Merate: via Prinetti Castelletti ignorata. Un eroe dimenticato
Giannantonio Prinetti Castelletti, nome di battaglia “Capitano Gino” è un eroe della resistenza. Di famiglia aristocratica dopo aver frequentato con successo l’accademia di artiglieria e genio di Torino, col grado di sottotenente si distinse in Grecia tanto da meritare la medaglia d’argento. Dopo l’armistizio nel ’43 prima riparò in Svizzera per sfuggire ai nazisti poi rientro in Italia e si unì alla brigata Garibaldi “Osella” del comandante Cino Moscatelli. Il 9 agosto 1944 si offrì volontario per un'azione difensiva contro i nazisti che in località Colli di Valduggia stavano mettendo in difficoltà un avamposto della Brigata. Caduti i tre partigiani (Biella, Avogadro e Zanetti) che componevano la sua pattuglia, rifiutò la resa e continuò a combattere per consentire ai suoi compagni di sfuggire all’accerchiamento dei nazi-fascisti. Per questa azione eroica fu insignito della medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
Merate che ospitò la famiglia Prinetti gli ha dedicato una strada nella parte alta della città, tra via Bianchi e l’ingresso secondario della villa Subaglio, nell’area che ospita l’estesa proprietà Passoni fiori e piante.
La statura del personaggio forse meritava una strada di maggiore scorrimento, ma almeno che quella dedicatagli, di poche centinaia di metri, sia tenuta e manutenuta come si deve.
Invece via Capitano Gino Prinetti Castelletti è del tutto ignorata dall’ufficio tecnico comune – eppure è una strada comunale – e dagli amministratori anche se è spesso frequentata da chi per passeggio raggiunge poi il sentiero dalla Torre al Lago.
Ecco come si presenta la strada, sterrata, piena di buchi, solcata da torrenti d’acqua alla prima pioggia. Un’indecenza per una città che spende milioni e milioni per riqualificare, abbellire, ammodernare la viabilità cittadina.
E’ possibile sperare in un rapido intervento?