La Valletta, Spiazzo: l'ex scuola elementare sarà ristrutturata e destinata a scopi pubblici
"La rigenerazione urbana di questa proprietà comunale - ha spiegato il sindaco Marco Panzeri, in merito alla finalità del progetto - è principalmente rivolta a sostenere le attività di soggetti pubblici o privati che possano valorizzare e promuovere il territorio della Valle del Curone e delle nostre colline, sia dal punto di vista della pluralità dei beni agricoli prodotti in loco (non solo vitivinicoli) sia in riguardo alla necessità di organizzare servizi (non solo informativi) a sostegno di una fruibilità turistica sostenibile della Valle. L'Amministrazione comunale, nei prossimi mesi definirà nel dettaglio questo progetto ed individuerà - se necessario anche per mezzo di una manifestazione d'interesse pubblica - il o i soggetti interessati alla gestione del nuovo edificio"
Nella recente seduta del 6 giugno, la Giunta Comunale di La Valletta Brianza ha dato il via libera al progetto definitivo/esecutivo per la rigenerazione urbana del complesso immobiliare di proprietà comunale situato nella frazione di Spiazzo. Si tratta di un edificio con un passato significativo per i residenti e tutti coloro che negli anni lo hanno frequentato, in quanto ospitò il secondo plesso scolastico elementare del Comune di Rovagnate fino all'anno scolastico 1985/1986.
L'importante intervento di rigenerazione richiederà un investimento complessivo di 830.000 euro, finanziato in parte grazie al contributo della Regione Lombardia, pari a 500.000 euro, e in parte con risorse provenienti dal bilancio comunale, per un totale di 330.000 euro.
Il progetto, redatto con cura dagli ingegneri Duilio Albricci e Chiara Franzoni dello Studio Protec di Grassobbio (BG), prevede una trasformazione radicale dell'area interessata. L'edificio esistente sarà completamente demolito per far spazio a una nuova costruzione, che includerà impianti elettrici, fotovoltaici e meccanici avanzati, come sistemi di riscaldamento, climatizzazione, ricambio di aria primaria e produzione di acqua calda sanitaria. Sarà inoltre realizzata una rete di scarico per le acque meteoriche e nere, che servirà il nuovo immobile. I sistemi adottati in questo progetto si caratterizzano per il loro basso impatto energetico e l'utilizzo delle tecnologie più innovative disponibili sul mercato. Queste scelte, unite alla progettazione dell'involucro edilizio, permetteranno di rispettare i requisiti richiesti per gli edifici a consumo energetico quasi zero (NZEB).
L'amministrazione ha comunicato che nella prossima settimana si darà avvio alla procedura burocratica per individuare l'impresa appaltatrice, con l'obiettivo di poter iniziare i lavori già nel prossimo autunno. Per la realizzazione dell'opera è stato inoltre previsto un periodo pari a 10-12 mesi.
E.Ma.