Montevecchia: dimostrazione di ''baskin'' dove tutti sono importanti e indispensabili
Oltre alla musica gli organizzatori del MonteRock non vogliono mai far mancare attività incentrate sull'inclusione e sostenibilità, due parole cardine per il festival montevecchino. Quest'anno, per la quarta edizione, sono stati invitati nel pomeriggio di sabato 24 giugno gli atleti del Casatesport per una dimostrazione teorica e pratica del Baskin, il basket inclusivo.
Presentato nel maggio dello scorso anno, il corso di Baskin era nato a Casatenovo grazie al tavolo della Commissione disabilità dell'amministrazione comunale ed alla collaborazione con la società, in particolare con il presidente Angelo Perego e con gli istruttori di basket Christian Perego e Giuseppe Ancora. Da settembre 2022 era poi nata definitivamente la squadra, composta da diversi giovani con disabilità, ma soprattutto da ragazzi e ragazze che assieme alle loro famiglie si divertivano a praticare questo sport in amichevoli e tornei contro squadre sempre nuove.
Presentato nel maggio dello scorso anno, il corso di Baskin era nato a Casatenovo grazie al tavolo della Commissione disabilità dell'amministrazione comunale ed alla collaborazione con la società, in particolare con il presidente Angelo Perego e con gli istruttori di basket Christian Perego e Giuseppe Ancora. Da settembre 2022 era poi nata definitivamente la squadra, composta da diversi giovani con disabilità, ma soprattutto da ragazzi e ragazze che assieme alle loro famiglie si divertivano a praticare questo sport in amichevoli e tornei contro squadre sempre nuove.
Ma cos'è il baskin? Crasi fra le parole "basket" e "inclusività", si tratta di uno sport che permette a tutti, persone con disabilità e non, di partecipare e cooperare per raggiungere un medesimo obiettivo. Come spiegato da Christian Perego ad avvio di dimostrazione, infatti, all'inizio del secolo scorso lo sport era qualcosa di prettamente esclusivo: solo chi presentava determinate caratteristiche poteva praticarlo.
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Con il tempo, poi, sono nati gli sport "specializzati", ovvero quelli dedicati solo a persone che presentano disabilità: si trattava però sempre di qualcosa di esclusivo. Il baskin, che richiede squadre composte obbligatoriamente sia da persone con disabilità sia persone normotipiche, era invece una proposta veramente inclusiva, perché non sono gli atleti ad adattarsi alle regole del gioco, ma sono le regole che assecondano le caratteristiche degli atleti: tutti sono necessari al raggiungimento del risultato, ognuno con il suo ruolo.
Terminata la spiegazione teorica i giovani e non del Casatesport si sono divisi in due squadre per mettere in pratica le regole, assieme anche a volontari che dal pubblico hanno chiesto di poter prendere parte alla dimostrazione. Ognuno ha giocato, passato la palla e tirato a canestro e nessuno è rimasto isolato o dimenticato. Con il Baskin le differenze in campo non esistono e ognuno può contribuire a fare punti per la propria squadra, in modo coinvolgente e soprattutto divertente. Tante sono state le risate e gli applausi dal pubblico presente e dai giocatori stessi perchè vedere un entusiasmo così travolgente fa trasparire che la squadra di Casatenovo non è nata per essere una semplice "alternativa" inclusiva, in questo caso al basket, ma per essere una grande famiglia. Ognuno, grande o piccolo, rappresenta un tassello fondamentale di questa squadra e se anche solo uno di loro dovesse riscontrare delle difficoltà verrebbe sorretto immediatamente da tutti.
M.Pen.