Sartirana: strada intitolata allo storico parroco don Adriano Ferrario
Non poteva ricadere in un giorno migliore l'intitolazione allo storico parroco don Adriano Ferrario del tratto che collega via Papa Giovanni Paolo I e via Careggio a Sartirana. Questa mattina, giorno della S. Messa per la Festa Patronale e ricorrenza del 60esimo anniversario di sacerdozio dell'ex don, numerosi fedeli si sono infatti riuniti per commemorare "un sacerdote buono, umile, mite, di grande sensibilità e fede".
Scomparso lo scorso 29 dicembre, don Adriano, classe 1939 nativo di Lonate Pozzolo, era arrivato nella frazione meratese nel 1977 dopo avere operato a Masate e Cirimido per qualche anno. Da quel momento il suo ministero, iniziato nel 1963 con l'ordinazione, si era svolto praticamente sempre nella comunità dei santi Pietro e Paolo di Sartirana. Amato e stimato da tutti per la sua semplicità, si è distinto negli anni per la sua mitezza e discrezione, stando vicino alle famiglie, agli anziani e sopratuttto ai giovani con grande comprensione e affetto. A lui la parrocchia deve la costruzione della nuova chiesa, in sostituzione di quella ormai insufficiente per la popolazione, progettata dall'architetto Mario Botta oltre alla realizzazione della nuova ala dell'oratorio.
"In occasione del 30esimo di permanenza a Sartirana - hanno ricordato Daniela Ripamonti e Claudio Crippa del consiglio pastorale - l'affetto profondo per la sua Parrocchia ha portato don Adriano ad annotare sul suo registro che Sartirana è la sua sposa. Avere in paese una via dedicata a lui è quasi un modo per ricambiare da parte nostra questa sua dichiarazione d'amore".
Dopo la benedizione del diacono permanente Davide Canepa, che ha ricordato don Adriano come una figura paterna per il suo modo di trattare il prossimo, il sindaco Panzeri, assieme a Daniela Ripamonti ed al nipote del religioso, presente con i famigliari, hanno scoperto la segnaletica indicante "via Don Adriano Ferrario. Parroco di Sartirana dal 1977 al 2015". Tutti i fedeli presenti si sono poi spostati in chiesa per celebrare la Messa e continuare i festeggiamenti per la Festa Patronale, in memoria anche del loro don Adriano.
Al termine della funzione religiosa, che ha visto anche l'accensione del pallone sul sagrato, i bronzi dell'antica chiesa sono risuonati per tutta la frazione grazie alla presenza dei campanari che hanno rallegrato la mezzora a ridosso dell'ora di pranzo.