Sono trascorsi quasi due anni dall’insediamento della giunta capitanata da Gennaro Toto e in questi due anni, come minoranza, sentiamo di esserci sempre atteggiati e mossi nel rispetto delle regole e della forma, e per forma vogliamo intendere anche l’educazione nei confronti dell’Istituzione e delle persone facenti parte del Consiglio Comunale. Non abbiamo mai alzato i toni in modo sgarbato, abbiamo sempre usato mezzi formali per rapportarci all’amministrazione comunale, abbiamo cercato di avere pazienza, anche quando le intenzioni erano ben altre. Siamo ora oltremodo stanchi e disgustati dalle modalità con cui il Sindaco Toto è ormai solito rapportarsi alla minoranza. Abbiamo letto una risposta al nostro comunicato, con preciso riferimento alle competenze di una consigliera di minoranza e alla minoranza stessa, con una terminologia e una maleducazione inaccettabili, soprattutto da parte di una figura istituzionale come quella del Sindaco. Gli attacchi personali, più o meno pubblici, utilizzati da Toto e diretti a persone della minoranza, sono politicamente intollerabili, sono la dimostrazione di quanto sia incapace di mantenere il dialogo ed il confronto ad un certo livello, e di come scada puntualmente nelle bassezze, invece di trovare serie argomentazioni. Ci accusa di aver detto menzogne, ma senza spiegare a cosa si riferisca e senza fornire alcuna motivazione valida, ricorrendo all’insulto, come mezzo più semplice e di sicuro effetto. Vorremmo poi citare le sue testuali parole “Credo sia deprimente per chi ha riposto la sua fiducia in questa minoranza e sperava in un’opposizione che non fosse solo finalizzata a dire dei no, ma mirata a portare un contributo, finora rimasto solo nelle speranze disattese degli elettori, allo sviluppo del paese”. Un sorriso, forse più un ghigno, sorge spontaneo. Lo smemorato Toto dimentica la modalità con cui ha portato avanti l’opposizione per cinque anni: i no detti solo per partito preso o perché indirizzato o senza cognizione di causa, gli articoli scritti sulla stampa locale, alla quale adesso ritiene di essere poco avvezzo, per denigrare quella che allora era la maggioranza, la strumentalizzazione della scuola per scopi politici, le incursioni sull’autobus del trasporto scolastico per spargere volantini…e lui si permette di parlare di opposizione costruttiva? Una persona che dovrebbe dare esempio di inclusività ed educazione, e invece non usa alcun rispetto per le figure della minoranza nemmeno in consiglio comunale, dove le regole valgono solo per gli altri. Uno che si atteggia a Marchese del Grillo, che può sbuffare, alzare gli occhi al cielo ad ogni intervento dell’opposizione, che può pensare di trattare con sufficienza un consigliere di minoranza che, con competenza e puntualità, pone domande lecite, intelligenti e volte innanzitutto a tutelare tutti i cittadini di Cernusco Lombardone, e non solo chi ha riposto nel nostro gruppo la propria fiducia. Siamo veramente basiti di fronte alla dietrologia, al continuo puntare il dito su quanto non fatto o fatto “male” dalla vecchia amministrazione, siamo basiti dal livore e dalle vecchie ruggini che puntualmente accompagnano il Sindaco Gennaro Toto. Siamo stati definiti inesperti, troppo giovani, sconosciuti alla popolazione, ma di una cosa siamo certi: riteniamo di poterci definire persone educate e, anche se inesperti, siamo fieri di non condividere con Gennaro Toto questa sua idea malsana di politica, perché la politica con la P maiuscola non si fa denigrando e sbeffeggiando chi cerca, come opposizione, di portare avanti un’idea di politica seria, ponderata e innanzitutto nell’interesse dei cittadini.