Merate: per la piazza spesi 950mila € ma le "barriere" in città sono ancora tante

lavori per il rifacimento di piazza Eroi volgono al termine, ora c’è chi parla e si bea della bellezza della piazza, del valore aggiunto che ha portato alla città, si parla dporfido, di panchine e di altro.Affinché la memoria non ci tragga in inganno è però necessario ricordare che il finanziamento di € 950.000 utilizzato per il rifacimento della piazza aveva come finalità l’abbattimento delle barriere architettoniche.Invece si è rifattala piazza, è stato sostituito l’asfalto con il porfido, cambiato le panchine ecc.. Unica modifica alle barriere architettoniche è stato rialzare il piano strada al livello del marciapiede, sinceramente non se ne ravvisava la necessità dato che la piazza era già dotata di scivoli che consentivano l’attraversamento ed il passaggio in sicurezza da un marciapiede all’altro. Il risultatoOra non c’è più una chiara separazione fra parte carraia e parte pedonale, in un contesto dove le auto circolano lo stesso, tant’è che sono state poste delle sfere di ferro davanti all’edicola affinché i pedoni capiscano dove finisce il loro spazio (nella speranza che non vi inciampino) ed evitare che le macchine posteggino davantiLa domanda sorge spontanea: con questo importante finanziamento quante barriere architettoniche si sarebbero potute abbattere? Quanti marciapiedi si sarebbero allargati, quanti scivoli realizzati, quanti camminamenti creati. Se si fosse fatto ciò oggilacittà sarebbe più sicura, più accessibile, più confortevole e fruibile in autonomia datutti, dai fruitori di carrozzina, dainonni coi passeggini e dalle giovani coppie con le carrozzine, dai normodotatie da chi ha specifiche esigenze motorie e sensoriali.

A chi dice che la città non è malmessa e si chiede dove saranno mai le barriere, eccone alcuni esempi:

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Via Trieste ingresso Oratorio separatori inclinati ostacolano il passaggio della carrozzina

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Via Marconi il marciapiede termina davanti ad un muretto

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Via Matteotti, marciapiede senza scivolo, palo in mezzo al marciapiede

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Passaggio pedonale di collegamento fra via De Amicis e via Cazzaniga
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Che dire dei cimiteri che fra vialetti di ghiaia e muretti sono di difficile percorrenza per le carrozzine, valga per tutti il cimitero di Pagnano. Inoltre l’Auditorium non ha l’accesso per disabili al palcoscenico. 

È solo grazie alla minoranza che con l’interrogazione del 15 Marzo ha chiesto all’amministrazione se intendesse redigere il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche (PEBA), la giunta ora ha deciso di aderire ad un bando regionale che finanzia con €5.000 lo studio del Peba, meglio tardi che mai verrebbe da dire, diciamo che paesi più piccoli di Merate, come Olginate, Osnago ad esempio hanno già avviato questo studio tempo fa aderendo in passato a tali bandi. 

https://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=76070&origine=1&t=Olginate%3A+al+via+l%27iter+per+il+PEBA%2C+Comune+al+lavoro+con+3+esperti+contro+le+%27barriere%27

Una annotazione sulla nuova piazza. Il passaggio pedonale fra il Bpm e l’edicola è troppo poco visibile, arrivando da V.le Cornaggia il piano stradale si rialza, ma questo rialzo dato che le strisce sono poco visibili sembra più un invito a raggiungerle piuttosto che un dissuasore. 

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Patrizia Riva
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