Merate: sui casi scottanti la minoranza non c’è e il PD senza un leader non esiste

Caro direttore

La tenacia con cui il tuo giornale tiene il punto sulle vicende della valletta di Novate è encomiabile. Tenere alta la bandiera della legalità in un momento storico in cui si preferisce guardare dall’altra parte o dare voce solo ai potenti di turno è segno di grande coraggio e libertà intellettuale. Però chiamare in causa il solo avvocato Procopio, che data la professione dovrebbe avere a cuore il rispetto delle regole, mi pare riduttivo. C’è una opposizione che ha raccolto un vasto consenso popolare. Perché non la chiami in causa? Temo la risposta, perché sono poco più che scappati di casa, con tutto il rispetto e senza che qualcuno si senta offeso. E’ in senso politico che lo scrivo, non personale. Il boccone è ghiotto e poi la minoranza per definizione svolge il ruolo di controllore degli atti della maggioranza. So anche che mi dirai dell’inconsistenza di Aldo Castelli. E lo sappiamo tutti ormai. Che si ritiri almeno evita l’ultima figuraccia di perdere come storicamente perde ogni elezione. Ma Patrizia Riva ha velleità politiche. E l’avvocato Roberto Perego? Ti affideresti mai a un avvocato che nei panni del consigliere comunale non vede o finge di non vedere le cose come stanno? Se Castelli, Perego e gli altri avessero non dico rispetto per quanti li hanno votati ma almeno per sé stessi dovrebbero dimettersi seduta stante. Purtroppo dietro di loro, nel centrosinistra c’è il vuoto assoluto. Mattia Salvioni sarà anche un bravo ragazzo ma del tutto privo di esperienza com’è non può guidare un partito come il PD che comunque in città raccoglie il 20-25% dei voti. Se avesse un centesimo della grinta dei Torchio, Consonni, Sala, illustri predecessori sia pure di una sola componente dei Dem, cioè il Pci, avrebbe già organizzato un gazebo di protesta e divulgazione della vicenda anziché passeggiare per il centro. Non si prospetta nulla di buono per il 2024. Resta la speranza delle vecchie glorie. Le sole oggi in grado di riprendere le redini della città, dipingere un quadro prospettivo, imporre il giusto ritmo ai progetti e riportare un po’ di ordine. Io ci credo. Tu?

C. F.


Mah, no so che dire. Dal 2009 abbiamo in Aula Massimo Panzeri, Giuseppe Procopio, Alfredo Casaletto cui si affiancano alternativamente figure femminili come assessori e consigliere. E credo che questo versante sarà in gran parte riconfermato con Massimo Panzeri candidato sindaco, Alfredo Casaletto, aspirante vice sindaco, Giuseppe Procopio e Fabio Tamandi. Resteranno in campo anche Franca Maggioni e Fiorenza Albani e in caso di vittoria se la vedranno tra loro come spartirsi le cariche assessorili, oggi e ancor più nel 2024, ben remunerate. Il campo avversario è brullo. Come dici tu Salvioni non è in grado di organizzare un gazebo figuriamoci una campagna elettorale. E candidati spendibili non ne vedo. Quindi per Panzeri sarà una passeggiata. A meno che, appunto, non tornino in campo vecchie glorie a guidare una formazione centrista, senza loghi né insegne che punti da un lato sulla popolarità dei promotori e dall’altro, in via subordinata, ad un programma più concreto di quello messo in campo e in gran parte inattuato di PiùProspettiva. Fino a settembre non succederà nulla anche se è probabile che il fronte guidato da Massimo Panzeri si arricchirà dell’ambiziosa presidente della proloco Simona Vitali e del presidente del comitato viale Verdi Giuseppe Papaleo in sostituzione di Angelo Panzeri e probabilmente di Norma Maggioni o Paolo Centemero. Ma con l’autunno le file andranno a compattarsi. E entro fine anno si avrà la visione completa. Dopodiché partirà la lunga campagna elettorale.

C.B.
C.F. (con risposta)
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