Cernusco: numeri ''sballati'' nel consuntivo approvato in ritardo. UPAI: ''non ci fidiamo''
La tegola del bilancio consuntivo di Cernusco Lombardone è arrivata in Consiglio comunale venerdì 16 giugno. Sotto i riflettori per la tardiva approvazione, con un richiamo formale da parte della Prefettura [clicca QUI], altri sono stati i problemi riscontrati, a peggiorare il quadro della situazione. La relazione tecnica prodotta dal Comune conteneva infatti numeri sballati. "Errori materiali" li ha definiti il sindaco Gennaro Toto. Nel documento del Comune l'avanzo applicato era valutato di 690.767 euro, mentre il valore corretto era di 464.838 euro, come ha poi riportato la revisora dei conti. I circa 225 mila euro di differenza corrisponderebbero alla quota impegnata nel 2022 ma non ancora spesa.
Da quanto è stato affermato dal sindaco il problema sarebbe stato dovuto a una errata transcodifica dei dati avendo utilizzato un nuovo programma informatico gestionale. Nuovo sistema comunque difeso dal sindaco reputandolo uno dei migliori, utilizzato da moltissimi Enti locali. Ad ogni modo i dati grezzi contenuti nelle tabelle del consuntivo erano corretti sin dall'origine. E sono i numeri forniti anche al Ministero. Motivo per cui il software impiegato dalla revisora dei conti ha elaborato i risultati corretti. Dall'attento confronto posto in essere dal gruppo di minoranza è emersa la discrasia. Una verifica che nessuno aveva condotto prima della recente Commissione Bilancio. Il sindaco Toto ha ringraziato la Commissione per il lavoro svolto "grazie al quale è stato possibile fare degli approfondimenti e riconoscere degli errori materiali".
Non c'è due senza tre. Per non farsi mancare nulla è stata riportata erroneamente anche la quota di partecipazione in Banca Etica. Non è dello 0,019% come approvato dalla Giunta il 18 maggio, ma dello 0,0019%. Si era smarrito uno zero. La svista influenza la rivalutazione delle partecipazioni dello stato patrimoniale del conto economico. Non vale 669 mila euro come indicato inizialmente bensì 174 mila euro. Anche questo appunto era stato mosso dalla consigliera all'opposizione in Commissione Bilancio, che aveva chiesto di dettagliare meglio da cosa fosse composta la cifra di 669 mila euro, reputandola una stima fin troppo generosa. E anche sui 174 mila euro indicati nell'ultima versione non è stato possibile capire in Consiglio comunale in quale misura impatta nella rivalutazione complessiva la partecipazione in Banca Etica e quanto quelle in Lario Reti Holding e Silea. La domanda è stata posta insistentemente dalla Brusadelli ma né i componenti della maggioranza né la responsabile dell'Ufficio Ragioneria presente ai banchi dell'aula hanno compreso il senso della richiesta. Per uscire dal cortocircuito è stato asserito che verrà fornita una risposta per iscritto.
Al netto delle relazioni di sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza - per un'illustrazione durata un'ora e mezza che ha sfiancato i numerosi cittadini presenti in sala (forse il reale obiettivo di tanta verbosità) - tanta, troppa la confusione nel rendiconto per la minoranza. UPAI ha rinunciato al dibattito, come tutti si sarebbero aspettati, a partire dalla maggioranza che ha inusualmente fatto venire l'agente di Polizia locale Gloria Mapelli in servizio straordinario per monitorare l'andamento della discussione. Intervento della PL di cui non c'è stato minimamente bisogno. La minoranza ha puntato direttamente ad una dichiarazione di voto senza sconti.
"225 mila euro di investimenti sono stati rinviati al 2023. Nel 2022 gli unici investimenti rilevanti sono stati effettuati per l'acquisto di attrezzature d'ufficio e automazione servizi amministrativi. Peccato dover rilevare ancora una volta che in tutti questi investimenti in tecnologia non abbia trovato posto una modesta spesa per garantire la trasmissione in streaming delle sedute del consiglio comunale" ha affondato Brusadelli.
La consigliera ha puntato il dito contro il sindaco e le sue deleghe ai Lavori Pubblici e al Bilancio. "Il restante avanzo utilizzato è stato dedicato a generiche manutenzioni di aree verdi e arredi urbani in merito ai quali si stenta a percepire significativi miglioramenti. Guardiamoci un attimo in giro: quali opere pubbliche sono state avviate da questa amministrazione?" ha domandato retoricamente Brusadelli, che ha accusato la maggioranza di non aver fatto altro che concludere alcuni progetti pensati dalla precedente amministrazione e di averne rimandati degli altri. Poi riferendosi all'aletta sinistra dell'ex Municipio in piazza della Vittoria si è chiesta: "Per quanto ancora i nostri cittadini dovranno vedere un edificio sventrato nel punto nevralgico del paese?". E poi ancora ha insistito: "I due cespugli posizionati all'ingresso della piazza e maltrattati da un taglio indecente sembrano voler dire ai cittadini che a Cernusco una piazza degna di questo nome non l'avranno mai!"
Le parole più dure sono state riservate alla materia del bilancio: "Noi non ci fidiamo - ha esclamato la consigliera di UPAI che ha preannunciato il voto contrario - Per la prima volta a memoria d'uomo il Comune di Cernusco ha ricevuto una diffida dal Prefetto di Lecco perché ciò che stiamo approvando oggi andava approvato più di un mese fa. Non ci fidiamo di un sindaco che, oltre alla carica già impegnativa di primo cittadino, richiama a sé due deleghe pesantissime: ai lavori pubblici e al bilancio". "Sul bilancio - ha condannato Brusadelli - è un disastro". Il cambio del sistema gestionale sarebbe forse stato fatto con troppa fretta.
Tornando alla risposta che il sindaco ha fornito al Prefetto sul ritardo nell'approvazione del consuntivo, Brusadelli ha denunciato che Toto abbia detto delle falsità. I documenti non erano in possesso della minoranza alla Commissione Bilancio del 15 maggio e non vi sarebbe traccia che il cambio del sistema gestionale sia stato fatto con i fondi del PNRR che avrebbero giustificato la fretta nell'ottemperare alle strette scadenze.
In conclusione Brusadelli ha criticato la maggioranza di aver inanellato un errore dietro l'altro in materia di bilancio. Da qui la frecciatina al consulente della Giunta Salvatore Krassowski: "Mi stupisco che continuiate ad affidarvi ai consigli di un consulente che va in una direzione politica totalmente opposta alla vostra. Questa volta, dopo che lo ha dichiarato lei candidandosi a presidente della conferenza dei sindaci, posso dire senza che nessuno si offenda che siete una Giunta di centro-destra che si avvale di un consulente che viene dall'estrema sinistra? E non mi si venga a dire che si tratta di una consulenza puramente tecnica, ormai non ci crede più nessuno e soprattutto, da tutte le criticità emerse fin qui non mi sembra proprio che questa consulenza stia dando i frutti sperati".
Il sindaco Gennaro Toto
Ancora più eclatante il dato sull'avanzo di amministrazione non applicato, che nella relazione del Comune appariva in negativo di 1 milione 266 mila euro, quando invece avrebbe dovuto essere in positivo di 852.665 euro. Nella prima versione del documento allegato al consuntivo e approvato dalla Giunta il risultato di gestione era di -562.075 euro, contro il dato reale di +1.331.011 euro. Per il sindaco Toto questo errore è stato dettato dal mancato travaso dei dati degli avanzi di amministrazione dal 2018 al 2021.
A segnalare le discrepanze era stata la consigliera Samantha Brusadelli in Commissione Bilancio [clicca QUI], che aveva sottolineato le difformità dimostrando perplessità ma non ancora indignazione, in attesa di un chiarimento. La puntualizzazione è arrivata direttamente in aula consiliare senza un passaggio preventivo con la minoranza. La maggioranza ha quindi proposto un emendamento per correggere i dati sbagliati. Emendamento su cui Un Passo Avanti Insieme si è astenuta non avendo ricevuto una copia cartacea dell'emendamento stesso e della versione aggiornata degli atti.
Samantha Brusadelli
Da quanto è stato affermato dal sindaco il problema sarebbe stato dovuto a una errata transcodifica dei dati avendo utilizzato un nuovo programma informatico gestionale. Nuovo sistema comunque difeso dal sindaco reputandolo uno dei migliori, utilizzato da moltissimi Enti locali. Ad ogni modo i dati grezzi contenuti nelle tabelle del consuntivo erano corretti sin dall'origine. E sono i numeri forniti anche al Ministero. Motivo per cui il software impiegato dalla revisora dei conti ha elaborato i risultati corretti. Dall'attento confronto posto in essere dal gruppo di minoranza è emersa la discrasia. Una verifica che nessuno aveva condotto prima della recente Commissione Bilancio. Il sindaco Toto ha ringraziato la Commissione per il lavoro svolto "grazie al quale è stato possibile fare degli approfondimenti e riconoscere degli errori materiali".
Non c'è due senza tre. Per non farsi mancare nulla è stata riportata erroneamente anche la quota di partecipazione in Banca Etica. Non è dello 0,019% come approvato dalla Giunta il 18 maggio, ma dello 0,0019%. Si era smarrito uno zero. La svista influenza la rivalutazione delle partecipazioni dello stato patrimoniale del conto economico. Non vale 669 mila euro come indicato inizialmente bensì 174 mila euro. Anche questo appunto era stato mosso dalla consigliera all'opposizione in Commissione Bilancio, che aveva chiesto di dettagliare meglio da cosa fosse composta la cifra di 669 mila euro, reputandola una stima fin troppo generosa. E anche sui 174 mila euro indicati nell'ultima versione non è stato possibile capire in Consiglio comunale in quale misura impatta nella rivalutazione complessiva la partecipazione in Banca Etica e quanto quelle in Lario Reti Holding e Silea. La domanda è stata posta insistentemente dalla Brusadelli ma né i componenti della maggioranza né la responsabile dell'Ufficio Ragioneria presente ai banchi dell'aula hanno compreso il senso della richiesta. Per uscire dal cortocircuito è stato asserito che verrà fornita una risposta per iscritto.
Al netto delle relazioni di sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza - per un'illustrazione durata un'ora e mezza che ha sfiancato i numerosi cittadini presenti in sala (forse il reale obiettivo di tanta verbosità) - tanta, troppa la confusione nel rendiconto per la minoranza. UPAI ha rinunciato al dibattito, come tutti si sarebbero aspettati, a partire dalla maggioranza che ha inusualmente fatto venire l'agente di Polizia locale Gloria Mapelli in servizio straordinario per monitorare l'andamento della discussione. Intervento della PL di cui non c'è stato minimamente bisogno. La minoranza ha puntato direttamente ad una dichiarazione di voto senza sconti.
"225 mila euro di investimenti sono stati rinviati al 2023. Nel 2022 gli unici investimenti rilevanti sono stati effettuati per l'acquisto di attrezzature d'ufficio e automazione servizi amministrativi. Peccato dover rilevare ancora una volta che in tutti questi investimenti in tecnologia non abbia trovato posto una modesta spesa per garantire la trasmissione in streaming delle sedute del consiglio comunale" ha affondato Brusadelli.
La consigliera ha puntato il dito contro il sindaco e le sue deleghe ai Lavori Pubblici e al Bilancio. "Il restante avanzo utilizzato è stato dedicato a generiche manutenzioni di aree verdi e arredi urbani in merito ai quali si stenta a percepire significativi miglioramenti. Guardiamoci un attimo in giro: quali opere pubbliche sono state avviate da questa amministrazione?" ha domandato retoricamente Brusadelli, che ha accusato la maggioranza di non aver fatto altro che concludere alcuni progetti pensati dalla precedente amministrazione e di averne rimandati degli altri. Poi riferendosi all'aletta sinistra dell'ex Municipio in piazza della Vittoria si è chiesta: "Per quanto ancora i nostri cittadini dovranno vedere un edificio sventrato nel punto nevralgico del paese?". E poi ancora ha insistito: "I due cespugli posizionati all'ingresso della piazza e maltrattati da un taglio indecente sembrano voler dire ai cittadini che a Cernusco una piazza degna di questo nome non l'avranno mai!"
Le parole più dure sono state riservate alla materia del bilancio: "Noi non ci fidiamo - ha esclamato la consigliera di UPAI che ha preannunciato il voto contrario - Per la prima volta a memoria d'uomo il Comune di Cernusco ha ricevuto una diffida dal Prefetto di Lecco perché ciò che stiamo approvando oggi andava approvato più di un mese fa. Non ci fidiamo di un sindaco che, oltre alla carica già impegnativa di primo cittadino, richiama a sé due deleghe pesantissime: ai lavori pubblici e al bilancio". "Sul bilancio - ha condannato Brusadelli - è un disastro". Il cambio del sistema gestionale sarebbe forse stato fatto con troppa fretta.
Tornando alla risposta che il sindaco ha fornito al Prefetto sul ritardo nell'approvazione del consuntivo, Brusadelli ha denunciato che Toto abbia detto delle falsità. I documenti non erano in possesso della minoranza alla Commissione Bilancio del 15 maggio e non vi sarebbe traccia che il cambio del sistema gestionale sia stato fatto con i fondi del PNRR che avrebbero giustificato la fretta nell'ottemperare alle strette scadenze.
Il segretario Claudio Giuseppe Ministeri
Sempre nella lettera che il sindaco ha inviato al Prefetto e di cui la minoranza ha ottenuto una copia, sarebbe stato spiegato che il motivo del ritardo sarebbe stato dovuto anche al cambio del segretario comunale [in Consiglio comunale si è visto per la prima volta a Cernusco il dott. Claudio Giuseppe Ministeri, ndr]. A Cernusco era stata dichiarata la sede vacante del segretario comunale. In attesa di trovare delle disponibilità il sindaco si è avvalso di un vice segretario, Claudio Brambilla. Di recente la Prefettura di Milano ha inviato il dott. Ministeri, a fronte della sede vacante. Brusadelli ha quindi insistito: "Mi permetto di far notare che se Lei, signor Sindaco, non avesse tentato di far revocare tale nomina, forse avremmo guadagnato qualche giorno". E sull'ipotesi di portare a Cernusco la segretaria Vignola di Merate, Brusadelli ha chiesto con sdegno al sindaco: "Si è accorto solo a maggio di quest'anno che poteva proporre al vicino Comune di Merate una convenzione?" In conclusione Brusadelli ha criticato la maggioranza di aver inanellato un errore dietro l'altro in materia di bilancio. Da qui la frecciatina al consulente della Giunta Salvatore Krassowski: "Mi stupisco che continuiate ad affidarvi ai consigli di un consulente che va in una direzione politica totalmente opposta alla vostra. Questa volta, dopo che lo ha dichiarato lei candidandosi a presidente della conferenza dei sindaci, posso dire senza che nessuno si offenda che siete una Giunta di centro-destra che si avvale di un consulente che viene dall'estrema sinistra? E non mi si venga a dire che si tratta di una consulenza puramente tecnica, ormai non ci crede più nessuno e soprattutto, da tutte le criticità emerse fin qui non mi sembra proprio che questa consulenza stia dando i frutti sperati".
Agli antipodi il commento del capogruppo di maggioranza Gerardo Biella, che ha rivendicato il contenuto fortemente politico del consuntivo. Ha evidenziato che il consuntivo conta di 309 pagine, che corrisponde a un enorme lavoro della macchina amministrativa. Ha poi invitato a "distogliere lo sguardo dai numeri" e di concentrarsi sull'attività politica.
M. P.