Pagnano: Roberto Casiraghi in Italia. In Madagascar continua il suo centro medico

È tornato a Merate dopo 7 anni Roberto Casiraghi, cittadino originario di Pagnano che da 20 anni vive in Madagascar. Dopo oltre quattro giorni di viaggio da Mahajanga, Roberto è arrivato in città per un breve saluto alla sua famiglia, agli amici e soprattutto a tutti coloro che dall'Italia hanno scelto di sostenere la sua missione.


Il pagnanese si è fatto carico della realizzazione di un centro medico in un villaggio bisognoso nei pressi di Belobaka. Ha seguito tutto l'iter, dall'acquisto del terreno all'inizio lavori (clicca QUI), fino ad arrivare alle fasi conclusive dell'opera (clicca QUI). Ora la struttura è quasi finita, mancano le finiture interne e l'allacciamento ai servizi, interventi per cui Roberto è ancora in cerca di un contributo, altrimenti il cantiere sarebbe costretto a chiudere e attendere.


"È tutto cambiato" ha esordito Roberto, rispondendo alla domanda "come hai trovato Merate?". "Non solo a livello urbanistico - ha continuato, - ma anche le persone e l'atmosfera. Vedo tutti molto di corsa. In Madagascar è molto diversa la vita. Adesso starò qui solo qualche giorno, avevo alcune pratiche da sbrigare e ho colto l'occasione per salutare amici e parenti, e soprattutto quelle associazioni, quelle aziende e quei privati che hanno sostenuto la realizzazione del centro medico".


Il villaggio di Belobaka viene descritto da Roberto come "naturale". "Si trova a una ventina di chilometri dalla città di Mahajanga, dove vivo io. Per arrivarci bisogna avere un fuoristrada perché fino a un certo punto la strada è asfaltata, poi è tutto sterrato. Il villaggio si estende nel verde e le persone che vivono lì non hanno molto". Prima di costruire il centro medico, Roberto, come da progetto, ha guidato i muratori nella costruzione di un pozzo. "Quando siamo in cantiere a lavorare vediamo un sacco di persone che vengono a prendere acqua lì, perché se no sono costretti a fare chilometri oppure prenderla dalle pozzanghere" ha spiegato.


Il pozzo porterà l'acqua pulita nella struttura. A maggio sono iniziati anche i lavori per lo scarico. "Quello che manca ora è l'impianto elettrico, un intervento parecchio costoso ma che sarebbe molto utile - ha ammesso Roberto. - Fatto questo, manca solo di completare gli interni". Da progetto, il centro avrà una sala visite, una sala medica, una sala parto, una sala degenza e due bagni. "L'obbiettivo è quello di far partire la struttura al più presto e garantire alle persone del villaggio, e anche quelle dei villaggi vicini, le cure mediche base. Al momento chi deve curarsi è costretto a spostarsi nelle città e non sempre può permetterselo, e le donne partoriscono in casa. Noi vogliamo garantire cure gratuite a tutte le persone che hanno reale bisogno, mettendo a disposizione medici e infermieri. L'idea è di fornire cure anche alle persone che possono permetterselo chiedendo un contributo, in modo tale da andare in pareggio con le spese".


Chi ha scelto di sostenere Roberto dall'Italia viene costantemente aggiornato, giorno per giorno, attraverso un gruppo WhatsApp dove vengono mandate notizie e foto sui lavori. "Ringrazio ancora tutti quelli che hanno deciso di aiutarmi e spero che qualcun altro decida di dare un contributo per ultimare il centro. È davvero importante per la gente che abita lì". Roberto Casiraghi rientrerà in Madagascar domenica 11 giugno.

E.Ma.
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