Aizurro: una sera a teatro in corte con tanti misteri


Sabato 24 giugno è andato in scena nel comune di Airuno esattamente nella frazione di Aizurro il concerto-spettacolo“Strof”. Questa produzione dei trentini di Teatro delle Garberie e ariaTeatro è uno dei tanti eventi che fanno parte della rassegna estiva di Teatro Invito “I luoghi dell'Adda” che quest'anno diventa maggiorenne e festeggia ben 18 anni. “Strof” non è il classico spettacolo teatrale che si è abituati a vedere al buio di una sala di un teatro ma un viaggio immersivo nell'oscurità e nel mondo dei sogni. Un'opera composta da letture recitate e canzoni intonate, che svelano il buio delle notti e degli animi umani.

Grazie anche alla scelta di far allestire il palco all'orario del crepuscolo, nel giardino della storica Corte di Giorgio che da anni offre il suo giardino per queste occasioni culturali, il pubblico viene accolto dalla voce degli interpreti Denis Fontari e Maria Giulia Scarcella in scena e in penombra. Il tutto viene accompagnato, tra un favola dark e un'altra recitate dai due attori illuminati solo da delle lampadine sul palchetto, con intermezzi musicali di Iacopo Candela, voce e chitarra e dalle note del tastierista Andrea Cavallaro. Questo spettacolo offre ritratti dei personaggi folklorici che vivono nelle tenebre della tradizione montana. Un elenco di mostri e figure come i draghi che vivono nei laghi alpini, i santi, i fantasmi, le anime perdute dei soldati caduti alla ricerca della chiave per il paradiso, le anguane streghe tipiche della zona trentina e il Salvanèl un piccolo folletto vestito tutto di rosso molto dispettoso a cui nessuno può mentire.

Il concerto-spettacolo nella sua breve ma intensa durata di un'ora, diffonde un repertorio musicale contemporaneo che unisce sonorità e testi tradizionali, quelli che una volta si raccontavano di sera intorno ad un fuoco prima di andare a dormire. “Strof “ è il giusto mix tra la riscoperta delle radici e la condivisione di sensazioni comuni come quella paura che ci accomuna un po' tutti per il buio, che quando arriva di notte stravolge ogni nostra certezza.
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