Paderno: in cc il bilancio di Retesalute e l'innovazione tecnologica per i rifiuti
Dopo l’approvazioni dei verbali della seduta precedente, l’argomento di discussione che ha occupato la maggior parte dell’assise consigliare di Paderno del 21 giugno è stato il bilancio d’esercizio al 31-12-2022 di Retesalute, presentato dal consigliere Giampaolo Villa.
Il bilancio consuntivo è stato illustrato all'aula attraverso le slides utilizzate in sede di assemblea dei sindaci a inizio giugno, ed hanno fatto emergere preoccupazioni analoghe a quelle esternate dai comuni soci in quell’occasione. “Il bilancio si può aggiustare, ha caratteristiche particolari sulle quali occorre iniziare a lavorare” ha dichiarato il consigliere di minoranza Matteo Crippa “mi incuriosiscono però i costi sostenuti da Paderno nei confronti dell'azienda speciale nel corso degli anni, guardando anche prima del 2022 e non solo al futuro, tenendo conto che ogni anno i servizi coperti da Retesalute sono soggetti a variazione”.
Al centro Valentino Casiraghi
Una delle difficoltà maggiori incontrate quest’anno dall’impresa riguarda proprio la definizione dei propri esercizi, che
ha portato ad una riduzione dei costi per il comune nei confronti dell’ente. Il sindaco ha commentato che questa problematica è legata alla difficoltà di reperire sul mercato le figure idonee ad erogare i servizi, non è dovuta alla diminuzione del bisogno dei cittadini. Basti pensare che il comune ha dovuto attendere cinque mesi l’arrivo di un nuovo assistente sociale e si è visto costretto a dimezzare il servizio di assistenza domiciliare di minori per assenza di educatori. Questa mancanza si riflette nelle spese sostenute da Retesalute, calate di 278.000 euro principalmente per costi legati al personale (da 2.082.357 a 1.949.826euro) e al numero dei centri estivi (da 237.793 a 144.282 euro). “È una situazione che chiede un cambio di sistema, occorre rimettere mano allo statuto dell’azienda per verificare ciò che è stato trascurato negli anni” ha concluso il primo cittadino.
Giampaolo Villa
Nonostante le difficoltà Torchio si è però dimostrato ottimista “la governance di un'azienda del genere non è immediata, se si è riusciti a tenere insieme la struttura nonostante le tensioni interne bisogna guardare ad un esito positivo”. Questa affermazione e l’approvazione all’unanimità della delibera fa pensare alla volontà di Paderno di garantire quella fiducia che Retesalute sta chiedendo ai suoi soci – dopo l’ultima uscita di Oggiono dalla società – anche perché il comune era rimasto indietro insieme a Robbiate nel versamento della terza rata di saldo del finanziamento all’azienda, causato da un problema tecnico di valutazione da parte degli uffici “non c'è mai stata una volontà di non chiudere la partita.
Quest'anno si è andato a sciogliere il nodo liquidando quanto ci si era impegnati a fare” ha infatti assicurato il sindaco.
Chiuso l'argomento, il consigliere Valentino Casiraghi ha portato l’attenzione dei presenti sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti nel territorio comunale che sarà soggetto a cambiamenti a causa dell’implemento di risorse finanziarie messe a disposizione dal PNRR. Nel 2021 il Ministero della Transizione Ecologica ha proposto attraverso 3 linee (A, B e C) del PNRR interventi per il potenziamento della raccolta differenziata. Il paese, confrontandosi con Silea, ha deciso di aderire alla linea A che prevede il “miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani”. Il progetto presentato da Paderno è stato valutato come positivo e quindi finanziabile insieme ad altri 61 comuni. Verranno dunque forniti 277mila euro di fondi volti alla meccanizzazione dei cassonetti e l’introduzione di impianti di sorveglianza insieme a due eco stazioni collocate presso l’isola ecologica. Informazioni più dettagliate sulle eco stazioni verranno fornite dal Ministero, per il momento basta sapere che si tratterà di cassoni che attraverso una lettura ottica riveleranno se i rifiuti inseriti saranno in linea con le disposizioni di smistamento.
Con l’approvazione all’unanimità dell’aggiornamento del contratto con Silea il Consiglio ha dunque confermato Paderno quale soggetto attuatore del progetto da dicembre 2023 a dicembre 2024 seguendo la scheda tecnica delle condizioni e le variazioni messe in atto all’interno della normativa con il gestore, a
monte di sopperire alle attività che continueranno nel tempo, quali: lo stoccaggio e la logistica nella gestione dei sacchi, il monitoraggio e la manutenzione dei distributori, i servizi informatici per l’ingresso della
videosorveglianza e di tarature per misurare il peso dei rifiuti. Questi interventi comporteranno un aumento annuo dei costi di circa 3.750 euro.
I.Bi.