Olgiate: dal 3 via ai lavori a Regondino. Strada chiusa per almeno tre settimane



Inizieranno il prossimo lunedì 3 luglio i lavori in via Regondino a Olgiate Molgora per ripristinare il tratto di strada la cui sponda franò lievemente nel 2020. I residenti della frazione sono stati informati nel corso della assemblea pubblica che si è tenuta in municipio nella serata di martedì 27 giugno. I lavori, ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Ilaria Bonfanti, presente insieme al sindaco Giovanni Battista Bernocco, il vicesindaco Matteo Fratangeli e il consigliere Tommaso Veraldi, da cronoprogramma dureranno 60 giorni, anche se non è azzardato ipotizzare che entro tre settimane siano conclusi. Per tutta la durata dell’intervento la strada sarà completamente chiusa, non solo a veicoli, ma anche a biciclette e pedoni. Tutti coloro che abitano in prossimità, saranno costretti a passare da Cernusco Lombardone.



In particolare i lavori prevederanno il ripristino di 10 metri di careggiata, mediante l’inserimento di apposite barre di ferro di sostegno nel terreno, e della posa di 48 metri guardrail in legno. I residenti presenti all’assemblea hanno domandato all’amministrazione se non è possibile prevedere che la zona diventi a traffico limitato, o se è possibile inserire un dosso in prossimità della strada per Paravino. Le proposte verranno approfondite.


L'assessore Ilaria Bonfanti, il sindaco Giovanni Battista Bernocco e il vicesindaco Matteo Fratangeli

Presenti all’assemblea anche i residenti della zona “Cascina Brughé”, a cui il sindaco e gli assessori hanno chiesto considerazioni in merito alla propria area. I problemi che sono stati evidenziati sono il ripristino degli asfalti eseguito dalle società addette ai sottoservizi, che sarebbe stato eseguito “alla buona”, e la mancanza della fognatura. I residenti hanno espressamente chiesto all’amministrazione di estendere la rete fognaria a Cascina Burghé, e, a quel punto, anche a Bagaggera e Regondino. Il problema sarebbe molto sentito da diversi residenti della zona, anche perché sarebbero state mandate fotografie (come segnalazioni) dell’impianto attuale – un troppopieno che scarica nell’area boschiva – all’ente Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone.



Il sindaco e il vicesindaco, convenendo che si tratti di un grosso intervento e spiegando che sono in programma al momento altri importanti lavori, hanno comunque registrato l’esigenza e promesso di approfondire la situazione. Intervenuto anche Giovanni Zardoni, Coordinatore Guardie Ecologiche Volontarie, che ha spiegato che prima di intervenire è necessario verificare cosa prevede il Piano d’Ambito.
E.Ma.
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