Perchè continuerò a chiamarle le Piramidi di Montevecchia


Gent.li Sigg.

​Le scrivo in merito al vostro articolo sul "mancato" raduno ​sulle piramidi di Montevecchia.
​Sono colui che ha fatto nascere (involontariamente) la voglia di visitare il Parco di Montevecchia per salire sulle piramidi.
​Da sempre il Parco non ha visto con favore questo flusso di turismo.
​Qualche anno fa sono stato chiamato dal direttore del parco per ​discutere sulle piramidi. Mi è stato chiesto gentilmente di smettere di tenere conferenze o scrivere libri o articoli su questo argomento perchè questo stava creando un flusso sempre più elevato di gente che viene nel parco per vederle.
​In quell'occasione mi hanno informato che l'80% dei visitatori del parco venivano solo per le piramidi.
​A questa richiesta ho risposto che in fondo se arrivava tanta gente era un bene per l'economia del territorio. Vi sono agriturismi, produttori di vino, formaggi, ecc che sicuramente sarebbero stati avvantaggiati nelle loro attività. Mi risponde: Loro magari diventano ricchi, ma noi ? cosa ci guadagnamo ? Un aumento dei visitatori ci obbligherebbe a costruire parcheggi, allargare strade...e a noi chi ce li da i soldi ? Pertanto le chiedo (continua) di smetterla di parlare delle piramidi e di dissuadere chi vuole venire a vederle.
​Ci siamo salutati cordialmente pur sapendo che ognuno sarebbe rimasto con le proprie opinioni.
​Dal vostro articolo ho notato che nonostante siano passati diversi anni da allora l'atteggiamento ostile nei confronti dei visitatori del parco è rimasto inalterato.
​Ritengo risibile tirare in ballo le "orchidee selvatiche dai colori tenui" per giustificare le loro decisioni.
​In quest'occasione si parlava di un gruppo di un centinaio di persone che volevano recarsi sulle piramidi. Non so se siete mai andati un sabato o domenica pomeriggio sulla collina dei cipressi o sul belvedere Cereda. Io l'ho fatto diverse volte e son sempre stupito da vedere la quantità di gente che arriva, fotografa, ride, scherza e torna a casa .. e ne parla ai loro amici.
Non entro adesso nel merito se è giusto ritenere risibile chi sostiene di aver parlato col capo della federazione galattica, ma ritengo sbagliato proibire il suo accesso al parco pena il ricorso alle "forze dell'ordine". Se il problema è il numero di 100 persone ritenuto eccessivo, credo che il direttore del parco potrebbe mettersi all'ingresso (ammettendo di trovare un ingresso) e staccare dei biglietti sino a che si raggiunga il numero massimo dei visitatori ritenuto "congruo". Sicuramente il numero dei visitatori del parco nei week-end supera di gran lunga le 100 persone.
​Il problema quindi non è il PERCHE' vengono. Può essere per le piramidi, può essere anche solo per passare un pomeriggio nel verde e lontano dal traffico di Milano. Il problema è invece il COME vengono. Per evitare che il flusso dei visitatori sia di danno alle orchidee selvatiche occorre "indirizzare" il flusso magari usando dei cartelli informativi inerente all'interesse della loro visita. Infatti risulta quantomeno "strano" che non vi è un solo cartello in tutto il parco che indica dove sono le piramidi. Poichè le ho chiamate "le piramidi di montevecchia" (mia insindacabile scelta) molti di costoro vanno a Montevecchia chiedendo ai negozi che trovano aperti dove sono le piramidi...creando inutile e dannosa confusione.
​Il mio comunque vuol essere solo un consiglio scevro da qualsiasi tipo di polemica. In fondo son persuaso che io continuerò a fare conferenze sulle piramidi e loro a cercare di contrastare il flusso dei visitatori.

​cordialmente
​arch. Vincenzo Di Gregorio
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