Meratese: a processo per atti persecutori verso la ex con tanto di ''blog''. È assolto

É stato assolto "perchè il fatto non sussiste" un 35enne residente nel meratese, finito alla sbarra con l'accusa di atti persecutori nei confronti della ex fidanzata. L'uomo, secondo quanto contestato dalla Procura della Repubblica di Lecco, non aveva accettato la fine della relazione e tra aprile e settembre del 2020 aveva cercato in tutti i modi di mettersi in contatto con la giovane, nonostante lei - costituitasi parte civile in questo processo- non ne volesse più sapere.

La denuncia da parte della donna era partita visti i vari ed insistenti tentativi di mettersi in contatto con lei: prima era stata tempestata di telefonate poi, dopo averlo bloccato, aveva iniziato a ricevere una serie di e-mail. Stando al quadro accusatorio, era stata inviata dallo stesso imputato l'e-mail in cui un anonimo le raccontava del presunto tentato suicidio dell'ex fidanzato, un evento per cui il mittente la incolpava. Ancora, il 35enne aveva aperto un blog personale (pubblicizzato fra amici e conoscenti) per raccontare la propria storia d'amore con una "persona malata". Nei suoi scritti l'uomo aveva descritto la ex - seppur senza mai nominarla - come una "narcisista", "un mostro degli inferi" e affibbiandole l'appellativo di "Mercoledì Addams". La persona offesa, che a seguito dei fatti aveva anche ricevuto una diagnosi di disturbo post traumatico da stress, era dovuta tornare dopo anni dalla propria psicoterapeuta per gestire lo stato di forte ansia in cui versava. A fronte della richiesta di condanna a 8 mesi di reclusione avanzata nella scorsa udienza dal vpo Mattia Mascaro, è toccato alla difesa sostenere l'innocenza dell'imputato, sostenendo nel corso della propria requisitoria come il 35enne nel periodo a cui fanno riferimento le contestazioni non aveva avuto alcun contatto con l'ex fidanzata e (quand'anche un interazione ci fosse stata) non fosse animato da intenzioni moleste o minacciose. Ancora, secondo il difensore, il proprio assistito non aveva mai fatto riferimento alla donna nel suo blog, che anzi avvisava il lettore che quanto postato era frutto dell'immaginazione dell'autore. Di questo avviso, evidentemente, il giudice Giulia Barazzetta, che ha assolto l'uomo dalle accuse.



F.F.
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