Merate, variante di PGT/3: il turismo, il patrimonio vincolato. Il numero di stabili per categoria censita e le compravendite

Forte del suo tessuto produttivo fino a una ventina d'anni fa e, ora, della forte presenza di terziario e di grande distribuzione organizzata, Merate non ha mai badato troppo al turismo. Eppure, come vedremo in questa terza parte del viaggio nella variante di Piano di Governo del Territorio, il turismo potrebbe rappresentare la quarta via per il rilancio della città, dopo la battuta d'arresto nella crescita del secondario e l'affanno che caratterizza il terziario, soprattutto a livello di negozi di vicinato.

Ma per lanciare Merate nel panorama turistico occorre ben altro che la riqualificazione di via Verdi e l'abbellimento di piazza degli Eroi. Dubitiamo che qualche straniero venga a Merate per ammirare la rinnovata via a sud.

Investire nel turismo significa investire nell'ambiente, significa lanciare iniziative che nulla hanno a che vedere con lo Street food, ormai a dimensione di quartiere o di paesotto, occorre ideare percorsi, proporre itinerari anche se soltanto di passaggio da Lecco alla catena dei parchi regionali fino alle bellezze ambientali e storiche del fiume Adda. Occorre avere una visione sovracomunale. Mentre oggi dominano i marciapiedi e le tombinature. Necessarie ma basiche.

Mancano anche strutture ricettive. In città sono disponibili 109 posti letto di cui 81 nel solo albergo funzionante. Vi sono poi un agriturismo e tre B & B. Qualche turista comunque arriva. Ecco il prospetto.

Gli arrivi sono il numero di clienti, italiani e stranieri, ospitati negli esercizi ricettivi (alberghieri o
complementari) nel periodo considerato. Le presenze sono Il numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi (alberghieri o complementari).

Eppure ci sono elementi di notevole interesse se adeguatamente valorizzati. L'analisi degli estensori del PGT ne evidenziano alcuni che qui riproponiamo. Si tratta di beni vincolati con Decreto aventi valore storico, culturale e architettonico vincolati con specifico Decreto secondo il D.L. n° 42/04 art. 10 (ex Legge 1089/1939).

 

EX CHIESA DI SANTA MARTA (Sede caritas)
ex Legge 1089/1939

L’edificio con copertura a doppia falda su orditura lignea e manto in coppi, risulta all’ esterno sobrio e privo di elementi decorativi, ad eccezione del campanile, caratterizzato da marcapiani e angoli in mattoni faccia a vista. Il fabbricato residenziale su due livelli addossato a lato meridionale della chiesa e il giardino privato di pertinenza risultano ormai inglobati alla costruzione originaria. La chiesa oggi sconsacrata, ha subito ulteriori modifiche ne corso del Novecento. L’edificio oggi si presenta spoglio e privo dell’originario corredo di arredi sacri e i suoi spazi sono utilizzati per lo svolgimento di attività non inerenti alla funzione religiosa, infatti è la sede della Caritas.

 

PALAZZO BELGIOIOSO, BRIVIO SFORZA E PARCO
ex Legge 1089/1939

La Villa Belgiojoso Brivio Sforza di Merate rappresenta l’esempio più sontuoso di ville nobiliari della Brianza, e a suo tempo ospitò anche Gioacchino Rossini. Fu costruita dai marchesi Villani Novati nel Seicento e rimaneggiata nella seconda metà del Settecento dai Belgiojoso. L’interno della Villa ha sale ornate da stucchi e da affreschi d’epoca, e conserva una biblioteca con gli arredi originali. Il parterre del bel giardino alla francese è caratterizzato da una spettacolare siepe di carpino posta a circondare la fontana centrale. All’inizio dell’Ottocento venne aggiunto al complesso un raffinato parco all’inglese. Il grandioso edificio a pianta rettangolare è prospettante sullo splendido Parco del cannocchiale, il frequentatissimo parco pubblico del centro. Oggi è sede dell’omonima Fondazione, nata nel 2012 con lo scopo di favorire la raccolta delle testimonianze, la conservazione, l’accrescimento, la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico, culturale ed artistico delle famiglie Brivio Sforza, Trivulzio e Barbiano di Belgiojoso d’Este. A tal fine la Fondazione custodisce le raccolte di documenti, carteggi e libri costituenti l’Archivio formato nel corso dei secoli, promuovendo iniziative volte alla loro conservazione, studio e divulgazione.

PALAZZO PRINETTI E PARCO
ex Legge 1089/1939

Si trova nel centro di Merate e si affaccia sulla più importante piazza della città che porta lo stesso nome. È stato costruito sulle rovine di un antico castello che fu di Ariberto d'Intimiano, distrutto nel 1275 durante la lotta tra Torriani e Visconti. Il Palazzo Prinetti nella sua forma attuale è stato edificato all'inizio del Settecento dall'abate Ercole Visconti, secondo la tipologia del palazzo abbaziale. L'aspetto complessivo è severo negli esterni lavorati a bugne. Sembra che nel progetto iniziale fossero previste quattro torri angolari, ma alla morte di Visconti solo una era stata edificata: quella che vediamo ancora oggi. Si tratta di una torre cilindrica, a sette piani. Il corpo principale è a due piani e si sviluppa attorno alla corte nobile, al centro del quale c'è un pozzo. Nel 1892 l'on. Giulio Prinetti, vi apportò notevoli modifiche. Possiede anche una cappella privata.

 

VILLA BASLINI SALA CON PARCO
ex Legge 1089/1939

Villa di epoca settecentesca con un cortile d’onore e un giardino ricco di essenze arboree.

 

VILLA E PARCO DEL “SUBAGLIO”
ex Legge 1089/1939

La villa Il Subaglio è di antica fondazione, citata in un documento del 1671. Nella villa Il Subaglio, che nel corso del XVIII e XIX secolo ha subito numerose modifiche e rimaneggiamenti, si ritrovano tutti gli elementi tipici delle ville di delizia lombarde, quali un impianto con pianta a U che apre una cour d’honneur verso l’ingresso principale, un giardino all’italiana con statue e fontane nonché un giardino all’inglese e un vasto bosco. L’edificio della villa è semplificato per quanto riguarda la volumetria, i piani, le modanature, gli ornamenti e il gioco di pieni e vuoti. Splendidi e ben conservati gli interni decorati con sensibilità barocchetta dal pittore meratese Costantino Frisia. Villa Il Subaglio, collocata su un rilievo collinare, in posizione panoramica dominante, con un giardino che si sviluppa sul pendio naturale, si può considerare un caso esemplare sia per la vastità che per il disegno originale e l'articolazione degli spazi verdi nonché per la particolare posizione.

 

CHIESA E CONVENTO BEATA VERGINE DEGLI ANGELI DEI PADRI MINORI RIFORMATI
ex Legge 1089/1939

Il convento di Santa Maria Nascente in Sabbioncello è un edificio religioso in stile cinquecentesco, situato nella località Sabbioncello del comune di Merate, in provincia di Lecco. Appartiene alla diocesi di Milano e la gestione è affidata all'ordine dei frati minori francescani. La prima costruzione comprendeva solamente lo spazio fino all'attuale presbiterio. L'edificio attuale, in stile tardo-gotico, è sorto in sostituzione del precedente. I lavori di costruzione della nuova chiesa iniziarono nel 1508. Nel 1540 vennero costruite quattro cappelle laterali nella parte sud della navata. Nel 1553 fu costruito il campanile. Nel corso dei decenni successivi, si susseguirono vari lavori di ampliamento e ristrutturazione, in seguito al passaggio del convento all'ordine francescano dei riformati. I frati decisero di operare un radicale completamento e restauro della chiesa, che assunse l'aspetto attuale. In particolare vennero costruiti il nuovo presbiterio, il chiostro grande e, verso la fine del XVII secolo, vennero create la piazza antistante la chiesa e la salita con le cappelle per la Via Crucis. Successivamente alla caduta di Napoleone, i frati rientrarono in possesso del convento, che venne riaperto nel 1882. Dal 1982 il convento svolge la funzione di sede di infermeria provinciale dei francescani di Lombardia. Nella parte sinistra della Chiesa è inoltre presente un piccolo chiostro di stile classicheggiante. Circondato da semplici colonne in granito e mattone, si trova dunque un piccolo idilliaco giardino con al centro una statua di San Francesco. Da questo chiostro si accede poi ad un altro chiostro di maggiori dimensioni, ma più spoglio, utilizzato specialmente dai frati.

 



VILLA BAGATTI VALSECCHI, DE FERRARI CON GIARDINO
ex Legge 1089/1939

Una villa di delizia, con meravigliosi salotti di rappresentanza e sale che hanno conservato il volto antico. A ritroso nel tempo, le vicissitudini degli storici proprietari: dai De Ferrari ai Bagatti Valsecchi, per poi risalire al ‘500 dei Ghillo e ai feudatari medioevali dell’originario castello preesistente. Tra tutti i personaggi legati alla storia della Villa, il più famoso è il Pietro Bagatti Valsecchi, pittore romantico, dedito anche alla raffinata arte delle vetrate che potremo ammirare in villa. Annesse ci sono anche la cappella della dimora e la corte rustica della proprietà, che conserva originali strutture lignee e il meraviglioso parco all’inglese.

 

 

VILLA E PARCO CONFALONIERI (CON SCUDERIA E PORTINERIA)
ex Legge 1089/1939

Edificata per volere del Barone Enrico Confalonieri nei primi anni del Novecento su progetto degli architetti Bagatti Valsecchi, è un esemplare di villa/palazzo e fu edificata su un’area resa libera con la demolizione di un’altra villa più piccola, già di proprietà dei Confalonieri. La villa fu dimora del nobile Giuseppe Confalonieri veterano nella battaglia del 1848, noto per aver fatto rifiorire a Milano l’industria della gioielleria. Partendo dall’esterno si trovano: un porticato a tre archi sostenuto da colonne lineari, un importante ingresso, il salone di rappresentanza particolarmente ampio con pavimento in legno e soffitto a cassettoni pure in legno e impreziosito da un camino, un ampio scalone sulla cui parete di fondo domina un dipinto che rappresenta l’albero genealogico della famiglia dal XV secolo fino a metà del 1900 e una collezione di ritratti di artisti ad incisione del ‘700. Al primo piano, occupato dalle stanze private presenta vari ambienti decorati, oggi utilizzati come uffici del comune.
Particolarmente ampio risulta essere il parco che si sviluppa verso sud su una superficie di 20.000/25.000 metri quadrati. Le scuderie si trovano al limitare del parco sul lato sud con accesso diretto da una via secondaria per permettere ai cavalli e alle carrozze di trovare riparo senza invadere l’ingresso principale e il parco. Il Parco è aperto ai cittadini e presso le scuderie è attivo un centro di animazione per giovani e ragazzi.

 

VILLA CORNAGGIA CON PARCO E ANNESSI CHIESA E RUSTICI
ex Legge 1089/1939

Villa risalente al XIX secolo oggi proprietà privata, comprende un ampio parco e una chiesa.

 

CASCINA CORNAGGIA DETTA CASCINA VEDU’
ex Legge 1089/1939

Complesso a corte semplice aperta composta da un corpo abitativo affiancato da due costruzioni laterali, originariamente adibiti a stalle e fienili, che formano la corte rustica chiusa da un cancello in ferro battuto con tettoia.
Epoca di costruzione: sec. XVIII - ante 1890.

CHIESA PREPOSITURALE DI SANT'AMBROGIO
ex Legge 1089/1939

La Chiesa di Sant’Ambrogio a Merate è segnalata già nel 1398 e si dimostra l’edificio religioso primario del paese; è preceduta da una vasta piazza, ampliata nel ‘700 e sede della festa del patrono.
Nel 1607 si iniziò la ricostruzione a partire dal presbiterio realizzato da Carlo Buzzi.
La solennità della navata è riassunta dalla facciata incompiuta, in cotto a due ordini, tripartita da colonne: l’architettura parla un linguaggio classico, lontano dal barocco, che fa riferimento al suo autore, l’architetto Carlo Buzzi (1638) cui si deve l’ampliamento e il campanile.
All’interno sono conservate interessanti opere barocche. L’altare venne progettato da Leopoldo Pollack nel 1803. Affreschi di Giovan Antonio Cucchi.

 

PALAZZO RAVASI, ROUGIER-MORETTI
ex Legge 1089/1939

Palazzo di proprietà privata adibito a residenza risalente al settecento e più precisamente al 1780.

 

PALAZZO o CA' REALE (EX VILLA BARBO')
ex Legge 1089/1939

Il palazzo originale, risalente al diciassettesimo secolo fu costruito come villa di campagna di una famiglia nobile, è stato frazionato in due parti distinte, si trova in un contesto particolare, fortemente influenzato dal lago di Sartirana su cui la villa si affaccia sul fronte est. Oggi di proprietà privata.

 

TORRE MEDIEVALE
ex Legge 1089/1939

La torre medioevale si trova nella frazione di Pagnano, si affaccia sulla via Protasio.

 

 

ISTITUTO BEATA VERGINE MARIA
ex Legge 1089/1939

Oggi l’istituto è sede della scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, di stampo cattolico e prende il nome di Collegio Villoresi, dal 2007. Il plesso eredita dalle suore di Mary Ward una lunga tradizione di serietà didattica e di qualità nella formazione spirituale.
Nel tempo, si è trasformato in un crocevia culturale che è espressione della Chiesa ambrosiana nell’Alta Brianza.

 


OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI BRERA
ex Legge 1089/1939

L’Osservatorio Astronomico di Brera (OAB), istituto di ricerca d’eccellenza riconosciuto a livello mondiale, è la più antica istituzione scientifica di Milano. Dal 1946 è entrato a far parte delle istituzioni scientifiche della Repubblica Italiana e nel 2001 è confluito nell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). L’osservatorio mantiene la sua sede in palazzo Brera a Milano fin dal 1762, anno in cui Padre Lagrange imposta l’attività di ricerca astronomica osservativa di tipo professionale a Milano. La prima specola, progettata e fatta costruire da padre Ruggero Boscovich nel 1764, ha subito trasformazioni per adattarsi alle esigenze osservative dei periodi successivi.
Successivamente, la maggior parte delle attività osservative vengono trasferite alla seconda sede presso Villa San Rocco, a Merate (LC), in Brianza, attiva dal 1923. L’attività di ricerca è ancora pienamente in vigore in entrambe le sedi dell’Osservatorio. L’Osservatorio annovera inoltre, tra le fila degli astronomi, Margherita Hack che lavorò presso la sede di Merate dal 1954 al 1964 anno in cui divenne professore ordinario presso l’Istituto di Fisica teorica dell’Università di Trieste. La sede di Merate (l’altra è a Milano) ospita due cupole storiche aperte al pubblico e alle scuole per visite diurne e osservazioni notturne e una sala multimediale per conferenze pubbliche, conferenze stampa, convegni e laboratori didattici. A Merate è presente, inoltre, una biblioteca che raccoglie oltre 6000 libri di astronomia e materie correlate per la maggior parte del XX secolo. In tale sede è presente una foresteria per studenti di laurea e per ospiti.

 

COLLEGIO "ALESSANDRO MANZONI"
ex Legge 1089/1939

L’edificio che ospita l’attuale Scuola Secondaria di Primo Grado Collegio Manzoni di Merate, in provincia di Lecco, vanta una storia secolare che affonda le sue radici nel XVII secolo. Nato proprio come istituto educativo su volontà dei coniugi Giovan Battista Riva e Anna Spoleti che lo affidarono ai Padri Somaschi, il Collegio ha mantenuto fede all’intento originale attraverso i secoli, ospitando fra i suoi allievi personalità di spicco come Alessandro Manzoni, a cui l’istituto fu intitolato nel 1873 pochi giorni dopo la morte del grande scrittore lombardo. Il complesso, nel corso del tempo, rispetto al nucleo originario, ha subito numerosi ampliamenti, trasformazioni e sopraelevazioni, per rispondere all’aumento sempre crescente della domanda didattica del territorio e adeguarsi alle mutate esigenze delle organizzazioni scolastiche moderne.
Uso attuale: ala ovest: biblioteca comunale; corpo principale: scuola; corpo principale: museo civico.

 

SALA CIVICA
ex Legge 1089/1939

Palazzina risalente al 1922, oggi utilizzata per eventi e mostre.

 


PARCO DELLA VILLA IL BIFFO (EX VILLA CRESPI)
ex Legge 1497/1939

Parco appartenente alla Villa il Biffo risalente al XX secolo, oggi sede di una residenza socio assistenziale.

 

Chiudiamo questa terza parte con uno sguardo al patrimonio edilizio della città.

Le abitazioni (censite categoria "A") sono 8.276 di cui 13 abitazioni rurali, 7.882 abitazioni civili, 381 uffici e studi privati.

Gli immobili censiti in categoria "B" sono 62 di cui 17 tra collegi, ospizi, caserme ecc:, 6 poliambulatori, 9 uffici pubblici, 29 scuole e laboratori scientifici, 1 biblioteca.

Gli immobili censiti in categoria "C" sono 8.907 di cui 417 negozi e botteghe, 1.418 depositi e magazzini, 105 laboratori per arti e mestieri, 11 locali per esercizi fisici-sportivi, 6.893 box e rimesse, 63 tettoie.

Gli immobili censiti in categoria "D" sono 454 di cui 220 stabilimenti industriali, 39 fabbricati per esercizi sportivi a fine di lucro, 75 stabili per esigenze particolari dell'industria, 76 per esigenze particolari del commercio, 20 fabbricati connessi ad attività agricole, 3 alberghi e pensioni, 3 teatri e sale per concerti, 3 case di cura e ospedale, 15 per banche e assicurazioni.

Nel complesso risultano esserci 17.798 unità immobiliari urbane di cui 54 di nuova costruzione.

 

Scomponendo il dato delle abitazioni civili 5.115 sono "principali" mentre 2.780 sono abitazioni secondarie.

Ultimo dato il quadro delle compravendite

 

 

 

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C. B.
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