Merate, un lettore: Uff. Poste italiane toppa peggio del buco


Poste Italiane con un lungo comunicato ufficiale, emesso solo dopo che era scoppiato il bubbone tenutoci ben nascosto persino dal sindaco di Merate che ne era a conoscenza da tempo, ci riempie di paroloni che fanno impressione ma non contengono nulla: coesione economica, sociale e territoriale, digital divide, la missione al servizio del sistema Paese (sic!), il valore della capillarità. E' sempre il latinorum di Azzeccagarbugli per intortare la gente.

Poi ci incoraggia perché predispone il potenziamento dell'ufficio di Cernusco, non si capisce come se l'orario rimane quello di prima e solo dal 1 settembre si allungherà fino alle 19.05. Intanto la decina di dipendenti di Merate potranno andare al mare per 4 mesi invece di essere impiegati fin da subito per riempire i pomeriggi vuoti di Cernusco, che fino a settembre saranno aperti solo di mattina?

A proposito di digital, Poste non ci dice che la prenotazione di un appuntamento a Cernusco con smartphone non si può fare se non per lo SPID, escludendo posta e pacchi previsti invece nella sede di Merate. Lo stesso negli uffici di Calco, Robbiate, Paderno d'Adda, Olgiate e tutti gli altri che ci elenca per dimostrarci quanto vasta sia l'offerta di Poste Italiane. Già immaginiamo il trauma di presentarsi per una raccomandata ai due sportelli di Cernusco senza appuntamento.

Da parte sua il sindaco non ci spiega perché la soluzione usata nel 2004 non può essere copiata pari pari 19 anni dopo, con tanti spazi a disposizione (piazza della Libertà, il parcheggio di fronte alle poste di via Rondinella di fianco alle prese di ricarica per le auto elettriche, lo spazio nella caserma dei pompieri). Forse perché non ci ha pensato prima ed ora sente di essere in ritardo, quindi dice che non si può fare. Ma nel 2004 il sindaco era un altro.
Come diceva Andreotti, a pensare male si fa peccato ma spesso si indovina.

Don Chisciotte
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