Verderio: serie di presunti abusi edilizi tra capanni, pergolati, tetti e recinzioni

Tre pagine pubblicate all’albo  pretorio con indicato il sopralluogo effettuato, le presunte inadempienze riscontrate, i destinatari delle contestazioni e l’ubicazione dove tali abusi sarebbero stati compiuti.

È corposo l’esito del verbale redatto dagli agenti di polizia locale del corpo intercomunale di Verderio, Paderno e Robbiate unitamente a personale dell’ufficio territorio e che ha riguardato una proprietà, frazionata fra diversi soggetti (una decina), sita in via per  Cornate.

Documentazione e mappali alla mano, gli ufficiali hanno riscontrato che diverse opere erano state eseguite in assenza di titolo abilitativo e hanno dunque redatto il verbale con le contestazioni.

Sono state rinvenute una recinzione perimetrale costituita da zoccolo in muratura e soprastante rete metallica, 3 strutture ancorate al terreno oltre un pergolato ancorato al suolo. La prima con dimensioni di 3,15x3,30, la seconda di 2,50 x 1,26 e altezze di 2,5 mt. La terza (due locali distinti) con dimensioni 6,5x 2,6 e altezza oltre i due metri.

Sempre in via per Cornate è stata riscontrata la presenza, non prevista, di un pergolato di 3,5x3,5 r altezza 2,3 e una struttura di 3,8 x 1,6 ancorata al suolo con dei ganci. Tale struttura è risultata coperta, chiusa con una porta a soffietto e una porta di servizio.

Al medesimo civico ma con un altro intestatario è stata rilevata la presenza di un casottino in lamiera con copertura a lastre di ondulato di 2,1 x 3,5. I due mappali in questione sono risultati perimetrati da recinzione con cordolino in cemento e soprastante rete metallica plastificata per una altezza di 1,6 mt.

Il sopralluogo degli agenti di polizia locale unitamente a personale dell’ufficio gestione territorio è proseguito con l’individuazione di una recinzione sul confine con rete plastificata e pali infissi in minuto cordolo in cemento.

Sono stati rinvenuti, sempre senza autorizzazioni, un capanno in muratura diviso in due parti di cui una adibita a servizi igienici e una a ripostiglio e veranda coperta da tetto in lamiera.

L’esito del lungo sopralluogo si conclude con l’individuazione di una recinzione perimetrale esterna non indicata nella pratica edilizia e realizzata in maniera differente rispetto all’autorizzato.

La vicenda ora seguirà l’iter previsto dalla normativa con la possibilità, da parte degli interessati, di difendersi e respingere le contestazioni mosse.

S.V.
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