San Zeno: la cura di Angelo per la grotta della Madonna

Percorrendo via Cesare Cantù da San Zeno al centro di Olgiate Molgora, o viceversa, dove la strada compie una curva a gomito, è impossibile non aver fatto caso almeno una volta ai bellissimi colori dei fiori che decorano una piccola grotta, al cui interno c'è una Madonnina.


In quell'angolo del paese, dove corre un grosso muro grigio e si scorgono le barriere insonorizzanti dei binari, qualcuno ormai da qualche anno ha pensato di portare un po' di colore. Si tratta del volontario Angelo Perego. Settant'anni compiuti lo scorso febbraio, Angelo è uno stimato cittadino, conosciuto soprattutto per far parte dell'associazione Volontari Antincendi Boschivi ed essere sempre in prima linea quando c'è da ripulire un sentiero.

 


"Saranno ormai quattro o cinque anni che mi prendo cura di questo angolo del paese" racconta Angelo mentre è preso a posizionare delle primule nella grotta. "Questa struttura è stata realizzata negli anni dalla proprietà della casa e del giardino qua sopra, dalla signora Angese Scaccabarozzi. A un certo punto la grotta era rimasta completamente vuota e così ho pensato di fare qualcosa per valorizzarla".


Angelo aveva tutta l'intenzione di procurarsi una madonnina, anche a sue spese pur di riempire quell'angolo. "Parlando con un operatore ecologico, ho scoperto che lui ne aveva recuperata una, anche se rotta, ed era ben contento di regalarmela. Ho dovuto aggiustarle le mani con il cemento, ma ora è come nuova" ha spiegato.


Messa la statuetta, Angelo ha poi iniziato a riempire ogni piccolo anfratto della grotta con vasi di fiori. "Ogni mese vengo qui e ne porto di nuovi, innaffio quelli che ci sono, tolgo le foglie secche e pulisco. È una soddisfazione per me. I fiori li metto quasi tutti a mie spese, ma preferisco spendere i soldi così piuttosto che andare al bar. Sono contento di valorizzare questo angolo, e la gente apprezza, si ferma a guardare e qualcuno porta anche i lumini". Ed effettivamente, mentre Angelo sistema i fiori, ogni persona che passa dalla via suona il clacson e lo saluta calorosamente, perché tutti sanno che la bellezza di quell'angolo è opera sua.

E. M.
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