Merate, bollettini parrocchiali digitali nr.22/1932:  agosto il solo mese digitale. Paese in festa per i 100 anni dell’oratorio

La digitalizzazione dei bollettini "salta" gli anni 1929 - 1930 - 1931 e per l'anno in esame, il 1932, offre solo il mese di agosto. Va detto che già si è trattato di un lavoro ciclopico che ha permesso a quanti sono affascinati dalla storia della nostra città di scoprirne gli aspetti più squisitamente religiosi accanto a fatti di cronaca. La politica si è affacciata sui primi numeri - la pubblicazione è iniziata nel 1909 - con frequenti richiami alle "deviazioni" di talune forze politiche rispetto al rigido protocollo clericale. Ma l'avvento del fascismo non trova alcuna annotazione sui bollettini, almeno sino a oggi che, in teoria, sarebbe l'anno X dell'era fascista.

Il Bollettino di agosto si apre con la consueta immagine della chiesa di Sant'Ambrogio e ben tre pagine pubblicitarie.

 

 

L'articolo di fondo del prevosto don Angelo Perego è dedicato ai festeggiamenti per il centenario dell'oratorio. Il primo oratorio, infatti, fu aperto nel 1832 nella chiesetta di Santa Marta per opera di don Andrea Sala, figlio di una nobile famiglia proprietaria di case e terreni a Merate, molto in amicizia con Andrea Vanalli, altro nobile cui è dedicata una strada laterale di via Cerri. La festa principale è concentrata il 17 agosto con tante manifestazioni e spettacolo. Per cento anni l'oratorio ha accolto giovane e (dal 1836) giovinette dando loro un riparo d'inverno e un piccolo giardino adiacente alla chiesetta d'estate.

 

Don Andrea Sala e la chiesa di santa Marta


Nel 1932, invece la gioventù aveva spazio nell'oratorio di via San Rocco, nei pressi del cimitero, nella "basilica simil Lourdes" rimasta incompleta, inaugurata nel 1916. Le ragazze, invece, avevano il loro oratorio in uno dei saloni del castello Prinetti.

 

L'ex oratorio di san Rocco

E proprio per sostenere il "nuovo" oratorio, don Angelo Perego lancia una raccolta fondi in occasione del centenario che però a quanto scrive il Prevosto non ha avuto il successo sperato. Per meglio sollecitare la generosità dei meratesi don Angelo pubblica l'elenco dei grandi benefattori, solo con i nomi senza le somme donate.

Anche quest'anno la Commissione per il trasporto malati a Lourdes ha svolto un proficuo lavoro. Sono una quindicina i malati trasportati alla grotta dei miracoli. Il Prevosto dedica due pagine di considerazioni sui malati e sull'effetto dei giorni trascorsi a Lourdes, almeno sul piano spirituale e della sopportazione della malattia.

Come di consueto le pagine più squisitamente religiose sono dedicate al "Pensiero sugli Evangeli Domenicali" dalla XII alla XV dopo Pentecoste.

Poi la statistica demografica parrocchiale di luglio, quindi gli orari ferroviari.

 

 

 

 

Per chiudere 6 cartoline di Merate

 

 

 

22/continua

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