Retesalute: bilancio 2022 in utile, il CdA ai comuni soci, rinnovate i contratti di servizio



Al fotofinish dei termini regolari l'assemblea dei soci di Retesalute è arrivata ad approvare il consuntivo 2022 di Retesalute. Una rivoluzione rispetto a quello dell'anno precedente che era stato approvato nel dicembre 2022. Per altro la delibera dell'altro giorno è stata quasi istantaneamente pubblicata all'albo pretorio dell'azienda speciale. Il bilancio 2022 si è chiuso con un utile di esercizio pari a 51.182 euro.


Dalla relazione del presidente Antonio Colombo è emerso che il CdA ha lavorato per una revisione dello statuto. I sindaci si sono dimostrati privi di iniziativa su questo fronte. Ad aprile scorso era stata posta una deadline di due mesi per arrivare ad una proposta che da parte dei Comuni soci non è mai pervenuto e sulla quale, anzi, non si è nemmeno cominciato ad elaborare una riflessione. Dopo aver pazientato, vista la creazione di un organismo di rappresentanza di amministratori locali coordinato dal primo cittadino di Calco Stefano Motta, il CdA ha sopperito al lassismo dei Comuni. Ha coinvolto i segretari comunali per una proposta "in senso largo".

 

Il presidente del CdA Antonio Colombo


È emersa la volontà di dotare Retesalute di un Comitato per il Controllo analogo, formato da 6 amministratori locali, per garantire un'adeguata rappresentatività territoriale. Viene introdotta inoltre una doppia opzione a livello amministrativo interno: un CdA o un amministratore unico. Il nuovo statuto dovrà recepire gli aggiornamenti normativi in materia contabile o, in alternativa, di fatto smantellare il regolamento di contabilità come è avvenuto in altre aziende speciali simili a Retesalute. Più in generale dovrà essere posto un aggiornamento ai regolamenti per il sistema di controllo di gestione, il controllo di qualità, il diritto di accesso, d'informazione ed alla trasparenza. "Abbiamo spedito le nostre indicazioni alla Commissione Assembleare coordinata dal sindaco di Calco, Stefano Motta ed è nostra intenzione richiedere nelle prossime settimane il contributo ‘tecnico-giuridico' da parte di un notaio per la predisposizione della bozza di proposta da sottoporre all'Assemblea per l'approvazione" ha concluso sul punto il presidente del CdA Colombo.

Il vice presidente dell'Assemblea dei soci Fabio Crippa


Nel corso della serata la vice sindaca di Cernusco Lombardone Renata Valagussa, che fa parte del gruppo di amministratori locali coordinati da Motta, ha riconosciuto che dopo alcuni approfondimenti su altri aspetti è mancata una riflessione sullo statuto. Valagussa ha ritenuto opportuno che si torni a parlare anche di questo aspetto, come era emerso dagli obiettivi che erano stati preindicati.


L'assemblea dei soci è avvenuta alla vigilia della scelta dei Comuni sul rinnovo dei contratti di servizio, cioè su quali servizi i Comuni vorranno che siano svolti da Retesalute. È stato Antonio Colombo a stimolare gli amministratori locali: "L'obiettivo dell'azienda rimane quello di migliorare l'efficienza e uniformare la qualità dei servizi erogati e più che cercare nuovi soci, di estendere i servizi con i soci esistenti. Il rilancio dell'azienda dipende da questa scelta. Se quest'anno c'è stato qualche distinguo nell'assegnazione all'azienda di alcuni servizi, anche sulla scorta dei vecchi contratti, con la sottoscrizione dei nuovi contratti di servizio mi aspetto una scelta univoca nei confronti della nostra azienda". Colombo ha evidenziato che i servizi erogati valgono la metà del fatturato di Retesalute.


Su questo aspetto si è tornato a discutere a più riprese nel corso dell'assemblea. Per la prima volta da quando è presidente della Conferenza dei sindaci del Meratese, è intervento il primo cittadino di Imbersago, Fabio Vergani, che ha domandato come mai si sia assistito a un fenomeno elevato del turnover in Retesalute. Il direttore Luca Rigamonti ha ribadito che le perdite accumulate nel recente passato e poi superate dopo una fase di messa in liquidazione non ha giovato all'immagine dell'azienda. Ha ripetuto, come già altre volte, che è stato rifatto il nuovo contratto decentrato, sono state espletate le procedure per incrementare il personale negli uffici e sono state intraprese alcune soluzioni per rendere più competitiva Retesalute, come l'incremento del ticket restaurant, la modifica dei turni di lavoro, la regolamentazione in atto sul lavoro agile. "Ieri abbiamo fatto una riunione con lo staff dell'azienda e ci sono ancora in giro delle voci di incertezza sul futuro di Retesalute. E così si guardano intorno. Servono delle conferme da parte dei soci. Se i dipendenti avvertono un clima di sfiducia, scappano" ha commentato Rigamonti. Poi è stato ancora più esplicito: "In questa fase stiamo tenendo a freno le assunzioni perché a dir il vero attendiamo il rinnovo dei contratti di servizio da parte dei Comuni. Abbiamo bisogno di questo dato".

Il componente del Cda Sandro Feole


Anche il presidente del CdA ha sostenuto che i dipendenti avvertono la tensione, non motivata però perché la fase della liquidazione si è chiusa e si è aperta quella del consolidamento. Pure Massimo Panzeri, presidente dell'assemblea dei soci, ha rinforzato il concetto dell'importanza del rinnovo dei contratti dei servizi, aggiungendo un tono polemico: "Se l'antipasto è stato l'affidamento dei centri estivi non è buono. Solo un paio di Comuni hanno scelto Retesalute. I Comuni possono scegliere di uscire da Retesalute, ma quelli che restano devono dimostrare di credere nell'azienda".


Per il sindaco di Calco Motta l'esempio è stato improprio in quanto i centri estivi non rispondono direttamente alle funzioni stabiliti da statuto, non sono cioè dei servizi fondamentali che caratterizzano l'attività dell'azienda. Panzeri ha però confermato la sua posizione, evidenziando che gli educatori delle nuove cooperative subentrate a Consolida hanno bisogno di lavorare anche d'estate, una volta terminata l'assistenza scolastica. Il vice presidente dell'assemblea dei soci, il casatese Fabio Crippa, ha richiamato i Comuni "a decidere alla svelta su quali siano i servizi essenziali che Retesalute deve garantire". Secondo la roadmap tracciata da Crippa, una volta individuati questi servizi, andrebbe effettuato il rinnovo dei contratti per poi svolgere il doveroso controllo sulla qualità del lavoro erogato dall'azienda, di cui i Comuni sono soci, non clienti, ha sottolineato il consigliere di Casatenovo.


Anche il componente del CdA Sandro Feole ha infine richiamato i Comuni a non scegliere come fornitori altre realtà ma di concentrare gli sforzi su Retesalute.

M. P.
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