Il Plis ''Monte di Brianza'' nel Parco Curone che gestirà anche la riserva lago Sartirana

La riserva lago di Sartirana
La Giunta regionale approverà tra la fine giugno e l'inizio di luglio l'accorpamento del PLIS Monte di Brianza nel Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, a cui passerà anche la gestione della Riserva del Lago di Sartirana. Nella giornata di venerdì 23 giugno si è svolto un incontro tra i vertici dell'Ente Parco e gli Uffici della Regione per valutare la relazione prodotta dal Parco del Curone e che sarà parte integrante della delibera della Giunta Fontana.


La notizia è stata data dal presidente del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, Marco Molgora, ad avvio dei campi di lavoro, un'esperienza di volontariato che già da anni ha anticipato la burocrazia nel prendersi cura in comune di un ampio territorio travalicando i confini del Monte di Brianza e del Curone. "Abbiamo concordato nei giorni scorsi la relazione e ci hanno assicurato che sarà approvato dalla Giunta entro la fine del mese o comunque non più tardi l'inizio di luglio" ha dichiarato Molgora. La reazione dei volontari è stata positiva: "Sarebbe bello che l'ufficialità avvenga durante questo periodo dei campi di lavoro, così festeggiamo con una mangiata".                


Il progetto di Legge, col via libera della Giunta regionale, passerà poi al vaglio della Commissione, per essere approvato dal Consiglio regionale. L'atto diventerà effettivo con la sua pubblicazione sul bollettino. L'Ente Parco dovrà quindi formalizzare l'ingresso dei due nuovi Comuni di Airuno e Valgreghentino (attualmente nel PLIS) e dovranno essere modificate le quote di partecipazione, che saranno maggiori per Olgiate Molgora, per i territori che aveva nel PLIS, e per Merate per via della Riserva. In parallelo, è presumibile che le Guardie Ecologiche Volontarie del Parco si riorganizzeranno, per far fronte all'ampliamento delle aree su cui vigilare. Probabilmente saranno individuati tre coordinatori: uno per il nucleo centrale e storico del Parco, ruolo che dovrebbe rimanere nelle mani di Giovanni Zardoni; un secondo per il Monte di Brianza; un terzo per il Lago di Sartirana. Un'operazione che dovrebbe servire anche per reperire un maggior numero di volontari.

   
Il presidente del Parco Marco Molgora

A manifestare l'urgenza di accelerare il processo di unificazione era stato il 6 marzo durante una seduta della Comunità del Parco, il vice sindaco Matteo Fratangeli di Olgiate Molgora, Comune che è capofila del PLIS. Fratangeli aveva ricordato che la convenzione del PLIS era in scadenza e non aveva senso rinnovarla ulteriormente. L’aggregazione era favorita sulla carta dalla famosa Legge n. 28 del 2016, la cui applicazione è stata farraginosa sia per la lentezza della Regione nel fornire gli strumenti utili per l’attuazione sia per le resistenze dimostrate da Merate, in particolare dall’allora assessore Andrea Robbiani, e da Airuno, con cui il presidente Molgora e il direttore Michele Cereda hanno saputo dialogare e mediare.


A seguito della sollecitazione di Fratangeli, Marco Molgora ha fatto pressioni sui consiglieri regionali del Lecchese, chiedendo e ottenendo un incontro politico con Mauro Piazza (Lega), Giacomo Zamperini (Fratelli d'Italia) e Gian Mario Fragomeli (Partito Democratico). Alla riunione avvenuta il 27 marzo erano presenti anche gli amministratori locali coinvolti, allargando la discussione per fare massa critica al Parco del Monte Barro che pure sta puntando ad "annettere" Garlate e alcuni monumenti naturali.

Entro due anni dalla pubblicazione sul bollettino regionale della relativa Legge approvata dal Consiglio, l'Ente Parco guidato da Molgora sarà tenuto a recepire il nuovo assetto con la modifica del Piano Territoriale di Coordinamento, paragonabile a quello che per l'Urbanistica dei Comuni viene definito PGT, l'ex Piano regolatore.
M. P.
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