Merate, Variante di PGT/2: la storia, l’analisi demografica, la distribuzione per attività e il rapporto tra edificato e ''libero''

In questa seconda puntata del viaggio dentro la città, osservata e analizzata dai tecnici incaricati di redigere la variante al Piano di Governo del Territorio, è dedicata al territorio e alla sua popolazione.

Uno sguardo veloce alla storia: Le origini di Merate sembrano risalire all'epoca Gallo-Romana. Anticamente era chiamata Melate. Per alcuni il nome deriverebbe dal greco "melas" che significa fosco, vista la presenza di fitte e numerose boscaglie; per altri, invece, da "mela", in relazione alle numerose coltivazioni di pomi presenti un tempo. Poco prima dell'anno 1000 in parecchi atti compare "Melate", così come "Pagnano", allora borgo, oggi frazione. Per secoli la storia della città è simile a quella della Brianza, con guerre e lotte tra Impero e Papato, comuni, signorie, principati, francesi e spagnoli. Gravi danni subirono il Castello di Merate e quello di Sabbioncello durante le guerre tra Visconti e Torriani nel XIII secolo per la supremazia su Milano.
Tra il XVI e il XVII secolo la peste che colpì tutta la zona fece parecchie vittime. Già in questo periodo Merate
divenne, dopo Lecco, il più importante e ricco centro abitato della zona. La non eccessiva distanza da Milano, la bellezza e salubrità dei luoghi diedero inoltre origine alla moda delle vacanze estive dei nobili milanesi che qui cominciarono a costruire numerose ville. All'inizio del 1500 i coniugi meratesi Giovanni Battista Riva e Anna Spoleti costruirono a proprie spese una casa di educazione, poi affidata ai Padri Somaschi, molto apprezzata tanto da giungere ad ospitare, tra il 1791 ed il 1796, il giovane studente Alessandro Manzoni. Nel 1684 Merate si costituì comune autonomo.

Il territorio comunale si estende su una superficie di 11.024.466 metri quadrati (ca 11 chilometri quadrati). Nell'ambito della provincia di Lecco è tra quelli più densamente abitati: 1.354 abitanti per kmq. (1.037 Lecco - 412 ab/kmq. Media provinciale).

La popolazione è di 14.896 residenti, aumentata di 800 unità negli ultimi vent'anni.

 


 

Metà della popolazione risiede in Merate Centro, l'altra metà è approssimativamente distribuita in maniera equa nelle cinque frazioni.

Un dato importante da analizzare è anche l'indice della struttura per età della popolazione.
A fine 2022 la popolazione in età attiva (15-64 anni) rappresenta il 59,3%, mentre bambini e giovani (fino ai 14 anni) e anziani (al di sopra dei 65 anni) costituiscono rispettivamente il 12,6% e il 28,1%.

 

Analizzando i dati sopra riportati e l'andamento dell'età della popolazione di Merate si nota come la percentuale degli over 65 anni sia aumentata rispetto ad un decennio fa, indicando un invecchiamento crescente della popolazione. Un dato che conferma quanto sopra riportato è l'indice di vecchiaia che rappresenta appunto il grado di invecchiamento di una popolazione: ad esempio, nel 2022 l'indice di vecchiaia per il comune di Merate dice che ci sono 222,4 anziani ogni 100 giovani.

Al censimento del 2021 risultavano operative 1.664 attività di cui 29 nel settore primario (agricoltura); 392 nel secondario (produzione artigianale-industriale); 1.243 nel terziario (commercio e servizi)

La forza lavoro disponibile dopo l'età della scuola dell'obbligo è di 6.557 unità (dati 2019) di cui 6.083 occupati e 474 in cerca di occupazione. La componente non forza lavoro è costituita a sua volta da 6.066 unità di cui: 3.679 pensionati o redditieri da capitale, 982 studenti/esse, 919 casalinghe, 486 in altra condizione.

 

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Restano stabili negli ultimi cinque anni le nuove attività, attorno a una settantina annua mentre sono in decremento le cessate attività passate da 118 del 2017 a 65 del 2021.

 

 

Infine uno sguardo al consumo e alla destinazione del suolo, elemento strategico per decidere le scelte urbanistiche. Come dicevamo la superficie territoriale è di poco superiore a 11 milioni di metri quadrati così destinati:

- 5,9 milioni di metri quadrati pari al 53.38% è urbanizzata, la gran parte, 4.4 milioni da residenza, attività produttive e commerciali e piani di sviluppo già approvati.

- 177mila mq. È la superficie ritenuta urbanizzabile (ambiti di trasformazione, piani attuativi, infrastrutture comunali e sovracomunali).

- 4,9 milioni di metri quadrati sono costituiti da aree agricole, boschive, specchi e corsi d'acqua, parchi urbani.

 

2/continua

 

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C. B.
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