Santa Maria: un affresco per l'Ucraina sul muro dell'oratorio...ma servono i permessi
Gli artisti, si sa, sono spesso ribelli e amano provocare. Così è anche il pittore di Santa Maria Hoè Gianmaria Bonanomi, in arte Bonà, che recentemente ha affisso una sua opera in via Corsia Mercato come segno di protesta.
"Il sindaco Efrem Brambilla però ha detto che è necessaria un'autorizzazione, il parroco deve fare una richiesta e ci vuole tempo - ha continuato il pittore - Ci sono tutti i muri imbrattati di cose oscene, a Rovagnate dietro la chiesa ci saranno cinquanta metri di graffiti e di murales, non capisco perché serva un'autorizzazione".
Per contro il sindaco Efrem Brambilla ha spiegato che è iter normale dover chiedere un'autorizzazione per un'opera del genere: "Niente contro l'affresco, anzi, sarebbe bello, però è necessario avere l'autorizzazione da parte della Paesaggistica. Se viene fatta la richiesta e viene approvata dalla Commissione, l'affresco è bene che venga realizzato". A dover fare la richiesta però non è Bonanomi, ma la parrocchia. Don Paolo Brambilla a tal riguardo ha informato che si sta attivando per inoltrarla: "Siamo stati presi con l'inizio dell'oratorio e quindi non abbiamo proceduto subito. Ora provvediamo. Se avremo l'autorizzazione saremo ben contenti di avere il murales, altrimenti non si farà, anche se secondo me quel muro ci guadagnerebbe molto a essere decorato. Se dovessero dirci di no prenderemo in considerazione l'idea di fare il murales su una parete interna all'oratorio, per la quale non è necessaria un'autorizzazione".
La storia è piuttosto semplice. "C'è un muro che appartiene all'oratorio, saranno circa cinque metri di lunghezza per due di altezza - ha spiegato Bonanomi - Ho chiesto ai sacerdoti se avrebbero apprezzato un affresco di solidarietà verso l'Ucraina. I preti, entusiasti, mi hanno detto sì, contenti di poter fare le foto ai bambini dell'oratorio usando l'affresco come sfondo". Il soggetto che Bonanomi vorrebbe ritrarre è un campo di spighe color gialle e un cielo azzurro, i cui colori ricordano la bandiera dell'Ucraina, che proprio si ispira a questi due elementi.
Per nulla intenzionato a desistere Bonanomi ha deciso di appendere al muro "incriminato" una fotografia 80 cm per 50 cm che raffigura proprio la stessa parete ma... decorata. "L'altro giorno passando in macchina ho visto tre persone del paese che conosco sedute sulla panchina davanti al muro in questione. Mi piacevano i colori dei vestiti che avevano e così ho chiesto di potergli fare una fotografia, che poi ho stampato e decorato come se il muro dietro fosse stato dipinto. L'ho appesa e adesso voglio vedere che reazioni suscita..."
"A breve arriverà un pullman con 42 bambini dall'Ucraina che si fermeranno qui per un mese, come soggiorno terapeutico, sarebbe bello accoglierli con l'affresco" ha detto Bonanomi, che fa parte dell'associazione 'Cassago chiama Chernobyl', realtà a cui ha devoluto circa 6.000 euro ultimamente proprio per aiutare le persone più colpite dalla guerra grazie a oltre 120 opere ad acquarello che ha realizzato per beneficenza.
E. M.