Lomagna: intitolato a suor Luisa Dell'Orto il parco giochi di via Pellico

A un anno dalla scomparsa di suor Luisa Dell'Orto, nella mattinata di domenica 25 giugno, la comunità di Lomagna, le istituzioni, i famigliari e tutti coloro che con la Piccola Sorella del Vangelo avevano instaurato un forte legame hanno preso parte all'intitolazione del parco giochi "Kenbe Fém" in sua memoria.

La sindaca Cristina Citterio e il prefetto Sergio Pomponio

"Kenbe Fém, tenere duro, è il più bel augurio che si fa e si riceve nel Paese. Kenbe Fèm è la virtù della forza interiore. Un intero cammino di vita". Queste le parole della missionaria che più hanno riecheggiato tra le varie testimonianze portate dai presenti. In primis la sindaca Cristina Citterio ha salutato la missionaria, con un lungo e commovente messaggio, come a racchiudere tutta la comunità in un grande abbraccio verso la concittadina scomparsa. "La capacità di generare relazioni e legami che alimentano e danno senso e valore alla vita, Suor Luisa, ci hai insegnato essere fondamento imprescindibile dell'essere umano. Ci hai insegnato la relazione che perdona, che sa andare oltre, che non giudica, che resiste, che non si arrende neppure di fronte alle difficoltà ed al rischio del sacrificio più alto. Abbiamo dunque scelto di intitolarti il parco giochi perchè vuole assumere l'intenzione di essere luogo in cui queste relazioni possono prendere forma tra i giovani di tutte le generazioni. Cara Luisa, che questo parco giochi possa diventare allora uno dei segni lasciati e che verranno lasciati per seguire la tua traccia e per renderci mai stanchi di generare legami ed unirci agli altri. Cara Luisa non ti dimentichiamo, resta con noi con il tuo augurio Kenbe Fém".

A portar testimonianza sono poi intervenuti Francesca Morgillo presidente dell'associazione Germoglio, che ha voluto ricordare la piccola sorella proprio con le sue parole, prime testimoni dei sentimenti, del pensiero e delle ragioni con cui suor Luisa aveva intrapreso la strada di Dio e della missione ad Haiti, e tre volontari che a Kay Chal hanno vissuto ed imparato la bontà della suora, anche nell'essere rigidi e severi quando l'educazione lo richiede. "Ricordo la tua capacità nel saper affrontare in punta di piedi ogni difficoltà per aiutare tutti. Grazie per avermi ed averci insegnato a far fiorire la vita" ha ricordato una volontaria, mossa dalla commozione nel ricordo di ogni attimo passato al suo fianco.

Hanno poi preso parola don Andrea ed il prefetto di Lecco il dott. Sergio Pomponio che, non avendo mai avuto la possibilità entrambi di conoscere direttamente la suora, hanno riflettuto su tutte le testimonianze ricevute e sugli effetti che la sua opera caritatevole ha lasciato su chi l'ha affiancata. "Suor Luisa per chi non l'ha conosciuta riesce ugualmente ad essere un forte punto di riferimento perchè non aveva solo idee di una bontà eccezionale, ma sentiva il bisogno di mettere in pratica quel che credeva. In questo modo ha lasciato un tracciato fondamentale, testimone di condivisione di vita vera, che trasmette in noi un esempio continuo di bene, non solo desiderato ma realizzato" sono state le parole del dott. Pomponio.

 

A seguire, radunati all'entrata del parco, i famigliari hanno svelato la targa, ricoperta per l'occasione sia dalla bandiera italiana che haitiana, per la benedizione di don Andrea. Le opere in memoria della suora non si fermano solo all'intitolazione del parco, infatti nelle scorse settimane la piccola struttura adibita a servizi igienici all'interno del parco è stata ridipinta da Piazza l'Idea, con l'apporto del tatuatore e street artist B.simo e di numerosi giovani, per commemorare la suora e portare un pò di Kay Chal all'interno di Lomagna.

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Il 24 giugno inoltre il cardinale Oscar Cantoni ha benedetto una vetrata della chiesa parrocchiale realizzata in ricordo della piccola sorella del Vangelo di Charles de Foucauld.

M.Pen.
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