Cernusco: sono solo le parole di un sindaco

Un consiglio comunale scialbo, breve, incolore con delle stonature che non avremmo voluto sentire. Il 30 giugno a Cernusco Lombardone si è svolto il consiglio comunale, il tema era una convenzione con la provincia di Lecco in scadenza quel giorno stesso, come pure il contratto del segretario comunale. Si tratta di pagare il progetto per pitturare gli incroci, mettere paracarri ed eventualmente un tratto ciclabile sul ponte. I lavori sulla provinciale 54 iniziarono due anni fa e sono progrediti in tutti i comuni vicini con calma, qui a Cernusco Lombardone invece si sono trasformati in una One Shot Offer prodotta e offerta dal sindaco, ma non è vero. Studi e disegni costeranno dieci euro a famiglia, e i lavori oltre trecento se tutto va bene, sempre che si trovi un segretario. Benché il sindaco abbia cercato di intestarsi i meriti di questa iniziativa, è emerso che la provincia non ha soldi per fare i lavori e usi i sindaci come estrattori, ovvero li induce a trovare denaro e fondi per tutto. Nel contesto del consiglio c'era anche una interrogazione sullo stato di operatività dell'ospedale Mandic e dei suoi apparati. Nel corso del dibattito la Dottoressa Samantha Brusadelli ha proposto al sindaco di portare una istanza alla conferenza dei sindaci da parte dei cittadini che, a causa della scarsezza di servizi diagnostici a Merate sono costretti a muoversi in tutte le province lombarde. Ovviamente Gennaro Toto ha rigettato l'argomento, sostiene addirittura che i reparti dell'ospedale siano tutti aperti, inclusa psichiatria, ma tutti noi siamo andati a Sondrio, Varese, Pavia, Bergamo per delle visite, anche pagando, perdendo giorni di lavoro, nel traffico. Molti bambini rimangono senza diagnosi e si tengono le allergie, gli anziani e chi ha tante spese rinunciano a curarsi, qualcuno addirittura si affida ai falsi medici trovati sui Social Network. Molti di noi si curano come riescono o possono, e persino le riviste di moda tralasciano gli argomenti leggeri per parlarci della annosa situazione dei pronto soccorso, dei contratti a gettone dei medici, delle leggi regionali che garantiscono guadagni fissi alle strutture private, della discontinuità delle cure che causano malessere e dei servizi frammentati sui territori che alzano le spese per le famiglie. Per Gennaro Toto invece - la gente si cura dove vuole - e - non possiamo farne una questione di viabilità -. La salute evidentemente non porta voti e buona notte al secchio.
Mario Sirio Levati
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.