Osnago: 8 anni di canoni non versati, la ''Fiera'' rischia di chiudere per sempre

L'Ente Fiera deve al Comune di Osnago oltre 25 mila euro per un canone annuale come corrispettivo del diritto di superficie ad edificandum, non versato dal 2014 ad oggi. In base ad una convenzione tra il Comune e l'associazione Fiera dell'aprile 1995 il valore annuale era stato quantificato in origine in 6.266.000 lire e convertito poi in 3.236 euro. L'amministrazione ha sollecitato ripetutamente l'Ente a partire dal 2015 per le otto annualità mancanti senza ricevere alcuna risposta nel merito. È quanto ha asserito il sindaco Paolo Brivio in risposta ad un'interpellanza del gruppo Orgoglio Osnago.


"Nel frattempo il 24 febbraio 2021 sulla base di una determina era stata fornita alla società Soger, che per il Comune gestisce la riscossione coattiva, la minuta per la formazione del ruolo del diritto di superficie dal 2014 al 2020, dal valore complessivo di 16.180 euro, ruolo notificato all'associazione Fiera il 29 marzo 2023. Si aggiunge il mancato pagamento di 9.708 euro per i canoni dal 2021 al 2023, cifra su cui il Comune non ha ancora chiesto alla Soger di procedere alla formazione del ruolo" ha precisato il primo cittadino.


La scelta di procedere con la riscossione coattiva sarebbe stata per il sindaco ineludibile "sia per evitare che la riscossione diventasse inesigibile e dunque producesse un danno erariale per il Comune sia in considerazione del fatto che mai nel periodo considerato alcun rappresentante dell'associazione abbia ritenuto affrontare il tema del superamento della condizione debitoria".



Il sindaco Paolo Brivio

L'Ente Fiera ha citato il Comune in giudizio il 27 aprile 2023 in opposizione al procedimento esecutivo. L'atto è stato corredato da una richiesta di sospensiva del provvedimento, cosa che il tribunale di Lecco ha già escluso. Il Comune ha comunque deciso "in segno di non ostilità nei confronti della Fiera" - ha motivato Brivio - di interrompere per il momento l'azione di riscossione sino alla prima udienza che dovrebbe tenersi il 4 ottobre. Nel frattempo il Comune si è affidato ad uno studio legale per redigere un atto di costituzione per una articolata risposta alla citazione in giudizio.


"L'amministrazione comunale riconosce i meriti storici dell'associazione Fiera nell'avere per decenni animato con successo e generosità la vita economica, sociale ed aggregativa del territorio osnaghese, meratese e dell'intera Provincia di Lecco. Nondimeno non poteva esimersi dal richiamare l'associazione ai doveri di contribuente" ha dichiarato il sindaco, che non ha escluso tuttavia uno spiraglio per un accordo extragiudiziale tra le parti.


Il gruppo di minoranza ha ribadito più volte la funzione aggregativa e di promozione economica per cui la Fiera ha dato lustro al paese. "L'atteggiamento dell'amministrazione comunale doveva essere un altro e non di costringere l'Ente Fiera a rivolgersi ad un avvocato per instaurare una causa. L'ente fiera è non è operativo da anni" ha polemizzato il consigliere Vittorio Bonanomi.


Il sindaco ha però puntualizzato che fino al 2017 la Fiera era attiva e che ancora oggi percepisce delle entrate per il mercatino agricolo e per altre iniziative occasionali. Concetto ribadito poi anche dall'assessore Felice Rocca. Brivio ha poi rivelato che la memoria della Fiera punterebbe sulla potenziale compensazione delle quote non pagate con la realizzazione di una cabina sostenuta dall'Ente Fiera stesso.


Il capogruppo di minoranza Marco Riva ha chiesto ripetutamente come intenderà procedere il Comune se dovesse vincere la causa, sapendo che la Fiera non sarebbe in grado di sopravvivere. Il sindaco però non ha voluto anticipare alcuna ipotesi, la cui prima formulazione spetterebbe all'associazione Fiera, che è il soggetto che ha intentato la causa legale. Ha ribadito la disponibilità ad addivenire ad una pacifica risoluzione della vicenda. Brivio ha voluto aggiungere che se l'Ente Fiera si fosse reso conto negli anni di non essere nelle condizioni di onorare la convenzione avrebbe potuto chiesto di scioglierla e di abbandonare definitivamente gli spazi. Riva da parte sua ha evidenziato che la Fiera è un Ente no profit che destina soldi per opere benefiche per i poveri.

M. P.
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