Cernusco: il pittore Torazza rivive nelle opere degli allievi
Raffaella e Cristina Torazza con l'assessore Santoro
Il critico d'arte Luca Nava
"Lo stile sviluppato da Franco Torazza evidenzia un linguaggio post-impressionista, ma con una propria inclinazione originale. Lo scopo del pittore non è quello di riportare il dato sensibile della veduta, ma di carpirne l'essenza stessa, la sua sostanza. A questo fine interviene la pennellata densa che, nonostante l'essenzialità della rappresentazione, indaga gli oggetti, li scompone su diversi piani, registrando le vibrazioni della luce e della vita su di essi. Quando si ammira un quadro di Torazza non bisogna dunque chiedersi cosa è rappresentato, ma come lo è stato fatto" ha descritto con queste parole le opere di Franco Torazza il critico d'arte Luca Nava, presente come ospite all'inaugurazione.
"Ricordare nostro padre assieme a tutti voi ex allievi è come un tuffo nel passato di 40-50 anni fa, quando molti di voi venivano a casa nostra ad apprendere e creare arte. C'è una ricorrenza ed un sapore di famiglia indescrivibile" ha esordito Raffaella Torazza, che ha seguito la sorella Cristina nei ringraziamenti a tutti all'amministrazione di Cernusco ed agli ex allievi che, pur arrivando da lontano, hanno voluto contribuire nel ricordo del grande maestro. Le due sorelle hanno poi presentato il ricettario che Cristina, appassionata di cucina, ha voluto scrivere per dedicarlo al padre. "Non è un semplice ricettario, ma anche un catalogo di opere di nostro padre da cui mia sorella si è ispirata. Abbiamo inoltre deciso di devolvere il ricavato all'opera di padre Carlo Biella delle Missioni della Consolata" ha spiegato Raffaella.
Presente per l'occasione, l'assessore alla cultura Pietro Santoro ha elogiato la produzione di Torazza, che non si è limitato a dar vita a splendide opere d'arte ma si è speso nell'insegnamento verso numerosi allievi desiderosi di dar sfogo al loro talento. "E' per questo motivo che abbiamo scelto la scuola primaria come ubicazione per la mostra, in quanto anche in questo luogo, come nello studio di Torazza, si ha l'obiettivo di insegnare per far fuoriuscire le potenzialità dagli alunni". Prima di aprire la mostra il liutaio Michele Sangineto ha allietato i presenti con il suono del salterio, uno strumento a corde la cui origine risale almeno al decimo secolo a.C.
La mostra resterà aperta fino al 25 giugno, nelle fasce orarie dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.