni sportive come anni fa è anche vero, che la scuola non può e non deve sopperire a queste carenze è evidente assodato, ma Le mie domande vertevano sulle carenze del sistema scuola, di alcuni insegnanti che non devono e non possono sostituirsi a famiglia, oratori e/o altre associazioni; erano chiare le carenze e mancanze di un sistema che, vedendo alcuni strafalcioni agli esami di maturità, sono evidenti e nasconderle dietro il “ non spetta alla scuola, dove sono le altre istituzioni ecc. ecc: non giustifica un bel nulla. Comodo il limitarsi a dire non è colpa compito della scuola e intanto lasciare che lo scorrere del tempo si porti via le scorie come un fiume o torrente che con la piena si porta via lo sporco; una volta passati, usciti dalle mie nostre classi il problema non è più mio e a sera timbrato il cartellino torno a casa mia e chi se ne importa più, così si può tollerare un operaio manovale qualunque non un insegnante che dovrebbe vedere il suo impegno non solo come LAVORO MA ANCHE COME UNA MISSIONE. E qui ripeto le mie domande : Gli insegnanti che hanno, per il quinquennio delle superiori, promosso comunque questi ragazzi, magari con debito ma promossi, che hanno ammesso questi ragazzi agli esami di maturità dove sono? Chi sono? NON SI VERGOGNANO? UN POCO DI DIGNITA’ PERSONALE? DI ONESTA’ PROFESSIONALE? Ai tempi delle scuole medie con esame di ammissione sarebbero stati classificati come “ MANGIA PANE A TRADIMENTO” Comunque prof. Motta non si scomodi con altra RISPOSTA NON RISPOSTA perché il suo svicolare e scaricare il problema, ripeto generale del sistema scuola e/o di alcuni insegnanti che non mi permetto di entrare sul personale anche perché non La conosco personalmente e posso solo apprezzare il suo impegno per la cultura, è già molto esaustivo e chiaro della situazione; importante sembra proprio sia il non riconoscere la situazione e/o limitarsi a dire: non dipende solo da noi, non può/deve risolvere la scuola ecc. ma allora chi dovrebbe bocciare o rimandare quei ragazzi che non studiano niente e i fatti provano così tanta ignoranti? Forse gli allenatori delle società sportive? I sacerdoti e gli educatori degli oratori? Ma poi questi potranno essere i dirigenti sociali e/o politici del futuro? Tralascio l'industria che la selezione la fa che li contano i risultati ( con minime eccezioni per alcuni figli di papà). Siamo proprio messi bene Mi scuso per il mio modo di esprimermi da terza media di decenni fa.
Pier
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