IC Bonfanti Valagussa: agli ''STEAM Days'' un approccio multidisciplinare sull'energia
L'Istituto comprensivo "A. Bonfanti A. Valagussa", diretto dalla preside Mariacristina Cilli, ha tenuto alto il vessillo della promozione della scienza e delle arti attraverso il progetto STEAM (Science Technology Engineering Art Mathematics), referenti le professoresse Laura Sala, Monica Pino e Marta Rasvasi. Giunto alla terza edizione, quest'anno l'attenzione è stata concentrata sul tema delle "Energie in contatto". Gli approfondimenti sono stati sviluppati nel corso di tutto l'anno scolastico.
Nella settimana appena trascorsa l'esito di questi lavori, resi possibili dal sostegno di Confindustria Lecco Sondrio e STE srl, è stato allestito alla scuola secondaria di primo grado "G. Verga", epicentro del progetto. Mercoledì 24 maggio è stato il turno dei genitori, mentre giovedì 25 e venerdì 26 maggio sono state le classi del Comprensivo a compiere il giro dell'esposizione. Ad attenderli gli studenti delle medie che hanno sviluppato i singoli esperimenti o ricerche. Non tutte le 18 classi delle medie sono state coinvolte durante l'anno, ma tutti gli alunni del "G. Verga" hanno potuto assistere alle presentazioni dei loro compagni. Alla scuola media si sono recate anche le classi dei 4 plessi delle elementari di Cernusco, Lomagna, Montevecchia e Osnago e i bimbi della scuola dell'infanzia di Montevecchia.
Il programma scolastico già prevede tra gli argomenti quello sull'energia, nelle ore di tecnologia, così come si affronta a scuola il tema dell'alimentazione come fonte di energia. Il progetto STEAM però accresce l'interesse degli alunni, grazie all'affiancamento delle lezioni teoriche con altri momenti dall'approccio più laboratoriale. L'interdisciplinarietà sottesa a questa speciale programmazione aiuta i giovani ad allargare lo sguardo d'insieme, un invito ad osservare la realtà nella sua complessità da più punti di vista.
Non meno importante è la fase conclusiva, che responsabilizza i ragazzi prima a rielaborare il contenuto delle informazioni apprese e poi a spiegare il tutto agli adulti, ai coetanei e ai più piccoli. È la realizzazione di quel metodo socratico di trasmissione del sapere che dopo secoli e secoli non perde smalto e anzi gratifica gli studenti che, per qualche giorno, si sono trasformati nel proprio piccolo in insegnanti.
Ad arricchire la proposta è stata la collaborazione dell'Istituto superiore Rota di Calolziocorte, con cui l'IC di Cernusco già intrattiene dei rapporti nell'ottica dell'alternanza scuola-lavoro. A maggio gli studenti delle superiori che hanno scelto l'indirizzo di Scienze applicate hanno sviluppato delle attività laboratoriali specifiche proponendo sei esperimenti di fisica sull'energia rinnovabile in altrettante classi del "G. Verga". Nell'aula magna si sono dunque potuti apprezzare i modellini che rappresentano i principî di funzionamento dell'energia eolica, solare e idrica per la produzione di elettricità.
Tante le idee esposte a livello di Istituto. La rappresentazione del movimento nell'arte come espressione di energia. Un percorso che ha coinvolto i ragazzi di prima e di terza e che è stato reso possibile, tra le altre cose, grazie all'intraprendenza e alla passione delle insegnanti, in particolare della professoressa Rosanna Maggioni e della prof. Redaelli che si sono dedicate durante l'anno a spiegare e coinvolgere i ragazzi.
Il tema è stato così affrontato attraverso lo sport e l'arte. Sono state create le silhouette delle varie discipline sportive in movimento oltre al discobolo di Mirone, rincongiungendosi così idealmente al futurismo attraverso la scultura di Boccioni. Gli alunni delle classi prime hanno supportato questo concetto creando degli elaborati in bianco e nero, ispirandosi all'arte cineatica che suggerisce il movimento grazie all'alternarsi del colore. Con la professoressa Redaelli sono state composte delle poesie in tedesco, seguendo le direttive del futurismo poi ripreso anche nello spettacolo della professoressa Virgilio. La musica e la poesia, come generatrici di emozioni, vibrazioni dell'anima e dunque uno stimolo per il cervello umano ad attivarsi e produrre impulsi, che altro non sono se non energia.
Sono stati sviluppati gli esperimenti della patata, del limone e delle monete elettrici (accendere una luce led attraverso le proprietà chimiche all'interno del tubero, dell'agrume e delle monete). La scienza applicata alla cultura pop dei supereroi dei fumetti, con interviste fantastiche ai paladini con superpoteri e super-energia. Ancora, una dimostrazione del terzo principio della termodinamica, per cui ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Una prova pratica su cosa siano le "isole di plastica" create dalle correnti oceaniche o marine e come fare per arginarle e rimuovere a tutela dell'ambiente. Tanti poi i lavori esposti nel salone centrale: dalla ricerca sulla produzione di energia lungo il fiume Adda (prima con i mulini e poi con le centrali idroelettriche) alla fotosintesi clorofilliana delle piante, dall'energia delle api e quella utilizzata dalle aziende apicoltrici a quella contenuta negli alimenti, e infine i "quadri materici".
Un'altra funzione degli "STEAM Days" è quella di orientamento su quale percorso di studi intraprendere dopo la licenza di scuola media. Capire che la scienza non è solo una questione di libri scolastici e lezioni frontali, ma una disciplina che osserva e studia la realtà quotidiana può infatti aprire nuove porte nelle considerazioni dei ragazzi o essere una valida conferma. Lo è stato per due studenti di terza media, Ioanis e Fabio: "È stato interessante sviluppare in modo diverso dal solito questo argomento scientifico. L'energia rinnovabile è per altro un settore che sentiamo già vicino a noi. Questa esperienza ci conferma ancora di più abbiamo fatto bene a scegliere gli indirizzi di studio che avevamo in mente". L'anno prossimo Ioanis frequenterà un istituto tecnico di meccanica e meccatronica, mentre Fabio frequenterà quello che un tempo si chiamava il "geometra", oggi costruzione, ambiente e territorio.
M. P.