La Valletta: consegnavano droga per uno spacciatore ai domiciliari, in due dal giudice
Difesi dagli avvocati Sonia Riva e Nadia Colombo, i due giovani meratesi accusati di avere contribuito a un giro di spaccio, facendo da “galoppini” e trasportando, a loro insaputa, pacchetti di erba, hanno patteggiato un anno di reclusione con sospensione condizionale della pena e una multa da 2900 euro ciascuno. Andrà a dibattimento, anche se ora è irrintracciabile, con un processo che si inserirà in un altro più ampio che lo vede sempre coinvolto, il giovane di La Valletta accusato di essere l'attore principale di questa vicenda.
Già noto alle forze dell'ordine e al tribunale per i suoi precedenti in materia, il soggetto si trovava agli arresti domiciliari ai tempi della contestazione del reato.
Per non abbandonare la casa e dedicarsi così di persona allo spaccio, aveva ingaggiato gli odierni imputati, incaricandoli di trasportare e consegnare dei pacchetti a delle persone da lui indicate e nei luoghi concordati. Un corriere gli portava le buste provenienti direttamente dalla Spagna e lui si incaricava di prendere contatti e smerciarle affidandosi ai due giovani. Fino a quando queste consegne hanno destato qualche sospetto nella società di gestione della corrispondenza e da lì sono scattate la indagini che hanno portato a lui e successivamente ai due “corrieri”.