Cernusco: grande cordoglio per la morte di Doriana Limena, maestra del ''C. Collodi''

Due paesi in lutto per la morte di Doriana Limena. Aveva 65 anni. A Cernusco Lombardone, paese in cui viveva, si è tenuto questa mattina, giovedì 15 giugno, il funerale. Per due decenni aveva però lavorato ad Osnago, come maestra della scuola elementare "C. Collodi", fino al pensionamento cinque anni fa. "Era un vulcano, molto attiva, una docente convinta che tutto si potesse insegnare come se fosse un gioco, con grande entusiasmo - ricorda una sua ex collega che abbiamo contattato - Sapeva invogliare i suoi alunni a conoscere e imparare l'inglese, sua materia prediletta". Una lingua che Doriana aveva utilizzato "sul campo" negli Stati Uniti dove aveva vissuto per il lavoro del marito Massimo circa trent'anni fa.


Non era originaria della zona, era nata ad Este, amava molto viaggiare, ma si era affezionata e si era saputa far apprezzare con la sua energia travolgente anche da queste parti. In passato si era legata agli scout Agesci di Cernusco Lombardone, dove successivamente sono entrati i suoi figli. Aveva la passione per il teatro, aveva preso parte a diverse compagnie amatoriali, compresa "La Sarabanda" di Olgiate Molgora.


"Sapeva immedesimarsi nelle parti - continua l'ex collega - Riusciva a riportare anche a scuola questa sua inclinazione. Alle feste di Halloween ad esempio coinvolgeva le sue colleghe per recitare qualche scenetta scritta da lei stessa. Aveva tanta voglia di fare e sapeva tirarsi su e reagire con forza alle sfide della vita. Era una combattiva".

Loredana Riva

Era malata da qualche anno. In una delle ultime visite, all'amica Loredana Riva, presidente della compagnia La Sarabanda ha affidato un arduo compito: leggere al suo funerale le parole scritte in una lettera, da consegnare poi al marito. L'amica ha mantenuto fede alla promessa, prestando la propria voce a nome di Doriana. "Ciao a tutti e grazie per essere qui. Se oggi siete qui è perché, nonostante la mia caparbietà, la tenacia e la voglia di vivere, le cose non sono andate a finire bene. Vi giuro che ce l'ho messa tutta, ma la lotta contro il destino è sempre impari e io non avevo più frecce nella mia faretra" comincia così il toccante messaggio che ha sfidato il principio del divenire del tempo, un coup de théâtre.


"Non riesco bene ad immaginarmi, ma so che pezzi della mia vita sono rappresentati da ciascuno di voi, qui, oggi" queste le ultime e lucide parole di Doriana, che ha rivolto un pensiero particolare ai figli, alla sorella, alle nipoti, al marito. "Abbiamo avuto molto, ma io non mi accontento, mi sono arrabbiata per ciò che non abbiamo avuto".


E nell'immaginarsi il giorno del suo funerale, Doriana ha avuto un pensiero per il mondo della scuola, tirando fuori anche la sua vena indignata e combattiva: "Ci sarà un po' di scuola, il mio luogo di lavoro. Sono stata una privilegiata a svolgere un lavoro così bello come quello della maestra. Ehi, voi, inetti politicanti, che avete l'onore e l'onere di governare questo meraviglioso Paese. Ho formato più cittadini italiani io che le vostre vuote riforme e, nonostante i vostri vacui pensieri, guardate un po' giù, al lavoro quotidiano, alle fatiche, all'impegno e alla determinazione delle maestre e dei maestri italiani".


Poi i ricordi del periodo negli scout, le passeggiate nei boschi, l'odore dell'erba bagnata al mattino, il suono delle voci. "Sento le emozioni di una vita. Se si è scout per una volta si è scout per sempre. Mi sa che si è scout anche dopo morti". La lettera prosegue pensando alla sua passione per il teatro, "altro groviglio di emozioni, solo che questa volta il sipario si è chiuso definitivamente per me" l'amara affermazione di Doriana destinata ai presenti che hanno riempito la chiesa parrocchiale a Cernusco, compresi molti suoi amici. "Ci sarà tanto bene - continua la lettera pensando al giorno in cui sarebbe stata letta - perché con ognuno di voi ci siamo voluti bene. Ci sarà del rimpianto e un sacco enorme, ma enorme, pieno di ricordi. Conservateli per me, la maggior parte di essi sono di risate e di cose belle".


Realista, concreta, soddisfatta per quanto avuto, ma ancora non sazia, desiderosa di poter godere ancora e ancora dei suoi affetti e delle sue gioie. Questa è l'immagine che si raccoglie dalle sue stesse parole, insieme a un tratto sensibile che le ha fatto invocare: "Tenetemi nel vostro cuore. E se ciò è impossibile, vi porterò tutti nel mio cuore, se ci sarà un cuore. Siamo ai saluti finali, il sipario si chiude, fate i bravi e abbiate cura del mio Massimo".


L'amica Loredana Riva si è ritagliata uno spazio anche per un suo ricordo personale: "È stata cittadina del mondo, bastava preparare una valigia e partire per la felicità. Questo passaggio, lasciando le sue parole, è dolce, non ha interrotto la comunicazione". Era una persona sorprendente, a cui piaceva divertirsi riempendo le giornate quotidiane di tante attività e le giornate speciali con lunghe feste con la famiglia e gli amici, ha aggiunto Loredana Riva.


È intervenuta al funerale anche la sorella minore di Doriana, che ha promesso che la famiglia continuerà a restare unita e abbracciata nel suo ricordo. Infine il marito Massimo, che è tornato indietro con la memoria al giorno del matrimonio e le ha poi rivolto le parole finali della canzone "In morte di S.F." di Guccini: "Voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi. Voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi".

M. P.
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